The verde in gravidanza: benefici e controindicazioni

the verde in gravidanza
Linda Tosoni

 

Esperta del benessere femminile

 

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Il the verde è una bevanda che ha origini antichissime e che possiede proprietà benefiche eccezionali.

Tuttavia, poiché spesso bisogna limitare il caffè durante la gestazione e  si ricorre a questa bevanda come alternativa che consente anche di drenare i liquidi ed eliminare le tossine, è bene chiedersi se il the verde in gravidanza può essere consumato senza problemi.

In realtà, il tè verde contiene elevati livelli di teina per cui non andrebbe consumato durante i nove mesi di gravidanza, se non con molta moderazione e magari dopo aver chiesto un parere al medico.

Ci sono tuttavia tisane a base di erbe che sono invece la scelta ideale quando si ha voglia di una bevanda calda e dalle proprietà benefiche.

Le caratteristiche del the verde

Il the è una bevanda che deriva dalle foglie di Camelia Sinensis, una pianta diffusa soprattutto nell’Asia e in India, ma che oggi è presente anche in Africa e in America. 

Ci sono diverse varietà di tè e il the verde viene chiamato così perché le foglie, una volta essiccate, vengono mantenute a un certo livello di calore e umidità: queste condizioni favoriscono l’ossidazione e fanno sì che le foglie conservano il loro colore verde.

Si tratta di una varietà di tè fermentato e quindi ancora più benefica per l’organismo.

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The verde in gravidanza: vantaggi e svantaggi

Durante la gravidanza vanno evitate, o comunque limitate, le bevande che contengono caffeina: per questo, il caffè viene spesso bandito dall’alimentazione delle gestanti che si rivolgono ad alternative.

Tra queste, molto spesso si sceglie il tè verde in gravidanza, che comunque contiene un certo quantitativo di teina.

L’assunzione ottimale di sostanze come caffeina e teina, che sono eccitanti e che potrebbero agire in maniera negativa sulla salute del nascituro, se in eccesso, non dovrebbe superare i 25 e 50 mg per tazza. Tuttavia, questo dipende molto dal tipo di bevanda e dal tempo di infusione.

Il tè verde è una bevanda che generalmente apporta numerosi benefici, ma in gravidanza ha comunque alcune controindicazioni.

Se si vuole avere un parere più specifico è meglio rivolgersi al proprio medico e poter consumare con tranquillità the verde in gravidanza.

Ecco gli svantaggi del bere tè verde in gravidanza

  • Il the in gravidanza è ritenuto responsabile di alcuni difetti del tubo neurale, come la spina bifida: il motivo è che questa bevanda tende a limitare l’assorbimento di acido folico che è invece essenziale per il corretto sviluppo del feto soprattutto nelle prime 12 settimane;
  • Il the verde ostacola l’assimilazione del ferro non eme, una condizione da evitare soprattutto se la mamma segue una dieta vegetariana o soffre di anemia.
  • Il tea verde in gravidanza può agire da stimolante per la presenza di teina: si tratta di una situazione che può comportare dei rischi soprattutto verso la fine del terzo trimestre.
  • Se assunto in eccesso, e quindi quando i livelli di teina sono elevati, può verificarsi un rischio di aborto spontaneo.

Ci sono vantaggi nel bere tè verde in gravidanza?

I vantaggi di bere tè verde in gravidanza, invece, sono purtroppo inferiori agli svantaggi per cui spesso si consiglia di limitare il consumo o di preparare delle bevande alternative come tisane a base di erbe.

Il tè verde è ricco di polifenoli, una sostanza che consente di limitare l’infiammazione e di mantenere in salute il sistema cardiovascolare.

Consumando il tè, inoltre, si acquisirà il giusto quantitativo d’acqua necessario per favorire la corretta idratazione e contrastare la ritenzione idrica.

Non è quindi assolutamente vietato bere the verde in gravidanza, ma è sicuramente consigliato moderarne il consumo.

Tuttavia, per evitare di incorrere in problemi di sovradosaggio di caffeina, durante la gravidanza è meglio sostituire il tè con altre bevande come infusi e tisane a base di frutti e erbe.

Anche in questo caso è bene sapere che ci sono alcuni elementi vegetali che non sono indicati per le donne incinte.

Tisane in gravidanza: quali scegliere e quali evitare

Si pensa spesso alle tisane a base di erbe per le loro proprietà benefiche e, in effetti, regalarsi una tazza di queste bevande apporta numerosi benefici all’organismo.

Le piante, infatti, vengono impiegate da anni nella medicina naturale come rimedio per constatare piccoli disturbi.

Però, in un periodo così delicato per la salute della mamma e del bimbo che porta in grembo, bisogna fare attenzione perché ci sono alcune erbe che non andrebbero assunte.

Tra le tisane in gravidanza non bisognerebbe assumere: piante come l’iperico, l’artiglio del diavolo, la bardana, il rosmarino e la centella che potrebbero favorire le contrazioni dell’utero, oppure il ginseng e il trifoglio, estratti vegetali considerati degli stimolanti.

Anche la camomilla, che spesso viene consigliata come bevanda rilassante, in realtà, non andrebbe assunta in gravidanza perché può causare nausea e problemi di digestione.

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Meglio eseguire esercizi di respirazione e dedicarsi ad attività rilassanti per allontanare l’agitazione e dormire senza problemi.

Tè verde o tisane in gravidanza: quali scegliere?

In realtà più che una vera scelta, il tè verde e le tisane possono essere entrambe assunte nel periodo della gravidanza.

L’importante è la moderazione e soprattutto bisogna sottolineare che durante delle gravidanze più peculiari o con qualche problematica è necessario richiedere informazioni e consiglio al proprio ginecologo.

La cautela è importante sia se si assume tè verde sia nel caso in cui si opti per le tisane. Meglio consumare un massimo di una o due tazze alla settimana di tè verde, scegliendo prodotti a basso contenuto di teina oppure di caffeina.

Per le tisane, bisogna evitare alcune erbe che (come abbiamo visto) potrebbero agire negativamente sullo stato di benessere generale nel periodo di gestazione.

Le tisane sconsigliate sono quelle lassative e a base di oli essenziali, quali anice, salvia, sassofrasso. Inoltre, bisogna evitare quelle a base di cannella e liquirizia, che anche in quantità minima possono influire sulla pressione, sulla frequenza cardiaca con conseguente tachicardia in gravidanza.

In definitiva, a meno che il medico o ginecologo non lo sconsigli tassativamente, il the matcha o verde si può bere, ed è una soluzione migliore rispetto a tante tisane che possono contenere erbe non idonee alla gravidanza.

Su di me

Linda Tosoni

Dopo un’esperienza professionale ventennale come ostetrica ospedaliera, insegnante, consulente e titolare di un istituto di bellezza, ho deciso di creare un vero e proprio metodo per il benessere, dedicata alla donna in gravidanza.

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