Vaccino COVID e gravidanza: cosa dice il Ministero della Salute

vaccino covid e gravidanza
Linda Tosoni

 

Ostetrica

e Beauty Specialist

 

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Ora che la campagna vaccinale contro il COVID è entrata nel vivo, sono molte le donne in gravidanza che si dichiarano interessate a capire che cosa prevedono le indicazioni delle autorità. La preoccupazione principale è che tra vaccino COVID e gravidanza non vi sia una conciliazione, e che dunque non ci si possa vaccinare durante la dolce attesa.

Ma è davvero così?

Fermo restando che ti invito a riflettere e confrontarti su questo tema con il tuo medico di riferimento, di seguito ho fatto il punto sulle indicazioni del Ministero della Salute, che ti invito a consultare integralmente.

Vaccino COVID e gravidanza, cosa dicono le indicazioni ministeriali

Sul proprio sito il Ministero della Salute riepiloga come sia costante oggetto di dibattito a livello nazionale e internazionale la somministrazione della vaccinazione in gravidanza in assenza di dati di sicurezza e di efficacia dei vaccini contro il COVID-19, considerato che le donne in gravidanza sono state escluse dai primi trial effettuati per i vaccini. 

Di qui, il riepilogo di un’indicazione di massima, recependo il fatto che diversi Paesi prevedono che l’offerta vaccinale per queste donne sia subordinata ad una valutazione individuale del profilo tra rischi e benefici, che non potrà che discendere da un colloquio informativo con i professionisti sanitari.

A questa genericità di indicazioni si aggiunge anche il fatto che le indicazioni ad interim che sono state fornite dall’Italian Obstetric Surveillance System all’Istituto Superiore di Sanità si riferiscono ancora al 31 gennaio 2021, fornendo un quadro completo del fenomeno del vaccino COVID gravidanza che, però, probabilmente meriterebbe un aggiornamento anche alla luce degli ultimi studi pubblicati.

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Vaccino COVID e gravidanza: si può o no?

Ricordiamo che le indicazioni di cui sopra dichiarano che:

  • non ci sono sufficienti dati di sicurezza e di efficacia relativi alle donne in gravidanza e in allattamento, poiché – come rammentavo – non sono state incluse nei trial di valutazione dei vaccini Pfizer-BioNtech, Moderna e AstraZeneca
  • per il momento gli studi condotti non hanno evidenziato o suggerito dei meccanismi biologici che possano associare i vaccini a mRNA (come Pfizer) ad effetti avversi in gravidanza, e le evidenze di laboratorio sugli animali suggeriscono l’assenza del rischio da vaccinazione
  • alla data delle indicazioni le donne in gravidanza non erano comunque considerate un target prioritario dell’offerta di vaccinazione contro COVID-19
  • uno studio ItOSS sulla prima ondata pandemica in Italia fa emergere come le donne in gravidanza manifestino un basso rischio di gravi esiti materni e perinatali, e che le complicazioni sono associate principalmente alla presenza di comorbidità come l’ipertensione o l’obesità
  • la vaccinazione dovrebbe essere presa in considerazione per le donne in gravidanza che sono ad elevato rischio di complicazioni gravi da COVID-19, valutando con il medico, caso per caso, i potenziali benefici e i rischi correlati.

Gravidanza e vaccino COVID, la posizione delle Società di Ginecologica e Ostetricia

Come risulta evidente dalle indicazioni che sopra ho cercato di riassumere, non vi è sufficientemente chiarezza sul cosa le donne in gravidanza dovrebbero fare per avvicinarsi con consapevolezza al momento della vaccinazione, fermo restando il costante invito a parlare di questo tema con il proprio medico di riferimento.

È anche dinanzi a questa incertezza che le Società di Ginecologica e Ostetricia (Sigo-Aogoi-Agui-Agite) hanno cercato di ispirare una maggiore chiarezza sul tema, probabilmente interpretando il diffuso disagio delle donne in gravidanza che non sanno esattamente che cosa si possa fare, e quali siano le relazioni tra l’evento riproduttivo e la vaccinazione anti-COVID.

Ricordiamo che, con vari comunicati, le Società hanno condiviso che:

  • la gravidanza non è una controindicazione alla vaccinazione
  • la ricerca della gravidanza non è una controindicazione alla vaccinazione
  • lallattamento non è una controindicazione alla vaccinazione
  • la contraccezione ormonale non è una controindicazione alla vaccinazione
  • ad oggi non esistono indagini preliminari o terapie che debbano essere praticate prima della vaccinazione in nessuna delle situazioni di cui sopra
  • le donne in gravidanza dovrebbero essere invitate a vaccinarsi con maggiore premura rispetto alle donne non gravide della stessa età, perché la gravidanza è una condizione di fragilità.

Insomma, dalle dichiarazioni delle Società emerge una sostanziale rassicurazione nel rapporto tra gravidanza e vaccini anti-COVID.

Nonostante ciò, sono gli stessi presidenti delle società sopra coinvolte a rammentare come siano numerosissime le donne in gravidanza che lamentano di aver ricevuto informazioni confuse e spesso non corrispondenti a verità, alimentando una incertezza che dovrebbe invece essere eliminata mediante una corretta campagna di informazione da parte delle autorità.

Gli ultimi studi su vaccini e gravidanza

A generare ulteriore rassicurazione sul tema è poi arrivato uno studio statunitense condotto dal Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) che ha invitato a non escludere le donne in gravidanza dalla campagna vaccinale.

Pubblicato lo scorso 21 aprile sulla rivista New England Journal of Medicine, lo studio si basa su diversi sistemi di monitoraggio per valutare la sicurezza dei vaccini Pfizer-BioNtech e Moderna su un campione di più di 35.000 donne incinte. 

Ebbene, a margine dell’osservazione, lo studio non ha rilevato un incremento dei rischi durante la gravidanza né delle complicazioni alla nascita o rischi identificabili nel feto tra le donne cui è stato somministrato il vaccino.

Per questo motivo il CDC raccomanda alle donne incita di sottoporsi al vaccino anti-COVID, pur affermando che si tratta di una decisione estremamente personale. Come tale, non potrà che essere condivisa dopo un’attenta condivisione con il proprio medico.

Conclusioni

A margine di quanto sopra, considerata la natura personale di questa scelta e la necessità di fronteggiare in modo specifico i rischi e i benefici della somministrazione del vaccino, il mio invito è evidentemente quello di parlarne con il tuo medico di fiducia.

Insieme a lui potrai certamente tutte le valutazioni del caso sulla convenienza a partecipare a questa campagna vaccinale, e quali esami fare in gravidanza, assumendo così una decisione pienamente consapevole.

Su di me

Linda Tosoni

Dopo un’esperienza professionale ventennale come ostetrica ospedaliera, insegnante, consulente e titolare di un istituto di bellezza, ho deciso di creare un vero e proprio metodo per il benessere, dedicata alla donna in gravidanza.

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