Cosa non mangiare in allattamento: i consigli

cosa non mangiare in allattamento
Linda Tosoni

 

Ostetrica

e Beauty Specialist

 

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Il periodo dell’allattamento è certamente uno dei momenti più intensi nel rapporto tra la mamma e il bimbo. E, proprio per questo motivo, è fondamentale che la mamma compia qualche attenzione ulteriore nei confronti della propria alimentazione, chiarendo fin dal primo giorno cosa non mangiare in allattamento e che cosa invece è consentito per tornare subito in forma dopo il parto e garantire il miglior benessere al piccolo.

In questa guida cercherò di fare il punto su questo importante tema, soffermandomi in particolar modo sulla necessità di individuare il giusto equilibrio.

Prima di iniziare, però, permettimi di condividere con te, e con tutte le mie lettrici, qualche piccolo spunto antistress:

  • durante l’allattamento al seno la mamma può continuare la dieta abituale, a patto che sia equilibrata, varia e ricca degli elementi nutrizionali di base;
  • è utile condividere con il proprio medico la possibilità di introdurre un’integrazione di latte e latticini;
  • è certamente conveniente evitare o contenere l’assunzione di cibi maggiormente allergizzanti, come le arachidi, i crostacei, gli alimenti piccanti.

Ciò premesso, come avrai modo di vedere, nella maggior parte dei casi alla mamma che allatta non saranno richieste particolari modifiche della propria alimentazione.

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Cerchiamo però di fare maggiore chiarezza su questo argomento, e scoprire insieme cosa non si può mangiare in allattamento e ciò che invece può essere consumato con serenità.

Cosa non mangiare in allattamento: occhio alle sostanze pericolose

In questo approfondimento non posso non cominciare con uno sguardo a tutti quegli alimenti che potrebbero risultare pericolosi per il tuo bambino poiché potenziali veicoli di batteri e altre sostanze pericolose che potrebbero introdursi nel latte materno e, dunque, nell’organismo del piccolo.

In generale, possono rientrare in questa categoria le carni conservate (male), come i wurstel o la carne in scatola: sebbene nella stragrande maggioranza dei casi questi alimenti non sono certamente pericolose, può capitare che una piccola parte di essi, per cattiva conservazione o lavorazione, conservino qualche sgradita sorpresa. 

Da evitare sono anche i pesci e i frutti di mare, che potrebbero contenere elevate quantità di mercurio e altre sostanze pericolose per la salute del bimbo, soprattutto se non si è certi della loro provenienza. È dunque sempre meglio contenere il consumo di tonni, pesce spada e sgombri. 

Cosa non mangiare in allattamento per evitare reazioni allergiche

Un altro gruppo di alimenti che dovrebbe essere gestito con la dovuta attenzione sono quelli che potrebbero determinare potenziali reazioni allergiche.

È il caso, tipicamente, di frutti di mare, crostacei, uova, arachidi, alcuna frutta.

Attenzione, però. Il fatto che tu sia allergica a uno o più di questi alimenti non deve necessariamente farti pensare che anche tuo figlio lo sia. 

Tuttavia, considerato che non sai ancora come il piccolo potrà reagire, e che l’assunzione di questi alimenti potrebbe creare in te qualche malessere, è certamente meglio evitare di consumare questi cibi.

Potrebbe però anche capitare il caso inverso. Ovvero, potrebbe capire l’ipotesi che tu non sia allergica a determinati alimenti, ma lo sia invece tuo figlio.

Proprio per questo motivo è molto importante cogliere ogni eventuale segno di reazione allergica o di intolleranza da parte del piccolo, dopo la poppata.

In particolar modo, se dopo una poppata il bambino sembra essere più nervoso del solito, o se ci sono manifestazioni esteriori come le eruzioni cutanee, ti consiglio di portare subito il bambino dal pediatra.

Sarà in questo caso importante condividere con il medico che cosa hai mangiato nelle ore precedenti la poppata, al fine di comprendere se sia o meno il caso di eliminare questo alimento dal tuo consumo quotidiano.

Considerato che non sempre è facile tenere a mente tutto quello che hai mangiato, puoi pur sempre aiutarti tenendo un’agenda nella quale annotare ciò che hai consumato.

Cosa non mangiare in allattamento per evitare le coliche

Uno dei principali incubi delle neomamme e dei neo papà è quello di trascorrere la notte insonne a causa delle fastidiose coliche del piccolo.

In linea di massima uno degli alimenti che può determinare in maniera più frequente le coliche sono il latte e i latticini di vacca, nella consapevolezza che nella maggior parte dei casi le coliche sono determinate proprio dal fatto che l’organismo del bambino ha difficoltà a digerire il latte vaccino.

Per poter accertare questa condizione è sufficiente togliere del tutto il latte vaccino dalla tua alimentazione per almeno una settimana, e notare come reagisce il bambino dinanzi a questo cambiamento.

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Se noti un miglioramento da parte del tuo piccolo dopo le poppate, allora probabilmente le coliche erano determinate proprio dal consumo di questo alimento. Se questo è il caso, è evidente che dovrai eliminare il consumo di questo alimento, sostituendolo magari con latte di mandorla o di soia, maggiormente digeribili e, dunque, meglio tollerabili da parte del tuo piccolo.

Naturalmente, non è solamente il latte vaccino ad essere causa delle coliche nel bambino. Il fenomeno potrebbe infatti essere determinato anche in seguito all’assunzione di altri alimenti come:

  • cibi piccanti;
  • spezie;
  • agrumi;
  • peperoni e melanzane,
  • legumi poco cotti;
  • cibi grassi,
  • cibi fritti,
  • bevande zuccherate.

Anche in questo caso, un buon modo per cercare una relazione causa-effetto potrebbe essere quello di tenere con te un’agenda alimentare nella quale segnare tutti i cibi consumati, e valutare se esistano dei collegamenti che andrai pur sempre ad accertare con il tuo pediatra di riferimento. 

Cosa non mangiare in allattamento: conclusioni 

In questo approfondimento su cosa mangiare e cosa no in allattamento, abbiamo avuto modo di compiere una rapida panoramica su alcune delle principali indicazioni che il pediatra saprà certamente condividere con maggiore dovizia di particolari.

Ti consiglio pertanto, in conclusione, di soffermarti con attenzione su cosa non si può mangiare in allattamento, o su cosa evitare di mangiare durante l’allattamento, con il tuo medico.

Scoprirai che con qualche piccola accortezza quotidiana potrai migliorare notevolmente la tua salute e quella del tuo bambino, evitando che possano insorgere dei problemi di varia natura dopo le poppate. 

Non mi resta che augurarti un buon allattamento al seno e, se ne hai bisogno, richiedere la mia consulenza personalizzata di un’ora sull’allattamento. Buon proseguimento!

Su di me

Linda Tosoni

Dopo un’esperienza professionale ventennale come ostetrica ospedaliera, insegnante, consulente e titolare di un istituto di bellezza, ho deciso di creare un vero e proprio metodo per il benessere, dedicata alla donna in gravidanza.

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