Capogiri in gravidanza: come comportarsi?

capogiri in gravidanza
Linda Tosoni

 

Ostetrica

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Soprattutto all’inizio della gravidanza, molte donne possono sperimentare debolezza, stanchezza, giramenti di testa senso di vertigine e capogiri. In gravidanza, infatti, avvengono spesso dei cali di pressione che sono del tutto fisiologici, soprattutto al mattino e a digiuno, ma che ovviamente possono essere molto fastidiosi e impedire lo svolgimento delle attività quotidiane.

I capogiri in gravidanza sono dovuti a un aumento della vasodilatazione che causa la pressione bassa in gravidanza e anche all’abbassamento dei livelli di zucchero nel sangue. Si tratta di condizioni che non sono patologiche, tanto che vengono ritenuti anche i primi sintomi attraverso cui la futura mamma si accorge di aspettare un bambino.

In realtà, la pressione bassa in gravidanza è tipica del periodo che va dall’inizio della gestazione fino alle 20-24 settimane e poi, solitamente, questi valori ritornano a essere normali.

Capogiri in gravidanza, come prevenirli e come comportarsi

La pressione bassa in gravidanza non è una condizione che deve far preoccupare, e infatti, quasi sempre, il medico non prescrive farmaci o terapie, ma i capogiri possono comunque essere un problema piuttosto fastidioso. Nei casi più gravi, infatti, si può arrivare allo svenimento. 

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Ci sono però delle piccole accortezze che si possono seguire per evitare che la pressione bassa in gravidanza pregiudichi la vita quotidiana della futura mamma. Ad esempio, una delle prime indicazioni che viene data quando si ha la pressione bassa è quella di evitare di cambiare posizione in modo repentino: in pratica, se si sta sdraiate e ci si deve mettere in piedi è meglio restare sedute per un po’, senza alzarsi immediatamente.

Soprattutto durante la stagione estiva, vanno evitati luoghi affollati o ambienti caldi: infatti, la vasodilatazione causerebbe i capogiri in gravidanza.

Quando le temperature salgono, è bene idratarsi correttamente, bere molta acqua e reintegrare i sali minerali persi con la sudorazione mangiando cibi che ne sono ricchi, come frutta fresca, frutta secca e banane, ad esempio o consumare bevande isotoniche.

Per non appesantire la digestione ed evitare i capogiri in gravidanza dovuti a un calo di zuccheri è meglio fare dei piccoli spuntini e suddividere i pasti preferendo alimenti leggeri, facilmente digeribili, ma nutrienti. Non dovrebbe mai mancare una porzione di carboidrati, magari come cereali ricchi anche di acido folico, un secondo proteico e delle verdure. 

Per evitare che la pressione bassa in gravidanza causi debolezza, giramenti di testa e capogiri, si possono tenere in borsa delle caramelle di liquirizia pura, perfetta per risollevare i livelli della pressione.

Pressione bassa e stanchezza in gravidanza sono due fattori che vanno a braccetto: ecco perché, durante i nove mesi di gestazione, bisogna cercare di rallentare i propri ritmi, sia lavorativi, sia delle attività quotidiane, cercare di evitare situazioni stressanti o che provocano ansia e preoccupazioni.

In pratica, bisognerebbe condurre una vita attiva, ma più rilassata ritagliando anche un po’ di tempo da dedicare a sé stesse, magari leggendo un libro o facendo qualche attività dolce come lo Yoga e il Pilates, che aiutano a migliorare la postura, allentare le tensioni muscolari e favoriscono il rilassamento.

Se però nonostante tutti gli accorgimenti si è alle prese con capogiri gravidanza, quando questo succede è bene non farsi prendere dal panico. La pressione bassa in gravidanza si accompagna a disturbi quali sudorazione fredda, sensazione di stanchezza o debolezza con senso di svenimento: in questi casi, bisogna sdraiarsi in un luogo fresco e sollevare un po’ le gambe per far affluire rapidamente il sangue al cervello.

Una volta che i capogiri in gravidanza sono passati, prima di mettersi in piedi bisogna stare un po’ di tempo sedute, magari sorseggiando una bevanda ben zuccherata, come tè o caffè che sono ideali anche per far salire un po’ la pressione.

Solitamente, nel terzo trimestre i livelli della pressione si stanno stabilizzando, ma a volte, il peso della pancia può andare a comprimere la vena cava inferiore e il ritorno venoso viene ostacolato. Per evitare che questo possa causare dei capogiri in gravidanza, è consigliato stendersi sul fianco sinistro.

Nel caso in cui la stanchezza in gravidanza sia ritenuta eccessiva, meglio rivolgersi al proprio medico per escludere eventuali patologie.

Vitamina E in gravidanza per i capogiri?

La stanchezza in gravidanza può essere causata anche da una carenza di vitamine e sali minerali. Durante i nove mesi, infatti, il corpo della donna è impegnato in una notevole trasformazione fisica e l’organismo è al lavoro per permettere al piccolo di svilupparsi e crescere correttamente. A volte, infatti, alcuni ginecologi prescrivono alle future mamme degli integratori vitaminici.

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Ad esempio, per le mamme è importante assumere il quantitativo giusto di vitamina E, importante perché preserva la struttura delle cellule e delle membrane e favorisce il coretto sviluppo del feto. La vitamina E è presente in molti cibi, come la frutta secca,  l’olio d’oliva e i semi oleosi e, quindi, è importante inserire questi alimenti nella propria alimentazione, ma se ci non basta si può ricorrere a un integratore.

La vitamina E è importante per il nascituro non solo quando è all’interno della pancia della mamma, ma anche durante i primi anni: infatti, la vitamina E prevenire la comparsa dell’asma e di alcune patologie respiratorie.

Ovviamente, l’alimentazione delle future mamme dovrebbe essere bilanciata e completa di tutti i nutrienti.

Oltre alla vitamina E, in gravidanza è bene assumere anche vitamina D, indispensabile per il metabolismo del calcio e fosfato presenti nel corpo, per il corretto sviluppo di ossa e denti del piccolo, vitamina C, che aiuta ad assimilare il ferro contenuto nei cibi e previene l’anemia sideropenica, una condizione che può compromettere la salute e  lo sviluppo del bambino, oltre ad altre sostanze come lo iodio.

Quest’ultimo, invece, non solo regola i livelli degli ormoni tiroidei della mamma che durante la gravidanza possono subire degli squilibri favorendo la comparsa di alcune patologie, ma interviene in diversi processi dell’organismo, soprattutto relativi al metabolismo e alla crescita ed è responsabile anche della buona salute e del corretto sviluppo del bimbo. 

Lo iodio è contenuto soprattutto nel pesce e in alcuni molluschi, inoltre può essere integrato utilizzando il sale iodato al posto di quello normale.

Su di me

Linda Tosoni

Dopo un’esperienza professionale ventennale come ostetrica ospedaliera, insegnante, consulente e titolare di un istituto di bellezza, ho deciso di creare un vero e proprio metodo per il benessere, dedicata alla donna in gravidanza.

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