Tachicardia in gravidanza: cause, sintomi e rimedi

tachicardia in gravidanza
Linda Tosoni

 

Ostetrica

e Beauty Specialist

 

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Durante la gravidanza avvengono numerosi cambiamenti che interessano tutte le parti del corpo della donna. La tachicardia in gravidanza, rappresenta proprio un segno evidente di uno di questi cambiamenti che riguardano anche gli organi interni come cuore, polmoni e circolazione sanguigna.

Cambia il volume degli organi, della loro anatomia e di conseguenza la fisiologia e quindi il loro funzionamento. Dal momento che vi è un’aumento delle dimensioni del cuore e del volume del sangue in circolo nell’organismo è normale che si possono verificare delle alterazioni del funzionamento dell’organismo. In questo caso: della pressione sanguigna e del battito cardiaco con conseguente aumento della frequenza cardiaca e cioè con la comparsa di episodi di tachicardia. In gravidanza questa problematica è abbastanza frequente, tanto più aumentano le settimane e progredisce la gestazione.

Vediamo nello specifico cosa affrontare con serenità questo periodo di trasformazioni e cosa sapere circa le cause e i sintomi della tachicardia?

Cosa succede al cuore in gravidanza?

Come cambia l’apparato cardiocircolatorio della donna in gravidanza e come cambia il cuore? Con l’accrescimento del bambino e quindi della pancia in gravidanza, si verificano a carico del cuore delle modificazioni anatomiche e di posizione. Avvengono degli spostamenti in avanti e verso l’alto per dare spazio alle nuove dimensioni dell’utero.

La gravidanza comporta un maggior carico di lavoro per il cuore e il sistema cardiocircolatorio. Aumenta il flusso sanguineo verso l’utero, la placenta e il seno in gravidanza per rimanere invariato quello dei distretti di fegato e cervello.  

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Già dalla 12ª settimana di gestazione aumenta il volume di sangue che attraversa i ventricoli cardiaci e il volume minuto cardiaco cresce fino al 30% mantenersi più o meno costante fino a termine di gravidanza. Queste modificazioni ritorneranno alla normalità dopo il parto.

Si può assistere alle seguenti modificazioni del cuore in gravidanza:

  • aumento della frequenza cardiaca, mediamente 70-85 pulsazioni al minuto;
  • aumento della gettata sistolica che passa da circa 65 ml a 70 ml.;
  • vasodilatazione per facilitare la perfusione uterina feto-placentare
  • diminuzione della pressione sanguigna.

Cosa succede alla pressione in gravidanza

Tra le modificazioni che abbiamo visto, anche la pressione arteriosa in gravidanza può subire delle variazioni, di solito diminuisce per buona parte della gravidanza fino a raggiungere valori normali verso le ultime settimane di gestazione. La pressione arteriosa dovrebbe mantenersi su valori inferiori di 140 mmHg per la pressione sistolica (pressione alta) e 90 mmHg per quella diastolica (pressione bassa).

Ricordo che la pressione arteriosa in gravidanza è soggetta anche a notevoli variazioni per l’eventuale compressione dei grossi vasi da parte dell’utero gravido che può comprimerli in base alle posizioni assunte. I grossi vasi son presenti alla destra del cuore e sono la vena cava e l’aorta.

In particolare verso il termine di gravidanza, vanno favorite, posizioni come quella laterale sul fianco sinistro con le gambe leggermente flesse, evitando quella supina (a pancia in su).

Il tipo di posizione può aiutare nella prevenzione della compressione dei grossi vasi definita anche sindrome della vena cava.

In caso di capogiri, senso di mancamento o malessere in gravidanza: la prima cosa da fare è sempre quella di porre attenzione e nel caso modificare la propria postura e posizione a favore di una laterale.

Inoltre si verifica una vasodilatazione per facilitare la perfusione uterina feto-placentare, quindi per far arrivare maggior sangue al feto e favorire il nutrimento necessario.

Come si fa a capire se si ha un problema al cuore?

Come abbiamo descritto sono talmente tante le modificazioni a carico dell’apparato circolatorio e del cuore in gravidanza, che non ci si deve allarmare se si dovessero avvertire sensazioni nuove, anche mai provate. Sono talmente tali e tante le alterazioni e modificazioni che possono avvenire e stai tranquilla del tutto fisiologiche e quindi NORMALI!!!! Come spesso accade per gli episodi di tachicardia in gravidanza.

In alcuni casi purtroppo i sintomi potrebbero rappresentare qualcosa di più serio e che deve essere necessariamente valutato e approfondito con accertamenti che il tuo medico potrà consigliarti.

In quali casi possiamo considerare sintomi di un campanello d’allarme e far pensare al fatto che si stia verificando un problema al cuore in gravidanza?

  • dolore toracico;
  • palpitazioni;
  • batticuore ingiustificato;
  • svenimento;
  • dispnea (difficoltà a respirare);
  • vertigini;
  • sudorazione.

Se si dovessero presentare uno o più sintomi di questo tipo, mi raccomando consultati con una figura sanitaria per eventuali verifiche..

La tachicardia in gravidanze

La tachicardia è il battito del cuore accelerato, ma cosa vuol dire quando si hanno i battiti accelerati? Generalmente il cuore batte tra le 60 e le 100 volte al minuto. Se la frequenza cardiaca supera i 100 battiti al minuto la persona soffre di tachicardia, mentre se si verificano dei battiti cardiaci in più, si definiscono extrasistoli.

Come abbiamo visto la tachicardia in gravidanza può comparire per una serie di circostanze di adattamento e compenso alle modificazioni del corpo in questo periodo.

Come capire se è tachicardia o no? Vediamo in che modo e quando inizia la tachicardia in gravidanza.

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Quando inizia la tachicardia in gravidanza?

La tachicardia in gravidanza è una situazione normale, che si presenta abbastanza frequentemente, in particolare nel terzo trimestre ed iniziamo col dire che entro certi limiti di cui ti parleremo, è da considerarsi assolutamente un evento fisiologico e di cui non preoccuparsi assolutamente.

Che differenza c’è tra palpitazioni e tachicardia?

Le palpitazioni sono delle manifestazioni che avvengono quando il cuore salta un battito, oppure batte troppo in fretta (tachicardia) o con troppa forza. Possono essere percepite a livello della gola, del collo o direttamente al petto. Per tachicardia si intende solo quando il battito cardiaco batte con una frequenza più elevata rispetto alla norma. Diciamo come se corresse di più.

Le palpitazioni possono verificarsi in qualsiasi momento della giornata e rappresentare la conseguenza di un dato avvenimento con cause diverse tra loro e possono essere causate da:

  • forti emozioni;
  • forti stress;
  • carenza di sonno;
  • attività fisica intensa;
  • da farmaci;
  • alimentazione;
  • disidratazione
  • da sostanze eccitanti (caffeina, alcol, fumo e droghe);
  • alterazioni ormonali (gravidanza);
  • da alcune patologie.

Quindi sono numerosi i fattori che possono influenzare la salute del cuore, il suo funzionamento e anche la frequenza cardiaca e quindi la tachicardia in gravidanza..

Cosa fare in caso di tachicardia in gravidanza?

Il rimedio più consigliato per la tachicardia in gravidanza è di seguire una sana alimentazione e un buono stile di vita. Favorire l’assunzione di alimenti genuini, inquadrati in una dieta equilibrata, senza eccessi con quote di grassi, proteine e carboidrati adeguati. Associare sempre attività fisica regolare e ogni occasione della vita che possa rilassare, farci star bene, donando benessere a tutto l’organismo.

Seguendo queste semplici ma efficaci regole, i sintomi della tachicardia in gravidanza potranno essere ridotti o contenuti senza ricorrere a farmaci particolari.

Ma vediamo soprattutto cosa evitare in caso di tachicardia in gravidanza?

  • evitare stati di disidratazione del corpo assumendo il giusto quantitativo di liquidi, che contribuirà a mantenere un’adeguato volume di sangue nell’organismo;
  • evitare alcol e fumo in eccesso, in grado di danneggiare voi e anche il piccolo in arrivo;
  • ridurre l’assunzione di caffeina, zuccheri e cibi troppo salati potrebbero agire influenzando la pressione sanguigna, la glicemia e quindi gli episodi di tachicardia e batticuore;
  • evitare situazioni ed episodi stressanti e favorire tecniche e pratiche che donino pace e relax come il massaggi in gravidanza o l’attività fisica sana e moderata.

Come riconoscere la tachicardia da ansia?

Sono cosi numerosi gli aspetti e gli eventi che interessano la donna nel periodo della dolce attesa che, essere colte da una certa forma di ansia in gravidanza, tale da poter essere facilmente confusa o sovrapposta alla tachicardia in gravidanza o che addirittura la possa provocare è abbastanza frequente.

La tachicardia da ansia è un fenomeno improvviso, che può derivare proprio da una situazione scatenante come la paura in gravidanza o una condizione di forte stress.

E’ sempre utile confrontarsi con un professionista; ostetrica o medico in grado di chiarire ogni dubbio e rassicurare rispetto a queste manifestazioni spesso facilmente risolvibili, ma che potrebbero richiedere valutazioni ed approfondimenti.

La tachicardia in gravidanza potrebbe originare proprio dall’ansia, uno stato di agitazione, di timore del tutto normale, anche rispetto a tutto l’evento gravidico che interessa la persona e la nuova famiglia. Per cui niente paura!!!

Tachicardia dopo aver mangiato

La tachicardia può manifestarsi semplicemente in risposta ad un’evento anche fisiologico come la digestione e infatti ci si chiede: perché dopo mangiato mi viene la tachicardia?

Semplicemente perché dopo aver mangiato, in particolare se durante una digestione difficile, lo stomaco può aumentare il suo volume andando a a sollevare il diaframma, quella struttura che divide gli organi addominali da quelli toracici. Sopra si trova il cuore, che ne viene inevitabilmente interessato e come risposta va aumentare la sua frequenza cardiaca. Quello che apparentemente sembrerebbe un problema cardiaco che si manifesta con una tachicardia, in gravidanza spesso è legato ad un problema gastrico.

Ecco perché la donna se in dolce attesa e in particolare nel terzo trimestre di gravidanza, dovrebbe assumere pasti più leggeri e frequenti, senza abbuffate e troppi sgarri.

Cosa bere per calmare la tachicardia?

Se ti è capitato di avere episodi di tachicardia in gravidanza, saprai che la sensazione non è per niente piacevole e anche se hai scoperto che molti aspetti legati a questa manifestazione cardiaca sono normali, o che derivano da situazioni non legate ad una patologia del cuore, immagino che conoscere qualche consiglio su come prevenire o trattare questo disturbo possa essere utile..

Una buona abitudine per rilassarsi e dedicarsi un momento di relax, sicuramente in grado di aiutare in quei casi di tensione e tachicardia in gravidanza o tachicardia da ansia, è quella di sorseggiare una buona tisana rilassante. E’ una pratica questa, che se adottata nel quotidiano potrà trasformarsi in un’abitudine che sicuramente darà buoni risultati. Ogni occasione andrà bene, sorseggiare tisane durante il giorno e la sera prima di andare a letto, diventerà una coccola per il corpo e per la mente.

Ma in particolare quale bevanda fa bene al cuore? E osa prendere in gravidanza contro l’ansia?

Conosciamo il potere curativo e distensivo di molte piante in infuso, per quanto riguarda le tisane in gravidanza consigliatissime quelle a base di camomilla, melissa, lavanda e se desideri un’azione riscaldante e digestiva nella stagione fredda: ottimo lo zenzero.

Su di me

Linda Tosoni

Dopo un’esperienza professionale ventennale come ostetrica ospedaliera, insegnante, consulente e titolare di un istituto di bellezza, ho deciso di creare un vero e proprio metodo per il benessere, dedicata alla donna in gravidanza.

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