Acne in gravidanza: cosa fare e perché viene?

acne in gravidanza
Linda Tosoni

 

Ostetrica

e Beauty Specialist

 

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L’acne in gravidanza può essere un inestetismo che colpisce la pelle principalmente nel primo trimestre, quando l’aumento improvviso del livello di ormoni tende a interessare anche la produzione di sebo portando alla comparsa fastidiosa di brufoli sul viso.

Sicuramente, avere un problema di acne sul viso è fastidioso sia perché guardandosi allo specchio sembra che la pelle sia deturpata sia perché per coprirlo si cerca di utilizzare del trucco, peggiorando a volte la situazione, in quanto alcuni prodotti soprattutto molto pesanti possono portare a rendere l’epidermide più sensibile e arrossata di prima.

Ma come contrastare l’acne in gravidanza? Sparisce da sola oppure è meglio utilizzare dei prodotti specifici e in particolare quali delle creme? Lo scopriamo in questa guida dedicata.

Acne in gravidanza: tutte le informazioni

I brufoli in gravidanza sono un disturbo che può colpire facilmente durante questo periodo. Naturalmente non tutte le donne hanno problemi con i brufoli in gravidanza. Il motivo è dato da diversi fattori che possono più o meno incidere sulla comparsa dell’acne.

In genere, come accennato, l’acne inizio gravidanza non è un fenomeno che deve preoccupare anche perché di solito tende a regredire man mano in modo spontaneo verso il quinto mese. Ci sono alcuni casi in cui è possibile che si noti la comparsa dei brufoli dopo la nascita del bambino, mentre in altri si può protrarre dal primo fino al secondo trimestre di gravidanza.

Questo inestetismo si può manifestare in modi differenti, passando da forme lievi a forme acneiche più aggressive che possono creare un vero e proprio disagio. Come abbiamo già detto, il tipo, la presenza e le dimensioni dei brufoli variano da persona a persona, così come gli eventuali sintomi che si associano a questo disturbo.

I brufoli si possono presentare come papule (lesioni arrossate solide), come pustole (lesioni che contengono pus) oppure come comedoni. Di solito tendono a comparire sul viso, anche se non sempre si sviluppano in modo omogeneo, quindi potrebbero concentrarsi anche su naso, mento, guance e collo.

Cause dell’acne in gravidanza

Sicuramente la causa principale dei brufoli in gravidanza risiede nei cambiamenti ormonali che si subiscono durante questo periodo. Ecco spiegato perché questo disturbo compare solitamente nel primo trimestre, periodo in cui la concentrazione di ormoni è davvero alta.

Questa alterazione nella produzione di ormoni, infatti, stimola l’attività delle ghiandole sebacee, che di conseguenza aumentano la produzione di sebo.

Questo aumento provoca l’ostruzione del follicolo pilifero che non solo si riempirà di sebo, ma tenderà ad accumulare al suo interno detriti cellulari.

Questo fenomeno lascia il campo libero a infiammazioni che portano alla comparsa del brufolo. In ogni caso, c’è una buona notizia: se i brufoli non si manifestano durante il primo trimestre, è molto probabile che non compaiano più durante tutta la gravidanza.

Non è possibile prevedere in alcun modo quali sono le donne con maggiori probabilità di avere problemi di acne durante la gravidanza. Detto ciò, esistono alcuni fattori di rischio, che aumentano le probabilità di avere questo disturbo.

Se, ad esempio, hai una pelle mista o grassa, oppure hai sofferto già di acne in passato, le probabilità che il problema si manifesti sono più alte.

Allo stesso modo, la tendenza a sviluppare l’acne prima e durante le mestruazioni è un altro campanello d’allarme da prendere in considerazione come fattore predisponente.

I sintomi dell’acne in gravidanza

Tendenzialmente i brufoli presentano un danno puramente estetico, ma a volte possono causare la comparsa di sintomi che, nella maggior parte dei casi, non sono da associare a malattie gravi.

Il primo sintomo è il prurito, che di solito si manifesta poco prima della comparsa dell’acne.

A volte può svilupparsi in un dolore localizzato nei punti in cui i brufoli andranno a svilupparsi, mentre in casi più rari tende a durare anche dopo l’insorgenza dei brufoli, associandosi a gonfiore, arrossamento e irritazione.

In alcuni casi, i brufoli in gravidanza possono generare delle cisti. In questa condizione il nostro consiglio è quello di chiedere consiglio a un medico sul comportamento da eseguire.

Brufoli in gravidanza rimedi consigliati

Considerando che i brufoli in gravidanza tendono a regredire spontaneamente, spesso non è necessario intervenire, basta mantenere una pelle sempre pulita per favorirne la scomparsa.

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Nel caso in cui il disturbo si dovesse presentare in una forma così grave da costituire un vero problema, l’ideale sarebbe chiedere come intervenire il proprio medico. Purtroppo il trattamento dei brufoli in gravidanza non è semplice, perché molti prodotti che si utilizzano di solito contro questo periodo sono sconsigliati per le donne incinte. 

Ecco perché il consiglio è di curare la pelle del viso in gravidanza con attenzione attraverso l’uso di alcuni prodotti cosmetici naturali che abbiano un’azione astringente e antinfiammatoria come ad esempio quelli che contengono aloe vera, amamelide e un’azione idratante e lenitiva come l’olio di rosa mosqueta, vitamina E e zafferano.

Detto ciò, ci sono alcune indicazioni che possono tornare utili per controllare, o comunque contrastare, le manifestazioni dei brufoli durante la gravidanza.

Prima di tutto una buona cosa sarebbe quella di mantenere una buona igiene della pelle, soprattutto nelle zone interessate dal disturbo, cercando di utilizzare prodotti detergenti delicati e adatti a ogni tipo di pelle.

Dopo la detersione giornaliera, inoltre dovresti sempre di asciugare con delicatezza le aree in cui si trovano i brufoli, tamponando, senza sfregare.

Anche in caso di pelle grassa o mista, ricorda di garantire un buon livello di idratazione: una scarsa idratazione può provocare un’eccessiva produzione di sebo, per poter ripristinare le condizioni normali della pelle.

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Ricorda poi, di non detergere eccessivamente le zone in cui si trovano i brufoli, mantenendo però sempre il giusto livello di pulizia.

Un’eccessiva detersione, inoltre, potrebbe favorire un incremento nella produzione di sebo, peggiorando in questo modo il problema.

Poi cerca di fare molta attenzione a non graffiare, schiacciare o rompere i brufoli: in questo modo potresti aumentare l’insorgenza di infezioni, nel caso in cui queste fossero già presenti, oltre a provocare delle antiestetiche cicatrici.

Nel caso in cui dovessi utilizzare prodotti per il make-up, cerca di assicurarti che non siano occlusivi e comedogenici, altrimenti potresti causare un occlusione dei pori, aumentando la presenza di brufoli sulla pelle.

Su di me

Linda Tosoni

Dopo un’esperienza professionale ventennale come ostetrica ospedaliera, insegnante, consulente e titolare di un istituto di bellezza, ho deciso di creare un vero e proprio metodo per il benessere, dedicata alla donna in gravidanza.

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