Seno in gravidanza, cosa succede e come preservarlo

Preservare il seno in gravidanza
Linda Tosoni

 

Esperta del benessere femminile

 

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Le alterazioni fisiche e ormonali che avvengono in gravidanza e riguardano tutto il corpo, interessano in maniera piuttosto importante anche e soprattutto il seno. Questa parte del corpo deve infatti prepararsi e modificarsi per poter consentire l’allattamento dopo la nascita del bambino, ed è dunque del tutto normale e fisiologico che si possano osservare delle concrete evoluzioni nei suoi confronti.

Per una donna, avere un bel seno in gravidanza e anche dopo la conclusione dell’allattamento, è spesso un obiettivo di bellezza importante. Ma cosa è possibile fare per il seno e per i capezzoli gravidanza, prevenendo i più comuni inestetismi come le smagliature o il rilassamento dei tessuti? Ci sono delle accortezze che dovresti porre in essere per poter evitare di incappare in spiacevoli conseguenze?

Ho voluto fare il punto con questo approfondimento, nella speranza che possa esserti di supporto per poter comprendere che cosa accade al tuo seno in gravidanza, e che cosa dovresti fare per poterlo mantenere in buona salute!

Come diventa il seno in gravidanza

Iniziamo con il ricordare che il termine “seno” deriva dal latino sinus, cioè conca, volta, sinuosità. Un termine che, pertanto, evoca la piega di una toga, di un tessuto, riferendosi probabilmente allo spazio compreso tra le mammelle. Un termine che oggi risulta improprio, ma che è ormai entrato nel linguaggio comune.

Chiarito ciò, il seno è una parte del nostro organismo predisposta all’allattamento, che subisce molte variazioni con l’età, la gravidanza, il peso, il ciclo mestruale o la menopausa. È costituito da tessuto adiposo e da strutture ghiandolari che costituiscono la ghiandola mammaria, avvolto da un tessuto cutaneo piuttosto elastico.

Anteriormente nella parte centrale sono presenti i capezzoli. Le mammelle possiedono una componente ghiandolare, con all’interno dei piccoli lobi ognuno dei quali sbocca verso il capezzolo attraverso dei dotti, detti dotti galattofori.

Come un fiore capovolto, il capezzolo rappresenta la sporgenza esterna della mammella, con circa 15 piccoli fori, detti pori lattiferi, che rappresentano la parte terminale dei dotti galattofori.

Insomma, quando parliamo del seno parliamo di un fitto sistema di strutture, dotti e canali che durante l’allattamento potranno condurre il latte verso l’esterno attraverso la suzione del neonato. Prova a immaginarlo come una specie di grappolo d’uva con acini e tuboli che si organizzano e convertono verso l’esterno!

L’areola mammaria invece è quella parte circolare più scura, di circa 4 – 5 cm. di diametro, che circonda il capezzolo e che possiede delle strutture molto particolari. Al suo interno sono infatti presenti le ghiandole di Montgomery, dette ghiandole areolari, speciali ghiandole sebacee che in gravidanza aumentano il loro volume e svolgono un ruolo importante per la difesa della cute, mantenendola lubrificata.

Tubercoli di Montgomery: cosa sono

tubercoli di Montgomery  rappresentano la parte superiore ed esterna delle ghiandole di Montgomery, e sono piccole sporgenze, rilievi che permettono la fuoriuscita di secrezioni oleose sulla pelle. Queste sostanze rappresentano una sorta di crema naturale con funzioni di idratazione, nutrimento e protezione cutanea. In queste secrezioni sono presenti componenti di stimolo olfattivo, che durante l’allattamento, andranno ad orientare il bambino aiutando  la suzione.

Le mammelle si modificano gradualmente  per tutta la vita e con l’invecchiamento, si riducono le strutture ghiandolari a favore di tessuto adiposo.

Cosa succede al seno in gravidanza

All’inizio di gravidanza o nei primi giorni di questo periodo straordinario, il seno viene investito dall’azione degli ormoni, e – dunque – ancor prima di avere il test di gravidanza positivo, può certamente dare dei segnali piuttosto visibili all’occhio più attento, come capezzoli scuri, tensione e dolore al seno in gravidanza, bruciore al seno, turgore o prurito ai capezzoli.

Al di là di cosa avviene al seno in gravidanza mese per mese, si noti come la donna spesso ancor prima di avere il ritardo mestruale, nelle prime settimane, avverte dei fastidi “strani” come il tipico prurito capezzoli in gravidanza o un dolore, sintomo caratteristico della donna incinta. Il male che si può avvertire è più riconducibile ad un fastidio che si manifesta soprattutto nel primo mese, quando la gravidanza si sviluppa.

Nell’organismo avvengono modificazioni che interessano il corpo intero, in particolare a carico delle ghiandole mammarie: l’areola diventa più grande, più scura e il capezzolo si estroflette maggiormente. In generale si ha un’aumento del seno in gravidanza che in alcuni casi può essere piuttosto notevole.

Durante le gestazione, la secrezione di estrogeni e progestinici induce lo sviluppo di tutti i componenti della mammella e la prolattina il suo sviluppo funzionale e il suo volume. Ricordiamo che la prolattina è l’ormone che più di ogni altro influenza la mammella, e che ha un ruolo estremamente importante dopo il parto: il suo termine, pro-lattina, serve proprio a indicare che tale ormone può favorire la lattazione.

Le dimensioni delle mammelle alla fine della gravidanza possono avere un volume tale, da raggiungere il peso di 1 kg.

Nel terzo trimestre di gestazione, si può verificare un ingrossamento delle vene per l’aumento dell’afflusso di sangue in tutti questi distretti, con un aumento della temperatura a livello locale. In tal proposito, ti ricordo che la misurazione della febbre non va mai effettuata nell’area ascellare durante l’allattamento, perché  il risultato potrebbe essere falsato! Meglio invece effettuare  la misurazione a livello inguinale con i termometri tradizionali, oppure con i più recenti termometri digitali che effettuano la misurazione in pochi secondi, all’orecchio.

Durante il secondo trimestre di gestazione può essere secreto un piccolo quantitativo di liquido dai capezzoli chiari segni di simil colostro: è normale che questo avvenga, ed è il segno che la mammella si sta  preparando alla produzione di latte.

La consistenza delle mammelle aumenta moltissimo in seguito al parto, dove l’ossitocina, altro ormone importantissimo, indurrà la contrazione di alcune piccole  strutture muscolari a livello del capezzolo e dell’areola, con la conseguente secrezione di latte durante la poppata.

Il latte che viene prodotto, nei primi giorni, è definito colostropovero di grassi ma ricco  di proteine e immunoglobuline. Il colostro non è più o meno buono di ciò che successivamente verrà definito latte, ma è solo “diverso” nei suoi componenti, fornendo tutto ciò che il bambino ha bisogno durante i suoi primi giorni di vita del bambino.

Cosa accade alla cute della mammella in gravidanza

Come abbiamo già avuto modo di ricordare nelle righe che precedono, il seno in gravidanza diventa più turgido, sodo, più bello, con grande soddisfazione di alcune donne incinte, che normalmente hanno una piccola taglia.

Sin dall’inizio della gravidanza può infatti manifestarsi un cambiamento con l’aumento  della pigmentazione, e le areole mammarie assumono una colorazione più scura e aumentano il loro diametro. Anche i capezzoli, di conseguenza, diventano più scuri.

La spiegazione è, anche in questo caso, di tipo ormonale. Si tenga infatti conto che durante la gravidanza aumenta anche la melanina, che è quella componente della pelle che si “colora” al sole, consentendo di rendere la pelle più resistente alle modificazioni della mammella, soprattutto durante l’allattamento.

Vi è poi un aumento della circolazione sanguigna, e proprio per questo motivo la pelle può apparire più lucida, più tesa, più secca. Il seno in gravidanza può essere dolente, caldo, gonfio con sensazione di dolore per la donna che vengono avvertite in maniera variabile. Il male o la sensazione di bruciore o prurito ai capezzoli, quando si presenta, è comunque un segno fisiologico e, dunque, di norma non c’è affatto bisogno di preoccuparsi (in caso di dubbi, però, ti consiglio di parlarne con un medico di riferimento).

Ancora, la pelle cambia, si assottiglia e grazie alla sua elasticità diventa un sostegno per tutte le ghiandole mammarie. Diventa un “reggiseno naturale”. La predisposizione o la eccessiva sovra distensione cutanea, con il cambiamento della mammella che risulta molto ingrandita,  possono favorire alterazioni cutanee fino a creare la comparsa di smagliature.

Cosa fare per preservare il seno e il décolleté in gravidanza

Le mammelle come abbiamo visto, sono rappresentate da un involucro cutaneo che accoglie essenzialmente le strutture delle ghiandole mammarie e il tessuto adiposo, il tutto appoggiato  su strutture muscolari. Per riuscire a mantenere un bel seno  e décolleté ci si può aiutare con diverse strategie, vediamo quali.

Esercizi fisici per il seno

Aldilà dello stile di vita e dell’alimentazione che influenza ogni aspetto del nostro organismo, le mammelle appoggiano sui pettorali. Pertanto, un buon allenamento contribuirà a tener toniche tutte queste strutture muscolari coinvolte nella gestione del seno, anche se – evidentemente – non direttamente su quelle della mammella.

L’attività fisica leggera può aiutare, così come la correzione posturale e del portamento delle spalle e del busto.

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Creme e prodotti per il seno in gravidanza

I prodotti più adatti sono quelli in grado di assecondare l’aumento del seno in gravidanza e, essenzialmente, sono prodotti delicati come quelli utilizzabili per il resto del corpo della donna in dolce attesa, favorendo una certa elasticità dei tessuti.

La detersione deve essere effettuata con prodotti oleosi, che non alterino il film idrolipidico, una sorta di mantello di protezione che ricopre la pelle e la mantiene in equilibrio.

Asciugare dunque sempre bene la parte dopo il risciacquo e proseguire con l’applicazione di un siero e una crema che abbiano un effetto idratante, emolliente e elasticizzante. La costante applicazione di cosmetici, aiuta a limitare l’eccessiva perdita di acqua e a preservare la componente lipidica (grasso) della pelle.

Utilizzare inoltre un detergente esfoliante o uno scrub, una volta alla settimana, servirà a favorire un adeguato rinnovamento dei tessuti. I prodotti si possono applicare attraverso l’automassaggio che favorirà  la penetrazione degli stessi, mantenendo i tessuti elastici. Con il palmo della mano, massaggiare il seno della parte opposta con movimenti circolari dall’esterno verso l’interno, risalendo sopra il seno.

Ricordo altresì che in questo processo deve essere preservata l’elasticità  cutanea attraverso prodotti che aiutino alcune particolari fibre presenti nel derma, come collagene ed elastina.

Una ricetta casalinga potrebbe essere quella di unire:

  • una parte di olio di mandorle dolci;
  • una parte di olio di vinacciolo;
  • una parte di olio di argan;
  • da applicare almeno due volte al giorno, meglio se a pelle umida, quindi subito dopo la doccia.

Regole ed indumenti per il seno in gravidanza

Durante tutto questo periodo è sempre preferibile favorire l’utilizzo di indumenti con materiali il più possibile naturali come il cotone e in colori chiari, per non incorrere in eventuali coloranti presenti nei tessuti.

Un buon reggiseno deve sostenere il seno e assecondare  il suo accrescimento, nonché lo sviluppo di tutte le strutture mammarie, senza comprimerlo. Peraltro, no a coppette assorbenti di materiale sintetico, direttamente sulla cute, che potrebbero alterare  il pH e aumentare la sudorazione. Se necessario consiglio di interporre tra coppette e cute delle faldine di cotone o per esempio un fazzoletto da naso che risulta semplice, igienico e naturale.

Sconsiglio anche le coppette d’argento, che impedendo la traspirazione creano un ambiente favorevole alla candida. È possibile applicare composti a base di burro di Karitè, calendula e vitamina E.

Trattamenti estetici per il seno in gravidanza

I trattamenti estetici rivolti al seno possono essere indicati per mantenere la cute e i tessuti in uno stato di equilibrio e salute. Si tenga però in debita considerazione che la pelle è in questo caso più delicata e vulnerabile, ed è dunque maggiormente a rischio di perdita del  tono, con conseguente cedimento dopo la fine della gravidanza.

Tra i trattamenti estetici professionali da adottare in gravidanza ci si concentra essenzialmente sulla prevenzione, attraverso il massaggio rivitalizzante e posturale, con attenzione particolare all’utilizzo di cosmetici concessi e che possono fornire risultati soddisfacenti.

Non esistono apparecchiature estetiche concesse per trattare il seno durante la gravidanza! Meglio pertanto demandare a dopo il parto e quindi essenzialmente ci si deve rivolgere a metodiche manuali, rigorosamente professionali.

Bisogna inoltre mantenere la pelle in uno stato di idratazione e integrità per facilitare e aiutare le strutture che devono assecondare i nuovi volumi.

La cute della mammella è tanto morbida e delicata anche se la parte del capezzolo, grazie all’aumento della pigmentazione diventa più robusta e resistente, ma sempre bisognosa  di cure ed attenzione. I capezzoli sono naturalmente predisposti per l’allattamento e durante la gravidanza si preparano ulteriormente.

Una delle problematiche più temute per la mammella è rappresentata dalla formazione di ragadi, che sono ulcerazioni, piccoli taglietti  lineari del capezzolo.

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Olio elasticizzante per la prevenzione di smagliature, pelle secca o che prude

La loro formazione deriva da un attacco inadeguato del bambino durante la suzione, quindi un vero e proprio cosmetico da applicare, non risulta determinante.

È chiaro che è meglio avere la cute sana, integra, idratata in quanto più resistente ad ogni azione!

Il rimedio ottimale per le ragadi, nel caso dovessero crearsi, è il latte materno che possiede un’azione disinfettante, antibatterica e cicatrizzante naturale.

Concludendo, la cura e la salute della mammella con prodotti cosmetici va assolutamente consigliato, perché la pelle va aiutata, mantenuta elastica, massaggiata ed idratata, per prevenire o limitare i cedimenti tessutali, la lassità cutanea o le smagliature.

Su di me

Linda Tosoni

Dopo un’esperienza professionale ventennale come ostetrica ospedaliera, insegnante, consulente e titolare di un istituto di bellezza, ho deciso di creare un vero e proprio metodo per il benessere, dedicata alla donna in gravidanza.

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