L’argomento relativo ai molluschi in gravidanza genera sempre grande preoccupazione nella futura mamma che, come peraltro con molte altre scelte alimentari durante la dolce attesa, si pone il dubbio se sia o meno possibile – ad esempio – mangiare telline in gravidanza, o se si debbano evitare solo i molluschi crudi, e se invece i molluschi cotti in gravidanza non siano un tabù.
Ebbene, fermo restando che ti invito a parlare con il tuo medico di riferimento per saperne di più e valutare specifiche situazioni di intolleranza o allergie, di seguito voglio fare il punto su questo tema e chiarire una parte dei dubbi che tu, come molte altre lettrici, potreste avere sul mangiare molluschi in gravidanza.
Procediamo dunque con maggiore ordine, partendo dai potenziali pericoli a cui potresti andare incontro.
Sommario
Molluschi in gravidanza, quali rischi per la salute della donna e del nascituro
I molluschi e i crostacei in gravidanza, se consumati crudi o poco cotti, potrebbero determinare una serie di infezioni particolarmente nocive sia per la salute della mamma che per quella del bambino.
È proprio per questo motivo che, di norma, alla domanda se sia possibile mangiare molluschi in gravidanza si tende a fornire una risposta negativa.
Di contro, è anche vero che non sempre i molluschi e i crostacei in gravidanza fanno male. È il caso dei molluschi e dei crostacei che hanno una provenienza certa e sono ben cotti, per lo meno in tutti quei casi in cui la cottura è in grado di eliminare batteri e agenti patogeni che non resistono alle alte temperature.
Dunque, se ti stai domandando se i crostacei cotti in gravidanza si possono mangiare, la risposta può essere positiva, anche se c’è ancora molta prudenza in questo argomento, tanto che si consiglia comunque di farne a meno per tutta la dolce attesa: in alcuni casi, infatti, non è semplice o non è possibile controllare la cottura degli alimenti e, pertanto, potrebbe essere comunque un rischio quello di consumare i molluschi e i crostacei che non sono stati oggetto di una cottura attenta e accorta.
Tieni anche conto che se ti stai domandando quali sono i molluschi da evitare in gravidanza, l’elenco comprende praticamente tutte le principali alternative alimentari, come cozze e vongole, telline e cannolicchi, ostriche e capesante, lumache di mare e polpi, totani e calamari.
Molluschi in gravidanza, mangiarli solo se sono ben cotti
Giungendo a qualche conclusione sintetica, posso dunque ricordare che – peraltro suggerito non troppo tempo fa dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, se i molluschi e i crostacei sono ben cotti, non dovrebbe esserci alcun timore legato alla loro assunzione.
Naturalmente, valgono le stesse regole di cui sopra, e che voglio riassumere in maniera ancora più chiara nel seguente elenco puntato:
- condividi sempre con il tuo medico le abitudini alimentari da adottare in gravidanza
- mangia molluschi e crostacei solo se ben cotti e dalla certa provenienza.
Se poi dovessi avere dubbi, o non dovessi sentirti a tuo agio con il consumo di molluschi in gravidanza, evita questa scelta e rinvia un bel piatto di frutti di mare al prossimo futuro!
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Alimentazione in gravidanza, perché evitare i cibi non consentiti
Da quanto sopra dovresti aver ben compreso che per seguire un’attenta alimentazione in gravidanza è necessario evitare alcuni cibi non consentiti dal tuo medico, e limitare la fruizione di altri. O, per lo meno, seguire alcune indicazioni rigorose sulle modalità di cottura.
Il perché è abbastanza semplice: consumare cibi non permessi, o non permessi con quelle modalità di assunzione (ad esempio, i crudi) potrebbe esporti al rischio di infezioni che finirebbero con il propagarsi anche al tuo bambino, con conseguenze anche potenzialmente molto serie.
In particolare, sono principalmente tre le infezioni che potrebbero compromettere la regolarità della gravidanza. Riassumiamole brevemente.
Salmonellosi
La salmonellosi è una malattia tradizionalmente causata dall’assunzione di cibi crudi, al cui interno sono presenti batteri. Se viene contratto in gravidanza, questo disturbo è in grado di compromettere lo sviluppo del feto e, nelle ipotesi più gravi e drammatiche, può condurre al parto prematuro o alla morte intrauterina.
Toxoplasmosi
La toxoplasmosi è un’infezione generalmente trasmessa con il consumo di carne cruda e non sufficientemente cotta. Non sono però rari i casi in cui la malattia possa essere trasmessa attraverso il contatto con gli animali. Qualsiasi sia il veicolo di trasmissione, purtroppo anche la toxoplasmosi può determinare gravi danni al feto e, soprattutto, al cervello e agli occhi.
Listeriosi
La terza principale infezione che potrebbe compromettere il regolare svolgimento della tua gravidanza è la listeriosi, determinata dal batterio Listeria monocytogenes. Il batterio può purtroppo trovarsi in tantissimi alimenti, dal pesce alla carne, dalle verdure crude ai latticini, e ancora sui cibi trasformati e preparati. E, anche in questo caso, i rischi per la gravidanza sono davvero elevatissimi, fino ad arrivare alle ipotesi di aborto e di parto pretermine.
Conclusioni
In questo approfondimento ho cercato di fare il punto su quali siano le indicazioni condivise sul consumo di molluschi in gravidanza. Così facendo, dovrebbe ora essere piuttosto chiaro come il consumo di questi alimenti debba avvenire solo ed esclusivamente se la provenienza è sicura e, comunque, solo dietro una adeguata cottura.
I rischi determinati dall’assunzione di cibi crudi in gravidanza sono infatti particolarmente elevati e, come ho avuto modo di riepilogare nelle scorse righe, in alcuni casi possono essere anche definitivi nei confronti della regolare prosecuzione della gravidanza.
Proprio per questo motivo il mio consiglio è quello di condividere con il tuo medico un corretto approccio alimentare, che possa essere basato non solamente sui consigli più ampi e generici come quelli sopra riepilogati, quanto anche sulle tue effettive condizioni di salute e sulla presenza di eventuali intolleranze o allergie alimentari.
Se invece vuoi avere un mio supporto su tutto il periodo della gravidanza, o vuoi confidarmi dubbi, preoccupazioni e perplessità, ti invito a prenotare una consulenza personalizzata sulla gravidanza: potrai in questo modo avere un sostegno professionale per 60 minuti, in cui comprendere che cosa accade al tuo corpo e come preparati al meglio alla nascita del tuo bimbo!