Cause e rimedi della ritenzione idrica in gravidanza

ritenzione idrica in gravidanza
Linda Tosoni

 

Ostetrica

e Beauty Specialist

 

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Nemica giurata delle donne quasi in ogni momento della vita, la ritenzione idrica in gravidanza è una costante, a partire dallo stadio più avanzato della gestazione.

Si tratta di un fenomeno comune, che non riguarda soltanto le predisposizioni soggettive della donna, ma l’insieme delle trasformazioni corporee che tutte attraversano durante il cammino verso la maternità.

Vedere un maggiore ristagno dei liquidi e quindi una ritenzione idrica in gravidanza è più che ordinario, quindi. Andare alla ricerca dei modi per soffrirne meno i disagi aiuta molto, soprattutto per vivere meglio le lunghe e più faticose ultime settimane che precedono la nascita.

Gravidanza e ritenzione idrica

La ritenzione idrica in gravidanza è un fenomeno che interessa tutte, in particolar modo quando si entra nella fase finale della gestazione, cioè negli ultimi 3 mesi.

Le zone che vengono più colpite dalla ristagno di liquidi sono soprattutto le gambe, i piedi e i glutei. A qualcuna può anche capitare che il gonfiore interessi le mani e il volto.

Soffrirne è del tutto normale, poiché in questo caso la ritenzione idrica in gravidanza è per lo più una conseguenza dei cambiamenti importanti che il tuo corpo subisce a livello del sistema cardiovascolare.

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Come accade per altre questioni che riguardano la gravidanza, dopo il parto tutto tornerà alla normalità in modo graduale. Ciò vale anche per il gonfiore. Ma a cosa è dovuta la ritenzione idrica in gravidanza?

Come forse puoi già avere intuito, le trasformazioni avvengono come conseguenza dell’azione degli ormoni gravidici.

A grandi linee, ecco cosa accade nel tuo corpo dal momento in cui comincia la gravidanza:

  • la massa sanguigna aumenta, fino al 40%-50% in più rispetto al periodo pregravidico, così da preservarti dall’ipotensione e dalle eventuali emorragie durante il parto, ma anche per agevolare il flusso di nutrienti verso il feto;
  • aumenta la gittata cardiaca, cioè il cuore pompa più sangue nell’arco di un minuto;
  • aumenta il flusso di sangue verso il seno, l’utero e la placenta;
  • gli ormoni gravidici aumentano la vasodilatazione.

E così si spiegano due fenomeni: il costante aumento di peso durante tutto il periodo della gravidanza e l’affaticamento del sistema circolatorio, che si fa sentire di più proprio agli arti inferiori, dove le donne patiscono di più il ristagno di liquidi.

Ritenzione idrica, cosa fare?

In tempi ordinari, il ristagno dei liquidi causa disagio alle donne per gli inestetismi cutanei che provoca. La ritenzione idrica in gravidanza, aumenta per le ragioni che ti abbiamo appena esposto. Durante questo periodo particolare della vita, il problema è tanto meno un fatto estetico quanto più un fastidio che ti mette a dura prova.

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La tentazione è quella di muoversi il meno possibile e concedersi lunghe ore di sedentarietà, soprattutto se fa caldo.
Ciò è comprensibile, ma perché non impegnarsi ad alleviare i fastidi di gonfiore e pesantezza? Ecco alcuni consigli per rimediare al disagio della ritenzione idrica in gravidanza.

Quanto bere e cosa mangiare

Forse anche tu, fin dal principio del tuo percorso verso la maternità, ti sei posta una domanda: quanta acqua bere in gravidanza?

Pensa che se al di fuori della gravidanza la quantità di acqua consigliata va da un litro e mezzo a due litri al giorno, durante la dolce attesa la dose aumenta in modo importante. Ciò è valido, a maggior ragione, se affronti la gestazione durante i mesi più caldi dell’anno e se pratichi attività fisica.

Tieni conto, però, che molti cibi sono ricchi di acqua, oltre che di sali minerali e vitamine. Ragion per cui, prediligi frutta e verdura di stagione a tavola, ma evita soprattutto il sale, perché contribuisce a trattenere i liquidi nei tessuti del tuo organismo e a favorendo la ritenzione idrica in gravidanza.

I massaggi linfodrenanti

Non prima, ma dal terzo mese in poi, i massaggi linfodrenanti eseguiti da professionisti sono un ottimo modo per trattare tutte le zone interessate dall’edema, quindi dal gonfiore tipico della ritenzione idrica in gravidanza.

Sono trattamenti delicati e superficiali, che servono a drenare i liquidi e, di solito, sono anche molto rilassanti. Per essere davvero efficaci, devono essere lunghi: ottieni risultati se li fai eseguire nel tempo e con costanza.

Esercizi per ritenzione idrica da fare in gravidanza

L’attività fisica è una buona opzione per combattere la ritenzione idrica in gravidanza, allenandosi con regolarità in alcune discipline.
Ecco cosa puoi fare, se la tua gravidanza procede in modo del tutto regolare e le tue condizioni fisiche lo permettono:

  • camminata;
  • jogging;
  • nuoto;
  • yoga;
  • pilates;
  • cyclette;
  • pesistica;
  • ping pong e volano.

Queste sono le attività che puoi svolgere, senza sottoporti a carichi e contrazioni muscolari troppo intensi. L’ideale è farti seguire da professionisti che possano adattare l’esercizio fisico alla tua condizione e anche al tuo livello di allenamento.

Infatti, se non hai mai praticato prima queste attività, avrebbe poco senso iniziare intensamente proprio in gravidanza! Rivolgiti a persone esperte nella gestione delle donne in attesa, così da poter associare il movimento che fa bene alla circolazione agli esercizi per il pavimento pelvico e il perineo. Questi ultimi ti torneranno utili durante il parto e nel periodo successivo di ripresa.

Se affronti la gravidanza in estate, di mattina e nel pomeriggio inoltrato, concediti nuotate e anche lunghe passeggiate in acqua. Camminare fa bene, nel mare ancora di più: l’acqua salata aiuta a far fluire i liquidi e a contrastare efficacemente la ritenzione idrica in gravidanza.

La postura in gravidanza

Resta comunque importante non sottoporti a sforzi eccessivi. Per non soffrire né per il gonfiore né per la troppa sedentarietà che rilassa i muscoli della schiena, cerca il tuo equilibrio quotidiano.

Se devi lavorare al computer, ricorda sempre di tenere le gambe sollevate su un rialzo e di collocare un supporto dietro la schiena. Se ne hai per molto tempo, di tanto in tanto alzati, passeggia per casa e fai un po’ di sollevamenti sulle punte dei piedi. In questo modo, rimetti in moto la circolazione e i liquidi.
Lo stesso accorgimento del supporto alla schiena e alle gambe è utile, addirittura necessario, quando sei sul divano.

Divano che, è importante, non deve diventare la tua meta preferita in casa! Di certo, durante le ultime settimane di gravidanza il peso e il volume della pancia si faranno sentire tanto, ma sforzati di muoverti sempre un po’, senza stancarti.

Su di me

Linda Tosoni

Dopo un’esperienza professionale ventennale come ostetrica ospedaliera, insegnante, consulente e titolare di un istituto di bellezza, ho deciso di creare un vero e proprio metodo per il benessere, dedicata alla donna in gravidanza.

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