Si può fare yoga in gravidanza o no? E ci sono delle accortezze particolari che dovresti conoscere o puoi dedicarti a questa attività liberamente?
In questo approfondimento voglio condividere con te e con tutte le mie lettrici una piccola ma esaustiva guida sullo yoga prenatale, soffermandomi in particolar modo sul perché dovresti prendere seriamente in considerazione la possibilità di praticare questa salutare disciplina, anche nelle fasi più avanzate della gravidanza.
Vedremo insieme se lo yoga in gravidanza ha delle controindicazioni, quando puoi iniziare e fino a quando lo puoi praticare: andiamo con ordine!
Sommario
Perché fare yoga in gravidanza?
Se ti stai interessando a questo tema, è molto probabile che ti stia domandando almeno una volta per quale motivo potresti fare yoga in gravidanza.
In questo ambito di discussione, la prima cosa che mi piace sottolineare è che lo yoga può essere una delle migliori attività da praticare durante la gravidanza, considerato che ti permetterà di arrivare a un buon equilibrio psico-fisico senza mettere a repentaglio la tua salute e quella del bimbo che porti in grembo.
D’altronde, la base stessa dello yoga ti induce ad “ascoltare il tuo corpo”, a scoprirne le caratteristiche e le esigenze e, insomma, a conoscerti un po’ meglio.
Attraverso la pratica dello yoga potrai pertanto rivalutare il tuo corpo nella sua globalità, riconoscendo i segnali che ti manda e in che modo puoi vivere al meglio tutte le emozioni e le sensazioni che stai percependo.
In altri termini, lo yoga in gravidanza è uno strumento davvero utile ed efficace per gestire al meglio il tuo corpo e la tua mente, e vivere con maggiore serenità la meravigliosa dolce attesa.
Yoga in gravidanza: quando iniziare?
Le buone notizie non sono però finite qui. Di fatti, ogni momento della vita e della gravidanza è quello giusto per iniziare a fare yoga, a patto – naturalmente – di seguire un corso specifico che possa metterti al riparo dal rischio di assumere posizioni che potrebbero essere potenzialmente dannose.
Se proprio non riesci a seguire un corso specifico per lo yoga perché, magari, non hai tempo a sufficienza o la struttura più vicina è abbastanza lontana, puoi pur sempre correre ai ripari avvalendoti delle tante video-lezioni che trovi sul web.
In altre parole, che si tratti di yoga in gravidanza nel primo trimestre o di yoga in gravidanza nel secondo trimestre, non hai niente da temere: i benefici fisici di una sessione di yoga effettuata con piena consapevolezza saranno talmente elevati che – probabilmente – ti verrà voglia di organizzarne un’altra a stretto giro.
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Yoga in gravidanza, quali benefici per il corpo?
Introdotto quanto sopra, cerchiamo di addentrarci in maniera ancora più significativa nell’analizzare quali siano i benefici fisici dello yoga in gravidanza. Nel prossimo paragrafo mi soffermerò invece su quelli per la mente.
In primo luogo, non posso non sottolineare come lo yoga in gravidanza sia una pratica sicura, a miglioramento dell’equilibrio e della postura: ricorda infatti che con l’avanzare naturale della gravidanza e con l’aumento del volume della pancia, il tuo punto di equilibrio tenderà a spostarsi. Lo yoga ti permetterà invece di mantenere quello più corretto, anche quando il pancione avrà raggiunto dimensioni ragguardevoli.
Ancora, lo yoga in gravidanza è certamente utile per tonificare la muscolatura pelvica e preparala al parto, così come per stimolare la circolazione sanguigna e linfatica, riducendo il gonfiore e la pesantezza alle gambe.
Lo yoga in gravidanza ti permetterà altresì di contenere i sintomi che spesso accompagnano tradizionalmente la gravidanza, come i dolori lombari, la nausea, la costipazione e i mal di testa. Inoltre, aumenta la forza e la resistenza muscolare: caratteristiche importantissime per il travaglio e per il parto.
I benefici mentali dello yoga in gravidanza
I vantaggi dello yoga in gravidanza non sono però finiti qui. Oltre ai benefici fisici, infatti, non posso certamente sottovalutare quelli mentali: lo yoga in gravidanza è un toccasana per liberarci dalle tensioni e dallo stress, grazie alla possibilità di ascoltare al meglio le caratteristiche del proprio corpo, e gestire tutte le emozioni che sono legate al pre-parto e al parto.
Gli esercizi dello yoga in gravidanza ti aiuteranno inoltre ad accettare il cambiamento e a ritrovare un migliore equilibrio interiore. Non male, no?
Quali posizioni yoga non si possono fare in gravidanza?
Il fatto che lo yoga sia una disciplina così sicura e benefica da fare in gravidanza non deve far passare in secondo piano la necessità di avvicinarti ad essa con la giusta consapevolezza e, possibilmente, con l’aiuto di un esperto.
Ricorda infatti che non tutto lo yoga può essere praticato durante questa fase della vita, e che alcuni stili di yoga sono piuttosto impegnativi a livello fisico e, dunque, non particolarmente indicati durante la gravidanza.
In linea di massima, uno degli stili di yoga più indicati durante questi mesi è l’Hatha yoga, che tende ad essere meno fisico, così come tutte le altre tipologie che si concentrano soprattutto sulla respirazione e sulla meditazione, e meno sul ritmo.
Yoga in gravidanza: controindicazioni
Anche se a questo punto dell’approfondimento dovrebbe già risultare piuttosto chiaro, voglio soffermarmi ancora una volta sul condividere le necessarie rassicurazioni sulla pratica dello yoga: se seguirai attentamente le indicazioni e se adotterai le giuste precauzioni, lo yoga in gravidanza non ha particolari controindicazioni.
Se poi vuoi massimizzare i benefici attesi, ti consiglio di:
- fare yoga in gravidanza in un luogo calmo, tranquillo e ben ventilato;
- mantenerti ben idratata bevendo regolarmente durante la lezione per reintegrare i liquidi persi;
- eseguire gli esercizi solamente se li trovi pienamente confortevoli, evitando invece tutti gli esercizi che potrebbero esporti al rischio di affaticamento.
Se poi lo yoga in gravidanza ti ha conquistato – ed è probabile che sia così! – puoi naturalmente proseguire con delle sessioni post-parto, che ti aiuteranno a ritrovare in tempi rapidi la tua forma psico-fisica.
Anche in questo caso non posso che consigliarti di seguire un corso gestito e curato da un esperto professionista, evitando il fai-da-te. Nel caso in cui tu non riesca a seguire un corso in presenza, potrai pur sempre fare affidamento ai corsi che trovi online.