I consigli di Linda Tosoni per scegliere il detergente intimo per il post parto

Detergente intimo post parto
Linda Tosoni

 

Ostetrica

e Beauty Specialist

 

Consulenza Online 

con LINDA TOSONI 

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Scegliere il miglior detergente intimo post parto è fondamentale.

Ecco che cosa succede dopo la nascita del bambino e come prendersi cura delle proprie parti intime.

Il periodo dopo il parto è una delle fasi più importanti per una donna, e per questo è fondamentale scegliere un detergente intimo post parto efficace, che tenga lontane infezioni, irritazioni o infiammazioni.

Si tratta di un momento molto delicato, in cui l’alterazione del pH vaginale, la secchezza causata dalle numerose variazioni ormonali e le perdite di sangue dopo la nascita del bebè (le cosiddette lochiazioni) possono esporre le nostre parti intime a bruciori e infiammazioni.

Inoltre, possono causare anche degli spiacevoli cattivi odori e il classico prurito intimo post parto.

Inoltre, ad alcune donne viene praticato un piccolo taglietto nella zona situata fra la vagina e l’ano.

Si tratta dell’episiotomia, e anche in questo caso bisogna fare attenzione nei giorni successivi a mantenere la cicatrice pulita, asciutta e lontana da batteri che potrebbero infiammare il taglio.

Un’igiene intima post parto accurata è senza ombra di dubbio sinonimo di serenità e di benessere

Seguendo alcuni semplici accorgimenti e utilizzando prodotti non aggressivi, con un pH leggermente acido nel rispetto della vostra pelle, potrete tornare alla piena normalità nel giro di poco tempo.

Insomma, se l’igiene intima di ogni donna è importantissima, dopo il parto diventa a dir poco fondamentale.

Ma come orientarsi al meglio fra i tanti prodotti che ci sono in commercio, e soprattutto, come si fa a capire qual è il detergente più adatto alle nostre esigenze?

Con questa pratica guida scopriremo tutto quello che c’è sa sapere in materia e come affrontare al meglio il post parto per quanto riguarda la nostra igiene personale.

Che cosa succede dopo il parto: le fasi

L’apparato genitale femminile è un insieme di organi che svolgono diverse funzioni, dalla produzione di ormoni alla riproduzione, ma anche della crescita del feto.

È composto da vagina, cervice uterina che fa parte dell’ utero, le tube di Falloppio e le ovaie, mentre all’esterno vi sono il monte di Venere, le grandi e le piccole labbra, le ghiandole di Bartolini e la clitoride.

La nascita del bambino comporta alcuni importanti cambiamenti, che si verificano in due fasi:

  • Il post parto: qui siamo nella fase immediatamente successiva alla nascita del bambino, e solitamente per post parto intendiamo le prime ore dopo l’arrivo del bimbo, e puerperio fino a quando non ritorna il ciclo mestruale, segnale che le ovaie e l’apparato riproduttivo nella sua interezza hanno ripreso il loro normale funzionamento.
  • Puerperio: è la fase che solitamente ha la durata di 40 giorni, in cui lentamente gli ormoni, ma anche l’intero corpo, riprendono le proprie funzionalità.

Che cos’è la flora batterica o microbiota e cosa cambia dopo il parto?

In questo periodo si può alterare l’azione della flora batterica, che ha il compito di mantenere l’acidità naturale dell’organo genitale femminile, contrastando batteri e infezioni.

La flora batterica, detta anche microbiota, è l’insieme di tutti quei microorganismi che convivono con l’organismo degli esseri umani, senza però danneggiarlo.

Anzi, svolgono delle funzioni importantissime per il nostro benessere, fra cui quelle di proteggerci di agenti esterni pericolosi.

La flora batterica vaginale è colonizzata da dei bacilli che si chiamano, bacilli di Dõderlein.

Questi regolano la crescita della restante flora batterica, ma soprattutto tengono lontani altri germi grazie alle loro funzioni, quali:

  • occupare la sede evitando la colonizzazione di altri microorganismi ostili,
  • sintetizzare perossido di idrogeno (acqua ossigenata),
  • mantenere il corretto livello di acidità dell’ambiente vaginale, ovvero un pH tra il 3,5 e il 4,5.

Quando parliamo di pH vaginale intendiamo la concentrazione di ioni di idrogeno che si trovano all’interno dei tessuti della mucosa, e che regolano la sua acidità.

Il valore del pH va da 0 a 14: quando è da 0 a 7 si parla di pH acido, un valore di 7 indica un pH neutro mentre si parla di pH basico quando il livello va da 7 a 14.

Nell’età fertile il pH vaginale è acido e ha un valore compreso tra 3,5 e 4,5 ed è proprio il controllo di questi valori che permette all’ambiente vaginale di potersi difendere correttamente.

Dopo il parto, tuttavia, si verificano alcuni cambiamenti ormonali che vanno a diminuire l’efficacia della flora batterica.

In altre parole, nei 40 giorni che seguono la nascita del bimbo le parti intime di una donna sono meno protette.

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Detergente intimo in gravidanza e post parto: perché è fondamentale?

Proprio per tutti i motivi che abbiamo evidenziato è fondamentale che ogni donna stia molto attenta alla sua igiene intima durante la gravidanza, ma soprattutto dopo il parto.

Questo è possibile grazie ai detergenti intimi, che sono in grado di mantenere pulito l’ambiente vaginale senza alterarne la flora batterica.

Un’igiene intima accurata è in grado di donare una sensazione di freschezza, un buono stato di salute di tutti gli organi dell’apparato genitale femminile e di garantirne a pieno le loro funzioni, nonché di prevenire tutti i piccoli disturbi, compresa la secchezza della pelle.

Tuttavia, in commercio esistono tantissimi detergenti intimi che, pur spacciandosi per tali, mantengono ingredienti e formule non adatte alla delicatezza delle parti intime.

Se scegliere il giusto detergente intimo femminile è importante, durante la fase del post parto diventa assolutamente necessario!

Quale detergente intimo post parto scegliere

Dopo la gestazione, una volta nato il bambino, è meglio utilizzare un detergente non aggressivo e a pH leggermente acido, con al suo interno degli antibatterici che aiutino a prevenire in maniera efficace infezioni e infiammazioni.

Da evitare assolutamente tutti i detergenti intimi aggressivi, che a causa del loro pH alto, tenderebbero a seccare ulteriormente la zona. Questi spesso mantengono un pH alcalino che può arrivare anche ad avere un valore superiore a 8, e lo si può capire dalla schiuma che producono una volta che entrano a contatto con l’acqua, un segnale molto evidente per capire se siamo di fronte a un prodotto non adatto a noi.

Ma come fare a scegliere? In commercio, infatti, esistono tantissimi prodotti di marche differenti, ognuno con caratteristiche diverse.

Se dovete scegliere il giusto detergente per il periodo che segue il parto, dovete dunque assicurarvi che abbia alcune specifiche, come ad esempio:

  • Che abbia un discreto potere lavante;
  • Che rispetti il livello di acidità;
  • Che sia un detergente intimo disinfettante e svolga un’azione antibatterica e antimicotica;
  • Che assicuri un’azione idratante, emolliente, nutritiva e riparatrice.

Inoltre, ci sono alcuni elementi che bisognerebbe evitare.

Assicuravi dunque di scegliere un detergente che:

  • non contenga tensioattivi come il Sodium Lauryl Sulfate (SLS) o Sodium Laureth Sulfate (SLES);
  • non contenga coloranti;
  • non contenga profumi sintetici;
  • non contenga conservanti;
  • non contenga, più in generale, altri elementi che possano rappresentare un danno per la pelle.

Per essere sicuri che il prodotto non presenti tracce di queste sostanze, potete optare per un detergente intimo post parto specifico.

I consigli di Linda Tosoni per scegliere il detergente intimo per il post parto 1

Detergente intimo delicato

Delis: la soluzione quotidiana ai piccoli fastidi intimi

Ben vengano anche estratti vegetali, soprattutto se siete in cerca di saponi intimi per candida, infezione molto frequente in caso di alterazione della flora batterica vaginale.

Vanno bene la camomilla, in grado di svolgere una perfetta funziona lenitiva, ma anche salvia, timo, calendula, malva, bardana, l’olio di mandorle, aloe o tea tree.

Per assicurarsi di fare la scelta giusta, la cosa migliore è semplicemente leggere l’INCI, ovvero la lista degli ingredienti presente sulla confezione. Questa è obbligatoria e deve essere applicata su tutte le confezioni in commercio a tutela del consumatore.

Una volta scelto il detergente che fa al caso vostro, dovrete sapere come utilizzarlo al meglio.

La cosa migliore da fare è usarlo due volte al giorno, e dopo ogni evacuazione.

Attenzione a non esagerare: talvolta la presenza di irritazioni o infiammazioni post parto, potrebbe indurci a pensare di utilizzarlo in maniera più intensiva.

In realtà questo non comporta vantaggi, e anzi, si corre il rischio di alterare il pH e dunque esporre le nostre parti intime a ulteriori rischi.

Una volta applicato, inoltre, ricordate di risciacquare bene così da non lasciare residui sulla pelle.

Sapone intimo post parto… e non solo

Ci sono poi degli altri accorgimenti che si possono adottare per proteggere al meglio la propria igiene personale e la pelle.

Innanzitutto è bene utilizzare un abbigliamento comodo e indicato: indossate biancheria intima di puro cotone o in seta ed evitate i tessuti sintetici. Lasciate da parte anche collant o jeans troppo stretti e i salvaslip.

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Per quanto riguarda l’igiene personale, assicuratevi sempre di avere le mani pulite e igienizzate a dovere, così da non indebolire la microflora vaginale e rischiare infiammazioni, pruriti o irritazioni.

È possibile, inoltre, applicare degli impacchi per ridurre le infiammazioni, come ad esempio quelli di calendula fredda, oppure utilizzare una pomata a base di arnica.

Abbiamo anche parlato dell’episiotomia, il taglio che in alcuni casi viene praticato per facilitare la nascita del bambino e che successivamente al parto viene suturato.

In questo caso è di fondamentale importanza prendersi cura della ferita e far sì che non si infiammi o si infetti.

Il rischio potrebbe essere di dover assumere degli antibiotici, o nei casi più gravi, dover ritrattare la ferita per eliminare eventuali situazioni ed esiti di infezione.

Anche qui l’igiene personale è fondamentale: mantenete la ferita sempre pulita, asciugandola bene e con cura dopo averla lavata, e utilizzando degli assorbenti che andranno cambiati, se serve, più volte al giorno.

Inoltre, nel caso vi fossero gonfiori o dolori, utilizzate impacchi e creme lenitive come il Mamybutter.

Su di me

Linda Tosoni

Dopo un’esperienza professionale ventennale come ostetrica ospedaliera, insegnante, consulente e titolare di un istituto di bellezza, ho deciso di creare un vero e proprio metodo per il benessere, dedicata alla donna in gravidanza.

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