La temperatura corporea in gravidanza può modificarsi e tendere ad aumentare. Solitamente, si tratta di una condizione del tutto fisiologica dovuta al naturale incremento dei livelli di ormoni.
Ecco perché, soprattutto nei primi mesi della gestazione, può capitare di ritrovarsi con una temperatura più alta del normale, ma che non è il segno di nulla di preoccupante, anzi è quasi un sintomo tipico.
Infatti, è il progesterone che aumenta a far salire la temperatura in gravidanza e, per questo, molti specialisti consigliano di tenere come riferimento la temperatura corporea che si ha dopo il concepimento, per riconoscere gli sbalzi eccessivi e capire quando, invece, si tratta di febbre.
Sommario
Come e perchè aumenta la temperatura corporea in gravidanza
Durante i primi mesi di gravidanza, la temperatura corporea tende a salire di circa 0,3 -0,5 °.
Questo innalzamento viene causato principalmente dall’aumento dei livelli di progesterone, un ormone tipico delle donne che viene prodotto dall’organismo in un quantitativo maggiormente elevato dopo il concepimento.
Infatti, il progesterone permette al corpo delle donne di modificarsi per ospitare il bimbo, farlo sviluppare correttamente e sostenere il parto.
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Nello specifico, questo ormone viene prodotto in quantità più elevate dopo l’ovulazione, nella fase luteale del ciclo e per preparare l’utero all’impianto dell’embrione e al suo mantenimento per i nove mesi di gravidanza.
Quindi, anche se durante la gravidanza si segue una terapia ormonale a base di progesterone, sia per via orale che parenterale, la temperatura corporea potrà essere più elevata.
La temperatura corporea in gravidanza, quindi, tende a salire proprio perché la maggiore concentrazione di progesterone va ad agire sui centri di termoregolazione situati nell’ipotalamo.
Si tratta di un meccanismo che è responsabile nel mantenere il sangue alla giusta temperatura, trovando un equilibrio tra la produzione e la dispersione del calore.
In gravidanza questo sistema di termoregolazione è di gran lunga meno efficace e, infatti, la donna che aspetta un bimbo tende spesso a soffrire il caldo e sperimentare una sudorazione eccessiva.
Durante la gestazione e soprattutto nei primi mesi, quindi, la donna incinta può passare dai consueti 36,5- 37° C ad avere una temperatura corporea compresa tra 37-37,5° C senza che questo rialzo indichi la comparsa di febbre, comportando però possibili vampate di calore in gravidanza.
Durante la fine della gravidanza, quando si è nell’ultimo trimestre, invece, la temperatura corporea tende a diminuire perché si abbassano anche i livelli di progesterone e, quindi, il termometro di conseguenza segnalerà la temperatura che si ha normalmente.
Aumento temperatura corporea gravidanza: quando si tratta di febbre
Dopo il concepimento, la temperatura corporea tende quindi a restare leggermente più elevata rispetto al normale, ma questo rialzo non si tratta di febbre in gravidanza.
Sicuramente, è meglio comunque controllare periodicamente la temperatura corporea per accorgersi subito di eventuali eccessi che potrebbero segnalare invece la febbre.
Infatti, se il termometro segna 38-38,2 °C non si tratta più di un aumento fisiologico e legato agli ormoni della temperatura in gravidanza, ma di vera e propria febbre.
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Lo stato febbrile non è rischioso per la donna incinta, ma se la temperatura corporea è eccessivamente elevata, l’attivazione del sistema immunitario potrebbe provocare delle contrazioni uterine pericolose per il feto e andare a influenzare negativamente lo sviluppo del sistema nervoso del piccolo, soprattutto se ciò avviene nel primo trimestre.
Per questo, se si ha una temperatura corporea eccessivamente elevata durante la gestazione, soprattutto nella prima fase, è meglio ricorrere alla somministrazione di un farmaci antipiretici, sotto consiglio del medico, come il paracetamolo utile per abbassare la febbre e senza particolari controindicazioni per le donne incinte.
Inoltre, oltre a verificare eventuali sbalzi della temperatura corporea, è necessario anche tener presente che una frequente di febbricola, e quindi qualche grado oltre alla temperatura corporea che si ha di solito durante la gestazione, potrebbe essere la spia di infezioni e della presenza di alcuni batteri o virus.
Durante la gravidanza, complice anche la maggior dimensione dell’utero che impedisce alla vescica il completo svuotamento e un nuovo assetto ormonale, le infezioni urinarie, come cistiti, uretriti e pielonefriti, sono particolarmente frequenti nelle donne incinte.
Si tratta di infezioni che nelle donne incinte devono essere curate fin dai primi sintomi rivolgendosi al medico che indicherà quali antibiotici assumere, i dosaggi e il tempo del trattamento.
Le infezioni alle vie urinarie, infatti, sono pericolose perché possono causare un parto pretermine e, se non curate a dovere, tendono a ripresentarsi a cadenza regolare.
In caso di influenza, prima di ricorrere ai farmaci, se l’aumento della temperatura è comunque moderato e tale da non prestare preoccupazione, la donna in gravidanza può ricorrere a rimedi naturali in gravidanza per abbassare la temperatura corporea.
Ad esempio, oltre a bere molti liquidi, che aiutano a eliminare le tossine, si possono assumere miele e cibi ricchi di vitamina C che permettono all’organismo di aumentare le difese immunitarie.
Seguire una buona alimentazione, invece, è consigliato per avere le energie necessarie per velocizzare la guarigione.
L’aumento della temperatura corporea come sintomo della gravidanza
A volte, l’innalzamento della temperatura corporea può essere un sintomo che segnala che si è incinta.
Non tutte le donne, infatti, sperimentano le stesse sensazioni e gli stessi piccoli disturbi che si presentano alcuni giorni dopo il concepimento e tra questi ci può essere anche il termometro che segnala qualche grado in più.
Solitamente, i sintomi più comuni che si verificano a inizio gravidanza sono un indolenzimento al seno, un cambiamento della sua dimensione e dei capezzoli, che spesso diventano più scuri, una sensazione di stanchezza e di sonnolenza, ma spesso anche di debolezza che porta le donne incinte a riposarsi più frequentemente.
A volte, invece, viene sperimentato uno stato di malessere generale, dovuto anche alla comparsa delle prime e fastidiose nausee o si può verificare qualche piccola perdita di sangue che segnala l’impianto dell’ovulo.
Quindi, insieme ai classici sintomi di una gravidanza, che sono comunque molto soggettivi, anche l’aumento della temperatura corporea potrebbe indicare che si è in attesa di un bimbo.
L’unico modo per verificare la presenza di una gravidanza, ovviamente, è ricorrere al test da eseguire nei primi giorni di ritardo del ciclo mestruale.