Macchie della pelle e cloasma gravidico, cosa sapere

cloasma
Linda Tosoni

 

Ostetrica

e Beauty Specialist

 

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L’abbronzatura è un processo piuttosto particolare, in seguito al quale dopo l’esposizione solare o dopo aver assimilato una fonte di raggi ultravioletti, la nostra pelle tende a colorarsi.

Per quanto attiene la “fonte”, è bene rammentare che il processo dell’abbronzatura segue un meccanismo pressoché identico sia nel caso in cui la fonte sia naturale, come il sole, sia nel caso in cui invece sia artificiale, come le lampade abbronzanti.

In tal senso, non è errato affermare che l’abbronzatura è una reazione naturale della pelle, che con questa “strategia” è in grado di costruirsi una sorta di scudo che protegge le sue strutture dall’aggressione dalla luce.

Cloasma gravidico, come proteggere la propria pelle

Prima di procedere oltre con il nostro approfondimento, è fondamentale compiere un lungo preambolo che ci permetterà di comprendere quale sia il meccanismo dell’abbronzatura, e come agisce la nostra pelle nel momento in cui viene esposta a fonti di luce naturale o artificiale.

Per far ciò introduciamo subito il fatto che nello strato superficiale della pelle, che si chiama “epidermide”, si trovano cellule particolari dette melanociti, che hanno il compito di produrre melanina.

A sua volta la melanina varia da persona a persona, ed è maggiore nelle persone che hanno carnagioni più scure. Quando ci si espone al sole, la melanina presente nella pelle viene “attivata” ed aumentando conferisce quel bel colore ambrato, tipico dell’abbronzatura.

Ora, non tutti sanno che il colore in questione è generato da un meccanismo di protezione, una vera e propria struttura naturale schermante che evita che i raggi UV possano creare danni alle strutture inferiori della pelle.

Dunque, l’abbronzatura e l’aumento della melanina sono essenzialmente un meccanismo di difesa della nostra pelle, per evitare fenomeni come il cloasma gravidico e, generalmente, le macchie in gravidanza e in misura più specifica le macchie sul viso in gravidanza.

Naturalmente, non bisogna dimenticare il fatto che la luce ha sul nostro organismo anche molti effetti positivi, come ad esempio quelli sull’umore o sulla stimolazione della sintesi della vitamina D.

Abbronzatura in gravidanza e scottature

Chiarito ciò, ricordiamo anche che i melanociti, ovvero i produttori del pigmento, sono come dei piccoli bottoncini che emettono una serie di prolungamenti ricchi di melanina, che viene via via incrementata con il numero di esposizioni.

Dunque, una volta sintetizzato un quantitativo di melanina adeguato, sarà meno facile scottarsi.

Ad ogni modo, questo non significa che dopo i primi giorni di esposizione solare si sia completamente al riparo da eritemi e irritazioni: c’è infatti sempre la possibilità di scottarsi se si eccede con le esposizioni solari, e solamente un buon equilibrio nell’esposizione alle fonti di luce può dunque prevenire ogni pregiudizio per la salute della propria pelle.

Raggi ultravioletti ed effetti sulla pelle

I raggi ultravioletti vengono distinti tra raggi ultravioletti di tipo A, di tipo B e C.

A seconda della loro energia e dello strato della pelle che possono raggiungere, hanno o possono avere un’azione ben diversa, che va dalla stimolazione di un’abbronzatura ambrata, fino a procurare vere e proprie scottature solari, anche molto gravi.

In particolare, considerato che i raggi UVC sono fortunatamente bloccati dallo strato di ozono sopra la Terra, ci concentreremo invece sui raggi UVA e UVB, che possono raggiungere la crosta terrestre e colpirci.

Raggi ultravioletti UVA

I raggi ultravioletti di tipo A, rappresentano circa il 95% delle radiazioni e sono presenti anche durante le giornate nuvolose. Colpiscono la pelle arrivano in profondità e non danno necessariamente effetti visibili o segni evidenti della loro azione.

Tuttavia, anche se invisibili, i raggi possono creare seri danni negli strati profondi della cute a livello del derma e del collagene, invecchiando ed indebolendo la pelle, e favorendo altresì la predisposizione e la comparsa di tumori cutanei.

Raggi ultravioletti UVB

I raggi ultravioletti di tipo B si fermano invece agli strati superficiali della pelle, e contribuiscono a una buona abbronzatura se ci si limita a un’esposizione graduale e consapevole. Gli eccessi, invece, determinano di contro rossori, eritemi o scottature. Possono essere inoltre potenzialmente responsabili di danni anche piuttosto seri, fino ad arrivare a ustioni che necessitano un trattamento clinico ospedaliero.

Sole in gravidanza: cosa c’è da sapere?

Chiarito quanto sopra, avviciniamoci gradualmente nel comprendere che cosa dovrebbe fare una donna in gravidanza, quale deodorante in gravidanza usare e quale relazione può esserci con l’esposizione solare.

In primis, chiariamo che il sole non è necessariamente un nemico della donna in gravidanza che, dunque, potrà ben esporsi alle fonti di luce… con qualche accortezza: per comprenderla, cerchiamo di comprendere cosa fare senza incappare in inutili rischi.

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Cosa accade alla pelle in gravidanza

Durante la gravidanza la pelle cambia, diventa più sensibile e più attiva nei confronti del sole, per l’interessamento della melanina da parte degli ormoni.

Vi è in particolar modo la naturale comparsa di aree più scure sul volto, con una tipica mascherina o cloasma gravidico (la c.d. maschera gravidica), caratteristica proprio della donna in dolce attesa. Questa maggior pigmentazione può interessare anche il corpo come in zone come il capezzolo, la mammella, i genitali e l’addome e, anche in questo caso, val la pena rammentare che si tratta di una strategia che la pelle mette in atto per poter essere più resistente alle modificazioni a cui sarà sottoposta, come il nuovo “peso” e i nuovi “volumi” corporali.

Insomma, la pelle in gravidanza diventa più vulnerabile, indifesa, e con maggiore rischio di incorrere in scottature o di macchiarsi. Non è un caso che tra le richieste di informazioni e di chiarimenti più comuni vi siano quelle su:

  • melasma viso che cos’è?;
  • melasma cure possibili;
  • melasma creme schiarenti;
  • melasma rimedi;
  • macchie scure sulle labbra;
  • abbronzarsi a macchie,
  • cloasma gravidico viso che cos’è?;
  • cloasma cure possibili;
  • cloasma gravidico rimedi.

Aldilà dei rimedi e delle possibili cure, la cosa più importante di cui ci si deve occupare è sicuramente la gestione della pelle e la condotta durante le eventuali esposizioni solari per prevenire, contrastare e contenere i fenomeni legati alle macchie. Cerchiamo di saperne di più!

Come proteggere la pelle in gravidanza dagli effetti del sole

Per ridurre danni e comparsa di macchie solari in gravidanza, momento maggiormente a rischio per le caratteristiche specifiche della pelle, è fondamentale seguire alcune semplici regole rispetto al modo in cui:

  • si prepara la pelle prima dell’esposizione;
  • si cura la pelle e con quali cosmetici;
  • ci si espone al sole;
  • si gestisce la fase dopo sole;

Cerchiamo di saperne di più!

Creme in gravidanza e prodotti solari

Iniziamo subito con il chiarire che per la scelta di un prodotto cosmetico veramente efficace, sarà bene orientarsi verso un solare con fattore di protezione (SPF) adatto al proprio tipo di pelle e alla propria capacità di resistere al sole (fototipo), che contenga sia filtri in grado di proteggere dai raggi ultravioletti di tipo A, che di tipo B, pur meno diffusi.

Va inoltre verificato che sulla confezione del cosmetico sia evidente il simbolo circolare contenente la dicitura UVA ed UVB, al fine di aver la garanzia di protezione completa e, nel caso sia possibile, condividere il da farsi con il proprio dermatologo di fiducia.

Come preparare la pelle al sole in gravidanza

Una buona regola per preparare la pelle al sole, per contenere i possibili danni, è quella di preparare la pelle prima della esposizione.

Se la pelle è disidratata e non perfettamente in salute, infatti, sarà più facilmente aggredita dal sole e più a rischio di danni, macchie, scottature e anche di patologie dermatologiche ben più gravi.

E’ possibile preparare la pelle al sole con dei trattamenti estetici professionali, da ricevere in istituto, ovviamente rivolgendosi a personale esperto, in grado di poter trattare in tutta sicurezza, donne in stato di gravidanza. Trattamenti a base di sostanze esfolianti e rigeneranti saranno poi in grado di permettere alla pelle di ricevere tutte le sostanze di idratazione e di nutrimento di cui ha bisogno.

In sintesi, già diverse settimane prima dell’esposizione al sole, è consigliabile applicare abbondanti impacchi di crema idratante e nutriente. È altresì consigliabile l’applicazione di una crema da giorno contenente uno filtro solare, da spalmare fino ad assorbimento anche se non ci si espone direttamente al sole, per non lasciare che la luce del giorno, possa stimolare nuova melanina.

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Come ci si deve esporre al sole in gravidanza

Per contenere gli effetti potenzialmente pericolosi del sole e la eventuale comparsa di macchie solari, sarebbe bene:

  • esporsi in orari lontani dalle ore centrali della giornata, quando i raggi sono più deboli e il sole tramonta o sta per tramontare;
  • esporsi in maniera contenuta, per brevi periodi senza esagerare e con gradualità;
  • esporsi con adeguate protezioni solari con fattori di protezione molto alti (50 SPF);
  • preferire prodotti solari con la presenza di schermi fisici, invece di quelli chimici che possono essere assorbiti dalla pelle;
  • applicare il prodotto anche sulle parti del corpo sotto il costume, che potrebbero essere comunque colpite dai raggi UV (mammella);
  • riapplicare il prodotto solare dopo ogni immersione, l’acqua può ridurre l’azione del prodotto solare stesso;
  • proteggersi attraverso l’utilizzo di indumenti come il cappello, che sarà in grado di ridurre i raggi verso il viso;
  • idratare molto bene la pelle tra un’esposizione e l’altra, con abbondanti applicazioni di doposole, e creme in grado di ripristinare la quota di acqua eventualmente persa e l’azione ossidante del sole.

Su di me

Linda Tosoni

Dopo un’esperienza professionale ventennale come ostetrica ospedaliera, insegnante, consulente e titolare di un istituto di bellezza, ho deciso di creare un vero e proprio metodo per il benessere, dedicata alla donna in gravidanza.

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