L’ombelico arrossato in gravidanza può essere indice di qualche problematica? Quando inizia a vedersi la pancia in gravidanza è possibile anche notare un cambiamento nella zona ombelicale.
Man mano che il bambino cresce lo spazio diminuisce e la pancia aumenta di volume, al contempo con la crescita dell’utero anche l’ombelico tende a distendersi oppure a diventare molto più sporgente.
Ma perché ogni tanto l’ombelico si presenta arrossato? Cosa vuol dire se si denota l’ombelico rosso durante la gestazione? Lo scopriamo insieme in questa guida.
Sommario
Ombelico arrossato: il pemfigoide gravidico
Ombelico arrossato cause principali? Tra le cause dell’ombelico rosso durante la gravidanza potrebbe esserci un’eruzione cutanea che porta a un forte prurito e che si verifica solo durante il periodo della gestazione.
In genere, questa eruzione cutanea (che si manifesta nel secondo o terzo trimestre della gravidanza e scompare dopo qualche settimana o massimo qualche mese dal parto) si presenta inizialmente con un rossore intorno all’ombelico.
La diagnosi dello pemfigoide gravidico si basa sullo studio dell’eruzione cutanea che a macchie rosse si presenta prima nella zona dell’ombelico e successivamente man mano si estende anche sul resto della pancia e del corpo.
Questa patologia in genere viene causata da alcuni anticorpi anomali che vanno a intaccare i tessuti che portano di conseguenza a una reazione di tipo autoimmunine.
Questo è un disturbo molto raro quindi è difficile che si sviluppi. I sintomi, comunque, prevedono un’eruzione cutanea che parte dall’ombelico rosso e che si presenta man mano sul resto del corpo con dei puntini rossi piatti o leggermente sollevati che si presentano nella zona dell’addome.
Possono essere sia grandi sia piccole, di forma tonda, irregolare oppure piene di liquido. Si tratta di alcune eruzioni che portano a prurito e che assomiglia alla varicella. L’eruzione cutanea si diffonde poi man mano nel resto del corpo, compreso anche: tronco, gambe, braccia, palmi delle mani, piante dei piedi.
Come accennato, di solito questa problematica si manifesta nel secondo o terzo trimestre della gravidanza ma non bisogna escludere che insorga anche dopo il parto. Comunque, scompaiono generalmente da sole e non c’è bisogno di seguire una specifica cura, basta l’applicazione di una crema lenitiva.
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La diagnosi del pemfigoide gravidico dev’essere fatta sempre dal proprio medico curante o ginecologo. Queste figure possono verificare se la zona è stata colpita realmente da questa o da altre patologie.
Ombelico arrossato e scuro in gravidanza
L’ombelico arrossato e scuro in gravidanza può essere causato anche da altre problematiche. In genere, l’arrossamento della zona ombelicale può avvenire anche a causa della pelle secca, oppure per colpa del prurito che sovviene nel momento in cui la pancia cresce sempre di più nel secondo o nel terzo trimestre.
Se hai fatto il pearcing all’ombelico è molto più probabile che si arrossi quando la pancia si estende e la zona ombelicale assume una forma differente. Se invece l’ombelico presenta un aspetto più scuro non ci sono problemi!
Infatti, come per la linea alba che si presenta scura in tutta la zona della pancia è possibile anche notare come l’ombelico si scurisce piano piano nel corso della fine del secondo trimestre.
Non tutte le donne in gravidanza notano la linea nigra o l’ombelico scuro, ma nel caso si manifestasse non bisogna preoccuparsi in quanto questo colorito è dovuto semplicemente a un aumento degli ormoni che influenzano la melanina, che porta al cambiamento di colorito della pelle.
Prendersi cura dell’ombelico rosso in gravidanza
Come accennato, l’ombelico può presentarsi arrossato nel momento in cui ci si gratta a causa del prurito dovuto alla crescita della pancia o quando la pelle è irritata, disidratata o secca.
Quando l’ombelico è arrossato bisogna prendersi cura della pelle in modo attento. Si deve anche curare con attenzione la pulizia della zona ombelicale al fine di evitare l’accumulo di pelle morta che può peggiorare il prurito oppure il rossore.
Fare docce quotidiane, bagni caldi in vasca lunghi e rilassanti aiutano ad avere una pelle ben nutrita e ad eliminare l’eccesso di cellule morte sull’epidermide. Una volta fatta la doccia bisogna asciugarlo con attenzione, infatti, se l’ombelico rimane bagnato oppure umido allora si formano al suo interno dei batteri cattivi.
Per una pulizia accurata dell’ombelico con un batuffolo di cotone e dell’olio di mandorle è possibile eliminare la pelle secca e anche i batteri che si potrebbero accumulare intorno alla zona.
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Ombelico rosso: quando chiedere una diagnosi?
Se si nota che l’ombelico tende a rimanere arrossato a lungo nel corso delle settimane è possibile rivolgersi al proprio medico curante o al ginecologo per costatare se sia o meno un problema dovuto allo stato dell’epidermide, a un’infiammazione o semplicemente a un’irritazione passeggera. In base al consulto medico, è possibile poi agire correttamente per eliminare l’eventuale infiammazione o problematica.
Come curare la pelle della pancia in gravidanza
Per evitare che l’ombelico si arrossi, bisogna proteggere la pelle con i giusti trattamenti di bellezza durante la gravidanza. Prendersi cura dell’epidermide al meglio con l’uso di creme, burri, tonici, trattamenti che sono pensati per riuscire ad eliminare la secchezza, per nutrirla affondo e aiutare anche la pancia ad essere più elastica.
Se man mano che la pancia cresce mantiene la sua elasticità è possibile combattere anche la comparsa delle smagliature o comunque mitigarne la presenza. Inoltre, con una cura attenta della pelle della pancia in gravidanza è possibile combattere al meglio, tutte quelle problematiche come il rossore nella zona ombelicale.
Infine, si consiglia sempre l’uso di prodotti pensati appositamente per la pelle in gravidanza in questo modo si possono evitare le infiammazioni o irritazioni che possono colpire l’epidermide o la zona dell’ombelico nel momento in cui si utilizza un prodotto non idoneo.
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