Nuoto in gravidanza: come farlo in sicurezza

nuoto in gravidanza
Linda Tosoni

 

Esperta del benessere femminile

 

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Il nuoto in gravidanza è una delle attività fisiche più consigliate per la donna in dolce attesa che non desidera rinunciare al movimento e che desidera sfruttare tutti i benefici di questa disciplina in un’ottica di efficace preparazione al parto.

Anche in virtù della crescente domanda di corsi di nuoto in gravidanza, oggi non è certo difficile trovare delle strutture attrezzate appositamente per garantire la corretta conduzione di questi esercizi, aiutando così tutte le future mamme a trovare una piena consapevolezza nell’affrontare i movimenti dolci del nuoto in gravidanza in maniera sicura e confortevole.

In questo approfondimento cercherò di fare il punto sul nuoto in gravidanza nel primo trimestre e in quelli successivi. Vedremo insieme in che mese iniziare gli esercizi in piscina in gravidanza, quali sono le accortezze che dovresti tenere a mente per massimizzare i benefici di questa disciplina, e quali i consigli che mi piace condividere con le mie clienti.

Prima, però, permettimi una piccola premessa: l’esercizio fisico non dovrebbe mai iniziare in gravidanza, ma essere una naturale prosecuzione di una piacevole e utile abitudine precedente. Pertanto, se vuoi un suggerimento, cerca di iniziare gli allenamenti ancora prima del concepimento: in questo modo potrai avere una gestazione ancora più serena ed efficace, in compagnia dei tuoi esercizi in piscina!

Nuoto in gravidanza: perché è un’attività utile?

Che si tratti del nuoto in gravidanza nel primo trimestre o di nuotare in gravidanza nel secondo trimestre o nelle fasi finali della gestazione, non posso che esprimere il mio miglior apprezzamento nei confronti degli sport come gli esercizi in piscina, soprattutto durante la gestazione, un periodo in cui la donna ha una naturale propensione alla sedentarietà.

I vantaggi degli esercizi fisici in acqua durante la gravidanza sono peraltro piuttosto numerosi. Proviamo a riassumerli insieme:

  • aumenta in sicurezza il consumo energetico aiutando la gestante a tenere sotto controllo il proprio peso in gravidanza;
  • evita stress e traumi grazie all’esecuzione di movimenti dolci e attenuati dalla resistenza dell’acqua;
  • migliora l’umore, contrastando sintomi potenzialmente depressivi e ansiosi che potrebbero essere più frequenti durante la gravidanza, così come la depressione post-partum;
  • riduce la percezione del dolore durante il travaglio grazie alla secrezione di beta-endorfine, che incrementano la soglia di tolleranza;
  • prepara una migliore conoscenza dell’ambiente circostante nel caso in cui si opti per il parto in acqua.

Insomma, in linea generale, gli esercizi in piscina durante la gravidanza, come il nuoto, sono un vero e proprio toccasana sul corpo e sulla mente della futura mamma. E, di conseguenza, non potrà che condurre importanti vantaggi anche sulla salute del nascituro!

Nuoto in gravidanza: quante vasche?

Ora che abbiamo chiarito che il nuoto in gravidanza è una delle attività fisiche più benefiche e consigliate durante questo magico momento della propria vita, posso cercare di fare un altro passo in avanti e rispondere ad alcune delle domande più frequenti da parte delle mie clienti. Ovvero, quanto esercizio fisico si deve fare in vasca per ottenere i migliori risultati? 

In realtà, non esiste un numero predefinito di vasche che devi fare durante l’uso della piscina in gravidanza, né consigli sul fatto che devi nuotare sott’acqua in gravidanza o devi immergere solamente le gambe. 

Ti invito invece a tenere in considerazione che gli esercizi in acqua per la gravidanza dovranno essere effettuati con un carico di lavoro compatibile con le tue possibilità e che, proprio per questo motivo, è fondamentale parlarne con un esperto che possa indicare intensità, densità e volume delle attività, oltre che monitorare in che modo effettui gli esercizi. 

Insomma, anche in questo caso non posso che condividere con tutte le mie lettrici il fatto che sia essenziale il rispetto dell’individualità. Dunque, non tabelle predeterminate per tutte, bensì un insieme di esercizi che siano ponderati sulla base del livello di preparazione fisica soggettiva.

Per esempio, se sei sempre stata una persona molto sedentaria, difficilmente potrai iniziare ad allenarti in piscina con molta intensità. Meglio invece iniziare ad allenarsi gradualmente (come ho già ricordato, anche prima dell’inizio della gestazione), per poi proseguire durante la dolce attesa secondo le tue possibilità.

Ricordo inoltre che quando si parla di esercizi in piscina in gravidanza la cosa più importante non è certo quella di allenarsi duramente e molto intensamente, quanto invece quello di farlo con costanza e, in ogni caso, a sufficienza per avvertire una positiva reazione da parte del proprio fisico e della propria mente.

Dunque, valuta l’effetto degli esercizi del nuoto in gravidanza attraverso le risposte che il tuo corpo è in grado di darti, e modula la sessione successiva di conseguenza. 

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Quali effetti ha il nuoto in gravidanza sul proprio corpo? 

Gli effetti del nuoto in gravidanza sul proprio corpo non mancheranno di farsi percepire fin dalle prime sessioni. 

Nella parte alta del fisico sarà possibile godere di una buona tonificazione delle braccia e del tronco. Permetterà inoltre di migliorare la mobilità delle spalle e ridurre la tensione sulla cervicale.

Nella parte inferiore del corpo, invece, gli esercizi effettuati in piscina in gravidanza serviranno a migliorare lo stato di salute del pavimento pelvico, della colonna vertebrale e delle gambe, con particolari effetti positivi per quanto concerne la circolazione degli arti inferiori.

Ricordo in tal proposito che essendo la zona maggiormente interessata dall’evento del parto, la parte inferiore del corpo non potrà che essere anche quella che richiederà il maggior bisogno di allenamento e di preparazione in vista della nascita. Dunque, è molto probabile che il proprio trainer possa strutturare esercizi che lavorano sulle gambe, valutato il notevole peso del corpo che si dovrà sostenere.

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Per il resto, val sempre la pena rammentare la regola della massima cautela: in caso di dolori e fastidi durante gli esercizi in piscina durante la gravidanza è sempre opportuno interrompere l’attività che si sta effettuando e parlarne con il proprio medico di riferimento, al fine di monitorare le proprie condizioni di salute e l’evoluzione del proprio stato. Una consapevolezza che ti eviterà ogni possibile preoccupazione e che renderà la tua gestazione sempre più serena e soddisfacente.

Su di me

Linda Tosoni

Dopo un’esperienza professionale ventennale come ostetrica ospedaliera, insegnante, consulente e titolare di un istituto di bellezza, ho deciso di creare un vero e proprio metodo per il benessere, dedicata alla donna in gravidanza.

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