Terme in gravidanza: un antico rimedio, ma non sempre sicuro

Terme in gravidanza
Linda Tosoni

 

Esperta del benessere femminile

 

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Da millenni le terme sono un vero e proprio sinonimo di relax e di cura personale del corpo e della mente. Come noto, i pionieri di questo progetto furono gli antichi romani, tra i primi a scoprire i benefici delle acque termali delle fonti naturali.

Non è certo un caso che, inizialmente, le prime terme in epoca classica furono costruite proprio in prossimità di queste fonti, ma che grazie al rapido sviluppo delle caratteristiche tecniche dei romani, fu presto possibile costruire le terme anche in città. Questi edifici erano spesso dei veri e propri monumenti, con all’interno statue, teatri e negozi, e soprattutto un’apertura sia agli uomini che alle donne, di qualunque ceto sociale. Evidentemente, i corrispettivi sessi dovevano frequentare la struttura ad orari alterni, e la normale prassi prevedeva che ci si bagnasse completamente nudi.

Sul perché le terme diventarono un vero e proprio must per tantissime persone, fin dalle epoche più remote, non ci sono grandi misteri. Già da allora furono infatti chiari quali fossero i benefici delle acque termali, tanto da ipotizzare veri e propri percorsi e terapie idroterapiche.

Inoltre, le terme romane disponevano anche di quelle che oggi chiameremo “saune finlandesi”, piscine per nuotare, palestra e stanze diverse con acque rispettivamente fredde, tiepide e calde. Insomma, un vero e proprio tour del benessere e del relax, che i romani ebbero modo di sperimentare per centinaia di anni, andando a rendere sempre più sofisticati i trattamenti a cui si sottoponevano. Peraltro, ai romani comunque erano anche ben chiare le controindicazioni che potevano portare le terme che… infatti non si fecero attendere molto. Ad oggi le cose sono evidentemente cambiate, e grazie all’innovazione e alle tecnologie di cui oggi abbiamo pronta disponibilità, siamo riusciti a rendere l’esperienza delle terme molto più igienica e sicura.

A questo punto ti starai magari chiedendo: ma si può andare alle terme in gravidanza senza alcun rischio e pregiudizio per la propria salute e per quella del nascituro? Oppure durante la gravidanza è meglio porsi al riposo, evitando dunque di ricorrere a questo trattamento, pur super rilassante?

Ebbene, la risposta è si, si può andare alle terme in gravidanza, ma con le giuste istruzioni e cautele!

Le terme per donne in gravidanza possono infatti rappresentare un problema solamente nel caso in cui ci si esponga troppo alle fonti di calore, e se dunque il corpo è sottoposto in condizioni più estreme.

L’obiettivo di questo articolo è proprio quello aiutare le future mamme a godersi con serenità gli effetti delle acque termali, dato che queste sono particolarmente benefiche per alleviare molti dolori e diversi sintomi che sono associati alla gestazione come il mal di schiena e la pelle secca.

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Inoltre, nelle prossime righe, parleremo anche dei possibili effetti collaterali di alcuni trattamenti che offrono le Spa, e che possono in alcuni casi anche compromettere la crescita ed il benessere del feto.

Insomma, avvicinati a questo tema con serenità e relax, ma non sottovalutare mai qualche accortezza che sarebbe bene rispettare per poter evitare ogni possibile pregiudizio.

Le donne in gravidanza possono infatti ben avvantaggiarsi degli ambienti più umidi e acquatici, tanto che un buon modo per divertirsi e stare bene è ad esempio quello di fare un po’ di attività fisica in acqua, considerato che in acqua il peso del corpo si avverte di meno e anche il pancione sembra più leggero!

Si può poi affermare che i trattamenti con le acque termali siano diversi e anche efficaci, ma solo quando si parla di gravidanze senza problemi o rischi di alcun tipo. È infatti evidentemente sconsigliabile la frequentazione delle terme a tutte le donne che stanno avendo, per vari motivi, gravidanze non fisiologiche.

Chiarito ciò, entriamo nel vivo del nostro approfondimento e cerchiamo di capire che cosa sia bene attendersi dalla prossima sessione termale in gravidanza!

Terme in gravidanza: benefici delle acque termali e i suoi vari impieghi

Terme e gravidanza sono un connubio vincente! Di fatti, fare questa esperienza durante la gravidanza è sicuramente consigliato, perché le piscine acqua calda idratano la pelle (particolarmente secca e sensibile durante tutto il percorso della dolce attesa), causano un effetto rilassante sulla muscolatura, e quindi possono aiutare la futura mamma ad alleviare i dolori tipici della gestazione e a rilassarsi prima del parto.

Acqua e gas

L’assunzione di acque termali consiste principalmente in una cura idropinica, che prevede una scelta fra diversi tipi di acqua, in base alle esigenze che la donna può manifestare. Tra le più comuni troviamo ad esempio le acque ricche di magnesio, che possono aiutare in caso di stipsi, uno dei sintomi più frequenti durante la gravidanza, o quelle con il bicarbonato di calcio, che sono ottime per contrastare i bruciori gastrici.

Inalare i gas solfurei provenienti dalle fonti termali può inoltre essere consigliabile perché sono ricchi di calcio, e per questo utilizzati per il trattamento di alcuni disturbi dell’apparato respiratorio o salsobromoiodici, che contribuiscono anche al rilassamento muscolare. Nel caso di una vera e propria terapia termale è intuibilmente bene attenersi alle prescrizioni del medico termale, condividendo con questo professionista tutto quello che bisognerebbe sapere per poter fruire dei benefici di questo trattamento, senza alcun tipo di fastidio.

Il percorso Kneipp

Il percorso Kneipp si basa su una cura di “contrasto”, in grado di avvalersi sull’alternanza di vasche con getti di acqua calda e getti di acqua fredda, in cui si cammina immergendosi fino a metà coscia. Questo percorso riesce a migliorare la circolazione linfatica e sanguigna, e soprattutto grazie all’effetto vasodilatatore dell’acqua calda sarà possibile alleviare i disturbi legati all’ipertensione, che potrebbe far capolino durante questo periodo.

In generale si può affermare che il percorso Kneipp è in grado di migliorare la circolazione periferica, riducendo i gonfiori di caviglie, piedi e gambe e anche il rischio di inestetismi legati alla fragilità capillare.

Attività motoria

I benefici che porta con sé l’attività motoria in acqua non dipendono in questo caso dalla fonte, ma piuttosto dalle sue qualità “fisiche”. Qualsiasi Spa ora ospita al suo interno una o più piscine, con diverse caratteristiche, profondità e peculiarità. E, quindi, durante una gita alle terme ben si potrebbe sfruttare anche questa possibilità!

Fare qualche esercizio o movimento blando in acqua è particolarmente indicato per vari motivi: aiuta infatti a migliorare la postura, ad alleviare la tensione muscolare ed il mal di schiena, soprattutto perché l’acqua alleggerisce il peso del pancione.

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Terme in gravidanza: controindicazioni

A questo punto possiamo fare un ulteriore passo in avanti e fronteggiare uno dei temi di maggiore interesse per tutte quelle donne che stanno valutando di trascorrere un periodo alle terme in gravidanza e vorrebbero accertarsi di non correre pericoli, né per sé né per i propri piccoli.

Ricordiamo subito, in tal proposito, che la maggior parte degli effetti collaterali delle terme sono legati alle alte temperature e alla concentrazione degli elementi dell’acqua stessa. La temperatura del corpo di una donna gravida non dovrebbe mai superare i 38-39 gradi centigradi (soprattutto considerato che in gravidanza la temperatura corporea è già superiore al “normale”), quindi se ci si espone o bagna a temperature elevate si potrebbe incorrere in situazioni di malessere (insomma, nessuna sauna in gravidanza!).

Nel caso specifico dell’acqua, dunque, è bene che questa non superi i 38 gradi se ci si immerge in staticità, e meno di 35 gradi se ci si tiene invece in movimento perché magari si sta facendo qualche esercizio fisico, o una semplice camminata.

Oltre alla temperatura, è poi importante valutare anche il tempo di permanenza in piscina, che non deve superare i 10 – 15 minuti e che deve essere intervallato con periodi di 20 – 30 minuti tra un bagno e l’altro. In altri termini, è bene preferire delle piccole sessioni di immersione, evitando dunque che ci si possa sforzare troppo. In alcune aree termali, peraltro, proprio per questo motivo sono indicati i tempi massimi di permanenza in acqua, e che sarebbe opportuno rispettare per non incorrere in alcuna problema particolare.

Quando i tempi consigliati sono molto ridotti, significa che l’acqua è molto “attiva”: le tempistiche dipendono infatti anche dalle caratteristiche che l’acqua stessa possiede, e quindi gli effetti che può fornire all’organismo. Uno dei possibili effetti è per esempio l’ipotensione, cioè l’abbassamento della pressione. In tal caso, meglio prevenire ogni disagio evitando l’immersione in gravidanza.

Sauna e bagno turco

Per godersi una sauna o un bagno turco è meglio che si aspetti la fine della gravidanza! Queste strutture infatti, grazie alle loro peculiarità, sono già in grado di mettere a dura prova le persone in condizioni normali di salute… e sono quindi ovviamente incompatibili con le condizioni di benessere necessarie per una donna gravida.

Il caldo, che sia secco o umido, va sempre evitato a tali temperature, ed è assolutamente inutile mettere a repentaglio la propria salute e quella del bambino per delle pratiche che possiamo definire “superflue” e non necessarie per la futura mamma, e che possono invece essere godute con maggiore serenità una volta terminata la dolce attesa e l’allattamento.

Per quanto riguarda la sauna, in particolare, rileviamo come sia fortemente sconsigliata ad una donna incinta perché il microclima creato all’interno della struttura è troppo secco e caldo. Queste condizioni, che sono evidentemente atipiche, possono inoltre interferire su alcuni inestetismi della gravidanza come la pelle secca. Anche il bagno turco è controindicato, nonostante l’ambiente ricreato sia meno caldo e asfissiante di quello della sauna.

Nonostante questo, anche nel bagno turco la temperatura è nettamente superiore a quella tollerabile, oltre la quale si rischia la disidratazione, l’ipotensione (il caldo è un vasodilatatore naturale, e vasi sanguigni più dilatati significano minore pressione sanguigna) e quindi l’aumento delle possibilità di uno svenimento improvviso.

Fanghi e idromassaggi

Sappiamo tutti che ormai al giorno d’oggi tutte le spa propongono, oltre i classici trattamenti termali a base di acqua, anche trattamenti specifici per la pelle attraverso massaggi, idromassaggi e – per le vie respiratorie – attraverso la permanenza in stanze di sale. Questi trattamenti sono più innocui e blandi rispetto a quelli nominati precedentemente, ma nascondono pur sempre delle insidie che spesso sono davvero inattese e che la donna in gravidanza dovrebbe evidentemente conoscere e riconoscere.

Queste cure che offre un “apparente” centro benessere per donne in gravidanza sono in realtà non particolarmente indicati per le donne in questa fase di “attesa”: le ormai celebri stanze del sale non sono ad esempio consigliate perché i sali terapeutici potrebbero essere assorbiti dalla donna per via transcutanea ed influenzare in modo negativo il proprio organismo, se predisposta, con particolare riferimento al metabolismo della tiroide. Anche i massaggi distensivi molto vigorosi o che utilizzano gli oli essenziali, creme o sostanze di cui non si è sicuri, andrebbero evitati per precauzione, onde evitare reazioni allergiche inaspettate.

Le stessa avvertenze valgono per i famosi fanghi estetici, soprattutto quelli che prevedono un’applicazione total body. Questi però possono essere sostituiti dai fanghi terapeutici detti “a cassetto”, ovvero quei fanghi che vengono applicati solo in aree limitate del corpo e comunque sempre dopo l’autorizzazione di uno specialista.

Infine, vanno naturalmente evitati i lettini abbronzanti e le docce solari (vietati anche dalla legge per la donna in gravidanza). Questi metodi artificiali per l’abbronzatura sono estremamente aggressivi sulla pelle, che durante la gravidanza è molto più sensibile e soggetta a un’eccessiva secchezza.

La crema solare viene consigliata quando ci si espone alla luce diretta del sole, e anche solo se si esce di casa. I raggi UV nascondono effetti collaterali subdoli che non dovrebbero sommarsi a quelli a cui una donna gravida è già esposta.

Il bagno in gravidanza, infine, si può fare, ma con una particolare attenzione: la temperatura dell’acqua, come peraltro abbiamo già rammentato in precedenza, non dovrà mai essere superiore ai 38 gradi centigradi.

Per quanto riguarda il massaggio in gravidanza in acqua invece, non è consigliabile non tanto per gli effetti sulla donna che potrebbero anche essere positivi, quanto per il potenziale disturbo che il rumore dei getti di acqua, potrebbero creare al feto.

Conclusioni

Insomma, ci si può ben rilassare ricorrendo a tante terapie ad hoc per la donna in gravidanza ma… mai sottovalutare rischi! Proprio per questo motivo, consiglio sempre di condividere con il proprio medico ogni ipotesi di trattamento, mettendosi al riparo da ogni potenziale pregiudizio.

Su di me

Linda Tosoni

Dopo un’esperienza professionale ventennale come ostetrica ospedaliera, insegnante, consulente e titolare di un istituto di bellezza, ho deciso di creare un vero e proprio metodo per il benessere, dedicata alla donna in gravidanza.

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