Come alleviare il prurito in gravidanza? Ecco una semplice guida da seguire per il tuo benessere

prurito in gravidanza
Linda Tosoni

 

Ostetrica

e Beauty Specialist

 

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cambiamenti durante la gravidanza sono continui e profondi, rappresentando il normale adattamento del corpo alle nuove esigenze imposte dal feto in fase di crescita. Incontrare situazioni come il prurito in gravidanza può essere piuttosto frequente e comune.

A volte questi cambiamenti rendono le donne più belle, armoniose e radiose. Un migliore colorito della pelle e una sensazione di felicità incontenibile sono due elementi ricorrenti nella vita di tutte coloro le quali affrontano, per la prima o una successiva volta, la dolce attesa.

D’altronde, è innegabile che ciascuna donna viva questa esperienza con un approccio dalle straordinarie prospettive, pensando alla nuova vita che le aspetta, oppure immergendosi nei pensieri più rosei, sforzandosi di immaginare come sarà l’aspetto del futuro nascituro, e come diventerà da grande.

Purtroppo, però, non sempre la gestazione porta con sé solo momenti belli e da ricordare. Durante questo periodo si verificano infatti molte trasformazioni che, pur prevedibili, determinano disturbi o fastidi anche particolarmente intensi. Fra questi, il prurito in gravidanza è uno dei più ricorrenti.

Prurito in gravidanza: cos’è e come si presenta

Il prurito in gravidanza è un fastidio che accumuna quasi tutte le donne in gestazione e che tende a fare la sua comparsa verso l’ultimo trimestre di gravidanza.

Durante questo periodo di preparazione al parto, infatti, il pancione inizia a farsi sempre più grande. Il feto si sta d’altronde sviluppando in fretta, e questo richiede massicce dosi di ormoni, come il progesterone e gli estrogeni, che svolgono un ruolo determinante su molti aspetti, come la ritenzione idrica, a cui porre rimedio attraverso metodiche come il linfodrenaggio.

Questo ristagno di liquidi, originato da un’alterazione del circolo sanguigno, è a sua volta accompagnato da altri caratteri sintomatici come la pelle secca, che può favorire la formazione di inestetismi assai comuni come le smagliature.

Questa produzione ormonale, inoltre, causa una generale perdita di elasticità della pelle, dovuta alla rottura delle fibre di collagene e allo sfibramento di quelle di elastina. A queste cause di tipo ormonale dobbiamo ancora aggiungere fattori indipendenti di tipo secondario, come ad esempio allergie e intolleranze alimentari, le quali potrebbero aumentare la sensazione di prurito, causando vari sfoghi cutanei.

Generalmente la sensazione di prurito in gravidanza si avverte in zone specifiche dove le trasformazioni a cui il corpo è sottoposto sono di maggiore entità, come ad esempio l’addome e il seno. A volte il prurito viene accompagnato anche da macchie rossastre, papule orticarie e pelle secca, spesso peggiorate dall’inevitabile abitudine di grattarsi per calmare il fastidio.

Di solito questa sensazione va scemando negli ultimi giorni prima del parto, scomparendo completamente nei giorni immediatamente successivi. Ma come fronteggiare questa relazione cosi  particolare del prurito in  gravidanza?

Quali sono le cause del prurito alla pancia in gravidanza?

Come abbiamo visto, le principali cause del prurito in gravidanza sono da ritrovarsi nella sintetizzazione di ormoni steroidei come gli estrogeni e il progesterone, i quali hanno una notevole influenza sul corpo di una donna incinta e – soprattutto – sulla sua pelle. A volte pero questi ormoni, e l’aumento delle dimensioni del feto, sono la causa anche di alcuni disturbi epatici, che si riscontrano in maniera specifica in donne incinta.

Il disturbo principe legato a questi due fattori è la tristemente famosa colestasi gravidica, una patologia epatica che si presenta principalmente nell’ultima fase della gravidanza. Questa patologia si manifesta attraverso una forte e insistente sensazione di prurito, spesso associata al rialzo dei livelli di transaminasi e a volte all’ittero.

In generale il prurito in gravidanza è l’effetto dell’accumulo di sali biliari, i quali aumentano in quantità per via dell’aumento di volume dell’addome e dell’azione colestatica degli estrogeni. Anche in questo caso, la colestasi dovrebbe scomparire dopo il parto, ma potrebbe tornare con le successive gravidanze o con la ripresa dell’assunzione della pillola contraccettiva.

Purtroppo, questa patologia può talvolta creare dei problemi al feto e al suo corretto sviluppo, aumentando le probabilità di incorrere in un parto prematuro o dare problemi  al bambino durante il travaglio.

Per queste motivazioni, se ti sembra di avvertire in maniera eccessiva questa sensazione di prurito in gravidanza, è buona cosa rivolgervi al vostro medico di fiducia, il quale ti proporrà una serie di esami diagnostici per accertarsi delle vostre condizioni e del vostro pargolo. Nel caso in cui si confermi la presenza di questa malattia, è assai probabile che vi vengano prescritti dei farmaci a base di colestiramina, la quale eliminerà gli acidi biliari dal sangue. Solo in taluni casi è necessario ricorrere ad un parto prematuro indotto.

Prurito in tutto il corpo in gravidanza?

Come già accennato prima, è possibile (anche se in casi limitati) che ai pruriti al seno e all’addome si associno altri fastidi più ampi, e che il prurito della pelle in gravidanza finisca con il riguardare tutto il corpo.

In questo caso potrebbero tuttavia esserci altre condizioni meno fisiologiche e ordinarie che possono impattare sulla pelle, come ad esempio l’orticaria in gravidanza, che, come ricorda il nome, determina una condizione simile agli sfoghi dell’orticaria (semplici macchie rossastre).

Queste papule si manifestano più facilmente nelle primigravide (donne alla loro prima gravidanza) o nelle donne che aspettano dei gemelli, e spesso si vengono a formare nelle zone colpire dalle smagliature, anche se possono diffondersi anche in tutto il corpo (ad eccezione del viso). A differenza della colestasi, questa condizione non porta con sé controindicazioni per la salute della mamma o del bimbo.

Prurito pancia in gravidanza: la PUPPP e la PEP

Abbiamo già spiegato che la sensazione di prurito sopraggiunge di solito nel secondo trimestre di gravidanza, riguardando mani e piedi, addome, gambe, braccia, collo, e no solo.

In ogni caso, il prurito più diffuso è certamente quello della pancia e… non è una novità.

La nuova dimensione del ventre, dovuta alla crescita del feto, causa anche uno stiramento della pelle dell’addome, che in questo periodo viene a perdere le naturali caratteristiche cutanee disidratandosi e seccandosi, causando anche una sensazione di pizzicore.

In alcuni casi queste modificazioni del pancione sono anche accompagnate da un’eruzione cutanea detta PUPPP, che si distingue per la comparsa di papule e placche urticate e pruriginose, oppure da una seconda denominata PEP, chiamata anche eruzione polimorfa di gravidanza. Purtroppo questi inestetismi colpiscono non poche donne gravide, e in alcuni casi si diffondono anche oltre la zona dell’addome (causando prurito al seno ad esempio).

Per contrastare la comparsa di queste eruzioni cutanee è bene rivolgersi ad un professionista e al proprio medico curante, il quale sicuramente saprà indicarti le creme in gravidanza appositamente formulate, per nutrire e guarire la tua pelle, oppure potrebbe consigliarti, per i casi più lievi, l’impiego di rimedi naturale e casalinghi che abbiano un’azione simile alle prime.

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Quali sono i rimedi e le cure per il prurito al seno in gravidanza?

Dopo la lunga introduzione di cui sopra è giunto il momento di rompere ogni indugio e occuparci in maniera più concreta e diretta di quali siano i rimedi e le cure per il prurito al seno in gravidanza e, più in generale, del prurito su tutto il corpo coincidente con questo cambiamento nell’organismo.

Di fatti, è innanzitutto bene specificare che i rimedi che andremo ad esporre sono validi sia per il prurito al seno, sia per quello all’addome, che in generale al prurito in gravidanza. Quindi, si tratta di semplici raccomandazioni che devono essere intese per tutto il corpo.

In secondo luogo, è bene ricordare che prima di ricorrere all’uso di creme per il prurito in gravidanza o di altre lozioni, bisogna sempre partire dal proprio stile di vita e dalla correzione delle nostre abitudini.

Il primo consiglio che mi sento di darti è dunque quello di evitare di grattarsi. Sappiamo tutte che il prurito in gravidanza a volte è davvero fastidioso e la tentazione di grattarsi è forte, ma questo non farebbe altro che peggiore la situazione. Quando ti gratti, infatti, il tuo corpo tende a rilasciare alcune sostanze, tra cui l’istamina, che aumentano la sensazione di pizzicore, e questo non solo peggiorerà il fastidio provato, ma potrebbe anche estendere le zone colpite.

La seconda buona abitudine da prendere è quella di non fare più docce o bagni troppo caldi (anche questo non farebbe nient’altro che peggiorare la situazione), ma soprattutto evitare l’uso di saponi aggressivi e generici (contenenti tensioattivi aggressivi). Ricorda che durante la gravidanza la pelle è più sensibile, e richiede l’impiego di detergenti più delicati o formulati per le pelli sensibili. Inoltre la struttura della pelle e il suo microbiota vanno mantenuti il più possibile in uno stato di equilibrio e l’impiego di prodotti cosmetici adatti, può contribuire fornendo un valido aiuto per contrastare il prurito in gravidanza.

Rimedi naturali e metodi fai da te

L’impiego di questi metodi casalinghi è consigliato per tutte quelle donne che soffrono di una condizione di prurito lieve o moderato e ben localizzato, oppure per coloro che vogliono accompagnare a cure più specifiche qualche rimedio per un sollievo immediato dal prurito in gravidanza.

Ecco una lista dei metodi più validi.

Massaggiare la pelle con un gel di aloe vera

Il gel di aloe vera è un gel naturale celebre per le sue proprietà rigeneranti e lenitive, ed in grado di calmare immediatamente la sensazione di prurito in gravidanza. Solitamente l’aloe viene applicata sulla zona interessata dopo aver terminato un bagno o la doccia, ed è possibile farlo ogni qualvolta se ne senta il bisogno. L’importante è lavarsi bene le mani dopo l’applicazione.

Bagno a base di bicarbonato di sodio o avena

Bicarbonato di sodio e avena sono due elementi in grado di combattere il prurito in gravidanza, l’infiammazione o il pizzicore. Ricorda, che l’acqua nella quale vengono disciolti abbia una temperatura tiepida.

Per quanto riguarda il bagno d’avena, per prepararlo avrete bisogno di un gambaletto di nylon, il quale dovrà essere riempito di questo cereale e poi legato al rubinetto della vasca. In questo modo il getto d’acqua potrà passarci attraverso prima di riempire la vasca, portando con sé le sue proprietà calmanti e lenitive.

Il bagno a base di bicarbonato di sodio (che deve essere puro) è molto più semplice nella preparazione: basterà aggiungere mezza tazza di questo elemento quando la vasca è colma d’acqua. Infine ricordiamo che per entrambi i metodi non ci sono limiti di tempo nell’immersione, quindi potrai bagnarti a tuo piacimento, anche frequentemente. Potrai ottenere giovamento per il prurito in gravidanza ma poni  attenzione a non immergerti in acqua  troppo calda.

Compressa fredda per il prurito in gravidanza

Se invece sei alla ricerca di un rimedio rapido per un’improvvisa sensazione di prurito in gravidanza, il migliore rimane quello dell’applicazione di una compressa fredda sulla zona interessata. Per creare questa compressa ci si può avvalere di una spugna o un panno imbevuto in acqua fresca (e potete aggiungerci anche il bicarbonato), e successivamente dovete procedere con l’esecuzione di un lieve massaggio sulle aree interessate. Questo metodo casalingo dovrebbe garantire un’immediata sensazione di sollievo, anche se non sarà molto duratura.

Prodotti cosmetici e creme per alleviare il prurito in gravidanza

La lista dei prodotti per trattare la pelle in gravidanza è sicuramente assai lunga, ma non tutti sono adeguati quando si tratta di prurito. In questi casi si deve infatti optare sempre per creme idratanti a base oleosa, perché sono le più idratanti e le più facili da assorbire dalla nostra pelle, oltre al fatto che non danneggiano il film idrolipidico che protegge la cute.

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È inoltre importante soffermarci sul fatto che queste creme non devono mai contenere fragranze aggiunte, le quali potrebbero aumentare maggiormente la sensazione di pizzicore, peggiorando così la situazione, con reazione di irritazione della pelle o peggio di allergia.

A volte si consiglia l’impiego di alcuni oli essenziali in gravidanza, i quali possono essere aggiunti alla crema che si va ad utilizzare, aumentando talvolta la loro efficacia. Fai molta attenzione!!! 

Alcuni oli essenziali, come quello di lavanda, se aggiunti a questi prodotti cosmetici, possono risultare utili per combattere il gonfiore causato dalla brutta abitudine di grattarsi, grazie alle loro note proprietà calmanti. Anche in questo caso non tutti gli oli sono indicati per questo utilizzo; sono infatti sconsigliati gli oli essenziali di basilico, rosmarino, gelsomino, noce moscata e ginepro.

Migliore crema per il prurito in gravidanza

Abbiamo visto che tipo di creme impiegare e come renderle più profumate, ma ora sorge una domanda: qual è la migliore crema per alleviare il prurito in gravidanza?

La risposta è il Mamybutter, il Burro di mamma, una prodotto cosmetico di altissima qualità progettato per le donne in gravidanza che cercano una crema in grado di garantire la salute e la bellezza della loro pelle.

Il Mamybutter è il risultato di anni di esperienza nel settore della gravidanza e dell’estetica, e per questo motivo può definirsi un prodotto completo e assolutamente naturale. Queste caratteristiche fanno del Burro di mamma il cosmetico numero uno per combattere efficacemente gli inestetismi della gravidanza. La presenza di ingredienti naturali come la vitamina E, la malva, il burro di Karitè e lo zafferano, saranno in grado di donare un nuovo equilibrio cutaneo.

Lo puoi trovare nella pagina dedicata al Mamybutter.

Su di me

Linda Tosoni

Dopo un’esperienza professionale ventennale come ostetrica ospedaliera, insegnante, consulente e titolare di un istituto di bellezza, ho deciso di creare un vero e proprio metodo per il benessere, dedicata alla donna in gravidanza.

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