Massaggio in gravidanza: benefici e precauzioni

Massaggio in gravidanza
Linda Tosoni

 

Ostetrica

e Beauty Specialist

 

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La gravidanza è un periodo di grandi cambiamenti per la donna, in grado di coinvolgere sia il corpo che la mente.

Durante questo periodo avvengono infatti numerose modificazioni a livello fisico, che possono dare origine ad alcuni fastidi o disturbi come indolenzimento alle spalle, alla schiena, sensazione di tensione, o senso di gonfiore alle gambe.

Vediamo dunque come alcune tecniche corporee dirette come il massaggio possono venire in aiuto per trascorrere una gravidanza con meno complicazioni e con più serenità.

Massaggio in gravidanza: il massaggio nella storia

Iniziamo subito con il rammentare che il massaggio è una forma di terapia molto antica, che in maniera istintiva ci aiuta a ridurre e lenire il dolore. Si tratta di un approccio del tutto automatico: sia sufficiente pensare a come ci si strofina una parte con naturalezza, subito dopo un trauma, proprio per poter cercare di contenere i fastidi provati.

Non è dunque un caso che fin dai tempi più antichi siano noti i numerosi effetti che può donare un massaggio ben effettuato: può essere utile per eliminare la fatica, rilassare, tonificare, attenuare la ritenzione idrica in gravidanza e portare giovamento in generale alla persona.

Storicamente, i primi riferimenti “ufficiali” del massaggio si trovano in manoscritti cinesi risalenti a migliaia di anni fa. Molto antichi sono anche i riferimenti nelle sacre scritture della medicina indiana. In India come in molti luoghi orientali, il massaggio ha peraltro esercitato una notevole influenza sulle tecniche di cura, finendo con il rappresentare una parte integrante della medicina naturale.

Ma non solo: oltre ad essere una piacevole pratica terapeutica, spesso il massaggio è considerato un’arte fusa tra sacralità, ritualità e religione. Gli egizi ne facevano largo utilizzo, Omero – nell’Odissea – riporta come venisse utilizzato per il benessere dei guerrieri, mentre Ippocrate lo consigliava come terapia medica.

In Grecia, invece, si sviluppava la funzione del massaggio per l’aspetto curativo e quello sportivo legato ai giochi. Per i romani, il massaggio viene spesso associato alle sedute termali come forma di cura, rilassamento e bellezza.

Le cose cambiano un po’ nel Medioevo, quando il massaggio viene sostanzialmente abbandonato, considerato peccaminoso e ripreso solo nel Rinascimento.

Più recentemente, nei primi dell’800, in Svezia, viene definita quella che sarà un po’ la madre dell’attuale fisioterapia, con esercizi fisici e manipolazioni curative.

Oggi, poi, sono numerose le proposte basate sia sull’aspetto curativo che sulla bellezza e sul benessere, evidenziando l’antico ruolo nei confronti della salute.

Che cos’è un massaggio

Ma che cos’è esattamente un massaggio alle gambe o in altre parti del corpo? Come lo possiamo definire?

Il termine massaggio deriva dal greco ”massein”, che significa “impastare”, “modellare”.

Complessivamente, possiamo definire il massaggio come un insieme di tecniche, di sequenze e di procedure, finalizzate ad ottenere un’azione su una parte del corpo, come ad esempio attenuare il dolore, decontrarre la muscolatura, allontanare le tensioni e – in generale – donare benessere.

Oggi il massaggio trova proficua collocazione nella fisioterapia, nella medicina alternativa e nei trattamenti estetici, tanto che esistono numerose tipologie di massaggio con diverse funzioni.

Anche senza riportare un elenco esaustivo, non sfugge la presenza di massaggi distensivi, antalgici, drenanti, linfodrenanti, connettivali, muscolari, sportivi o anti cellulite, trovando una collocazione in diversi ambiti come la fisioterapia, l’estetica e in generale il mondo del benessere.

E così, con il passare degli anni, sempre maggiore è l’offerta, con l’occasione di poter ricevere un massaggio praticamente ovunque: basti pensare alle spa termali e non, che ormai sono presenti in moltissimi hotel come offerta integrata (e particolarmente apprezzata!) nei loro servizi.

Per quanto concerne il modus operandi, la tecnica del massaggio si svolge attraverso particolari manovre come:

  • lo sfioramento;
  • la frizione;
  • l’impastamento;
  • la percussione;
  • la pressione;
  • la vibrazione.

Normalmente per agevolare lo scorrimento delle mani sul corpo, chi effettua il massaggio si avvarrà dell’utilizzo di oli o di creme. Esistono comunque numerosi trattamenti che si possono eseguire a secco o anche su corpo vestito, come avviene per lo shiatsu, di origine giapponese.

Per quanto attiene invece il supporto su cui si effettua l’attività, di norma in Occidente si tende realizzare il massaggio su appositi lettini in grado di fornire comfort al ricevente, e praticità per l’esecutore. Di contro, in Oriente molte tecniche si svolgono a terra, con speciali materassini o futon, come per il massaggio thai (thailandese) o il massaggio ayurvedico (indiano).

I tempi e la durata dei trattamenti possono variare, non dovrebbero essere inferiori ai 30 minuti al fine di garantire beneficio e molto raramente sono superiori alle due ore.

Gli effetti del massaggio

Gli effetti del massaggio possono essere molteplici e diversi da soggetto a soggetto, come:

  • favorire il rilassamento;
  • riequilibrare il sistema nervoso;
  • riequilibrare il sistema ormonale;
  • riduzione delle tensioni;
  • miglioramento della circolazione sanguigna;
  • riduzione dei gonfiori e della ritenzione idrica;
  • miglioramento del benessere e dello stato emotivo.

Con così tanti benefici che possono essere fruiti da chiunque, difficilmente le pratiche di massaggio non sono gradite dal ricevente, fatta eccezione per quei soggetti molto “dinamici” che non sopportano essere manipolati fisicamente e che non ammettono di dover stare fermi passivamente.

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Massaggio in gravidanza controindicazioni

Ma esistono controindicazioni? Ha senso parlare di massaggio gravidanza controindicazioni? Come toccare la pancia in gravidanza? O ci si può avvicinare con piena consapevolezza e praticità nei confronti di questa serie di tecniche?

Diciamo subito che, in linea di massima, il massaggio in gravidanza (come il massaggio gambe gravidanza, o un leggero massaggio alla pancia) è una pratica finalizzata a dare beneficio alla persona e, tranne alcune eccezioni, è scarsamente invasiva.

Esistono però alcune ipotesi in cui è bene evitare completamente un massaggio, e altri casi in cui invece i massaggi si possono eseguire con attenzioni particolari, astenendosi dal ricevere alcune specifiche manovre o tecniche.

Insomma, prima di avvicinarsi al massaggio gambe in gravidanza, o in altra parte del corpo, o ancora alla riflessologia plantare in gravidanza, è sempre opportuno valutare attentamente quali sono le caratteristiche del soggetto che deve ricevere un massaggio e che cosa ci si attende dal messaggio. In ogni caso, è meglio evitare in situazioni in cui è presente una condizione riconducibile a:

  • febbre;
  • nausea;
  • vomito;
  • pressione alta;
  • dolori addominali;
  • eruzioni cutanee;
  • infiammazioni;
  • vene varicose;
  • gravi malattie;
  • recenti interventi chirurgici;
  • tumori in fase evolutiva;
  • trombosi o flebiti;
  • cardiopatie gravi.

I benefici del massaggio in gravidanza

Arriviamo dunque a parlare di un tema particolarmente caro, come i benefici del massaggio in gravidanza.

In generale, sono sicuramente numerosi i benefici che durante la dolce attesa si possono trarre da un bel massaggio effettuato da un professionista, un aiuto concreto per affrontare meglio il percorso della maternità.

In particolare, attraverso uno specifico massaggio in gravidanza si possono ottenere vantaggi come:

  • riequilibrio del sonno;
  • rilassamento generale e tonificazione del corpo;
  • azione di rilassamento dei muscoli e delle articolazioni;
  • azione positiva sulle alterazione posturali;
  • azione drenante e sgonfiante per gli arti inferiori;
  • azione favorente l’unione e la comunicazione fetale.

Precauzioni del massaggio in gravidanza

Come abbiamo già avuto modo di rammentare qualche riga fa, in linea di massima si può sempre ricorrere a specifiche tecniche di massaggio in gravidanza se effettuate da un professionista, con alcune accortezze che di seguito ho voluto riassumere:

  1. meglio aspettare la fine del primo trimestre di gestazione, ovvero il periodo più delicato per quanto concerne la gravidanza. Non ci sono dei veri e propri studi che ne escludano la pratica, ma la prima fase è anche la più sensibile, e proprio in questo frangente si tende ad escludere ogni procedura o condotta di cui non se ne possano misurare gli effetti;
  2. i massaggi possono essere effettuati dopo quel momento, per tutti i mesi rimanenti a parte in quei casi in cui ci siano condizioni particolari per una gravidanza a rischio come per esempio una minaccia d’aborto o di parto prematuro;
  3. la seduta dovrà essere effettuata in un ambiente in cui non trascurare il coinvolgimento di tutti i sensi, considerato che è molto importante che la donna ottenga un comfort completo da questa procedura. L’ambiente deve essere spazioso, temperatura adeguata con ambiente riscaldato o condizionato, luci soffuse e in sottofondo, una musica rilassante a completamento dell’atmosfera;
  4. meglio preferire tecniche dolci, con manovre delicate. Sulla pancia, in particolare, saranno consentiti solo sfioramenti leggeri, per evitare eventuali contrazioni uterine. L’utero ha nel suo spessore uno strato muscolare, che potrebbe contrarsi se stimolato. Consigliati massaggi drenanti, antistress, rilassanti e che favoriscono un momento di relax e unione interiore con il proprio piccolo.
Massaggio in gravidanza: benefici e precauzioni 1

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Ricordiamo infine che durante alcune attività che ci fanno star bene, come ridere, mangiare qualcosa che ci piace, come del cioccolato, abbracciare un amico, durante l’attività fisica, il nostro organismo, produce speciali sostanze dette “endorfine”.

Le endorfine sono sostanze chimiche che danno piacere, migliorano l’umore, danno un effetto antidolorifico, simile a quello dato dalla morfina. Ebbene, anche il massaggio è un buon modo per far produrre queste sostanze dette del “piacere”, che arriveranno anche al bambino… il quale parteciperà, almeno indirettamente, al massaggio.

Nella realizzazione del massaggio è preferibile mantenere la posizione supina, e verso il terzo trimestre, quella sui fianchi.

Per quanto intuibile, e per quanto già rammentato più volte in questo focus, sottolineiamo come sia bene recarsi solo ed esclusivamente in istituti estetici o di benessere già noti, chiedere prima un colloquio informativo con l’operatore, durante il quale verificare la sua competenza in particolare riferita al massaggio in gravidanza.

Infine, cosa posso usare per fare un massaggio? A tal proposito suggerisco di porre attenzione ai cosmetici e ai prodotti impiegati per l’esecuzione, che dovrebbero essere privi di sostanze di derivazione chimica ed essere consentiti. Molto utilizzato è l’olio in gravidanza. Qual è il migliore olio per il massaggio? Molto famoso ma con dei limiti è l’olio di mandorle. migliore per massaggio?

Su di me

Linda Tosoni

Dopo un’esperienza professionale ventennale come ostetrica ospedaliera, insegnante, consulente e titolare di un istituto di bellezza, ho deciso di creare un vero e proprio metodo per il benessere, dedicata alla donna in gravidanza.

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