Il cattivo odore vaginale in fase di gravidanza rappresenta sicuramente un grande problema, nonché il motivo che spinge sempre tantissime donne a rivolgere le proprie attenzioni verso una vasta gamma di soluzioni e possibilità. Eliminare il cattivo odore intimo in gravidanza non è facile, ma non è nemmeno impossibile. E ad aiutarti ci pensano non solo le numerose soluzioni farmacologiche, ma anche quelle naturali. Vari problemi possono portare alle perdite vaginali in gravidanza. Quali sono? Cerchiamo di scoprirle insieme.
Sommario
Come contrastare il cattivo odore intimo in gravidanza con rimedi naturali
Il cattivo odore vaginale in realtà rappresenta un problema comune sperimentato da tantissime donne nella fase della gravidanza. Esso si manifesta poiché sui tessuti vaginali iniziano a moltiplicarsi i batteri e rappresenta un problema di genere ginecologico a cui bisogna prestare una certa attenzione. Il miglior consiglio è quello di rivolgersi a un buon professionista che sia in grado di fornire consigli e suggerimenti più vari su tutto ciò che concerne l’odore in gravidanza. In alcuni casi i rimedi naturali presentati possono essere più che sufficienti per eliminare completamente il problema. In altri casi, invece, diventa necessario usare dei rimedi più efficaci. Tra le varie cause che possono portare alla comparsa del cattivo odore vaginale nella fase di gravidanza spicca non solo la vaginosi batterica, ma anche la variazione dei livelli di estrogeni, l’uso di saponi irritanti e così via. Si tratta comunque di cause maggiormente “generiche” e semplici, per niente pericolose. Il cattivo odore vaginale, però, può anche manifestarsi come un problema secondario di un’altra patologia. I rimedi, inoltre, servono per togliere il fastidio e anche per eliminare gli odori. Tuttavia, generalmente non agiscono sulla causa stessa del problema limitandosi a un’azione piuttosto superficiale. Quindi se il problema dovesse persistere, dovrai rivolgerti a un ginecologo.
Evita gli indumenti sintetici
La gravidanza è una condizione particolarmente dolce, durante la quale bisogna prestare una grande attenzione anche a ciò che vestiamo. In particolare bisogna eliminare i materiali sintetici, che possono farti sentire sexy. D’altro canto, però, si tratta anche di materiali che impediscono alla tua cute di traspirare correttamente. E fintanto che il tuo corpo durante la gravidanza è già di suo soggetto a una vasta gamma di cambi e modifiche dovute soprattutto agli squilibri ormonali, lasciare che la cute non respiri come dovrebbe potrebbe essere un grave errore. Certo, non devi smettere di usare questo abbigliamento del tutto, ma è sicuramente meglio se nella gravidanza usi dei materiali differenti. Cerca d’indossare i vestiti sintetici soltanto nelle occasioni speciali e, se puoi, evitali per la maggior parte del tempo. Cosa dovresti indossare allora? Sicuramente capi d’abbigliamento quanto più possibile naturali. Questi sono in grado di dare al tuo corpo la stessa sensualità dell’abbigliamento sintetico e al contempo farti sentire libera, leggera e, ovviamente, contribuire anche a una maggiore respirazione della cute. Proprio quest’ultimo fattore ti aiuterà a ridurre, se non eliminare definitivamente, l’odore problematico della tua pelle. Tra le alternative maggiormente salutari un posto particolare è occupato dal cotone. Si tratta di un materiale molto fresco, ma anche estremamente comodo. Inoltre, se vuoi ridurre i cattivi odori vaginali, ricordati anche di cambiare il più spesso possibile la tua biancheria intima (almeno 1 volta ogni 12 ore nella stagione calda e 1 volta ogni 24 ore in quella fredda). Già questi accorgimenti possono aiutarti tantissimo a ridurre i cattivi odori vaginali. Preferibilmente, anche la biancheria intima dev’essere realizzata con dei materiali naturali.
Usa l’olio dell’albero del tè (tea tree oil)
Un’altra ottima sostanza a cui ti conviene prestare una certa attenzione è rappresentata dall’olio dell’albero del tè. Si tratta di un rimedio naturale conosciuto da tantissimi anni e usato anche nella medicina tradizionale come un valido antisettico o antimicotico. Spesso, difatti, il cattivo odore compare in seguito a un uso errato dei vari detergenti e deodoranti intimi. Fintanto che ogni donna potrebbe avere delle risposte differenti a questi prodotti, bisogna prendere in considerazione la possibilità di eliminare i cattivi odori usando proprio questo speciale olio. Quest’ultimo serve per ripristinare i normali livelli di pH ed è ottimo per contrastare le infezioni batteriche. Si può impiegarlo in ben due modi differenti. Per esempio, puoi prendere in considerazione l’idea di aggiungere 3 gocce di questo olio in un bicchiere di acqua e lavare la parte intima con questa soluzione. Si consiglia di ripetere l’intero processo almeno due volte al giorno. In alternativa, puoi aggiungere 4 gocce di questo olio a un cucchiaino di olio di oliva. Quindi prendi il tampone, immergilo nel liquido e cerca di spalmarlo delicatamente sulla superficie dei genitali. In questo caso è consigliabile ripetere il procedimento ogni giorno per circa una settimana.
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Usa il bicarbonato di sodio
Un altro rimedio che viene spesso utilizzato per contrastare tutti i problemi relativi alla presenza del cattivo odore nella vagina è rappresentato dal bicarbonato di sodio. Quest’ultimo può essere ottimo sia come disinfettante sia semplicemente per pulire la superficie dei tessuti vaginali. Per preparare anche quest’altra soluzione non serve affatto molto impegno. Basta mezzo bicchiere di bicarbonato di sodio in aggiunta a un bicchiere di acqua. Tutto questo va aggiunto all’acqua della vasca da bagno: dopodiché bisogna immergersi nell’acqua della stessa e restarci per circa 30 minuti. Si può adottare questo procedimento utile per eliminare i cattivi odori vaginali tutte le volte che ci si vuole lavare e i benefici nella lotta al cattivo odore saranno visibili praticamente sin da subito. L’unica avvertenza in questo caso è di non esagerare assolutamente con la quantità di bicarbonato di sodio che si mette nel bicchiere, perché a concentrazioni troppo elevate potrebbe irritare ulteriormente i tessuti vaginali piuttosto che aiutare a combattere il cattivo odore.
Usa l’aceto di mele
Non solo il bicarbonato di sodio esprime una vasta gamma di proprietà antisettiche e antibatteriche. A farlo ci pensa niente meno che anche l’aceto di mele. Quest’ultimo include numerose sostanze a dir poco fondamentali per combattere il cattivo odore della vagina. Inoltre costa poco e agisce direttamente sulle tossine che rappresentano la causa del cattivo odore. Per questo senz’ombra di dubbio si tratta di uno dei migliori prodotti nel tuo arsenale utili per contrastare i problemi relativi alla maleodorazione. In questo caso il composto formato dall’aceto di mele (circa due cucchiai) e dal bicchiere d’acqua va applicato delicatamente sui genitali. Altresì, si può prendere in considerazione la possibilità di applicare questo tipo di rimedio per ben 2 volte al giorno. Anche se all’inizio potrebbe sembrarti il contrario, sappi che l’aceto di mele rappresenta uno dei rimedi naturali più potenti in assoluto per contrastare i forti odori intimi. Anche in questo non dovresti comunque esagerare con le concentrazioni, poiché potresti irritare ulteriormente la superficie cutanea.
Usa la clorofilla
Parlando dei vari rimedi per l’odore vaginale che potresti usare, un posto particolare è occupato dalla clorofilla. Certo, inizialmente potresti pensare che non è affatto così ed esclamare che la clorofilla non serva a molto. La realtà, però, è più complessa di così. La clorofilla, difatti, è una di quelle sostanze che da numerosi anni ormai vengono usate proprio per tutto ciò che riguarda la pulizia del corpo: agisce sui tessuti in profondità e li purifica. Sul mercato si può trovare la colorofilla sia come integratore che come detergente liquido. Il prezzo è molto basso e l’efficacia, come tu stessa potrai constatare, è molto elevata. Se decidessi di usarla in forma liquida, dovresti seguire le dosi che vengono indicate direttamente sulla confezione. Questo rimedio naturale non ha alcuna controindicazione e può essere usato con un’estrema semplicità da chiunque, anche per un tempo prolungato.
Usa la lavanda intima
Un altro trattamento di cui spesso e volentieri ci si dimentica è il lavaggio o lavanda con tanto di acqua di neem. Mi riferisco a lavande esterne.
Si tratta di una soluzione ai problemi del cattivo odore vaginale di cui sicuramente non sei a conoscenza. Eppure la lavanda ha una spiccata proprietà antimicrobica e viene usata molto spesso anche per la cura di vari problemi cutanei. Serve in modo particolare per eliminare i batteri e i parassiti. Inoltre contribuisce a ridurre il cattivo odore vaginale, che è semplicemente una conseguenza della lotta ai batteri. Anche in questo caso dovresti utilizzare la lavanda almeno una volta al giorno per circa una settimana. Il problema principale sta nel trovare le foglie di neem: puoi comprarle nelle erboristerie. Ti servono circa 10 foglie di questa pianta. Dovrai lavarle e unirle a dell’acqua bollente (circa 4 bicchieri). Dopo che passeranno 7 minuti dovrai togliere le foglie, spegnere il fuoco e aspettare che l’acqua raggiunga una temperatura adatta all’utilizzo. Tutto ciò che devi fare è solo lavarti con con quest’acqua.
Affidati a dei prodotti cosmetici di qualità
Spesso il cattivo odore vaginale è causato dalla bassa qualità dei prodotti che utilizzi. Tra i vari articoli a cui potresti affidarti, per esempio, spicca il Mamybutter, il burro di mamma. Si tratta di un ottimo articolo ben bilanciato e con varie sostanze benefiche per la pelle della donna e si contraddistingue per le proprietà nutrienti, idratanti, emollienti ed elasticizzanti; inoltre è perfetto per un gran ventaglio di pelli differenti, tra cui quelle secche, sensibili o delicate. Insomma, se vuoi proprio scegliere dei prodotti cosmetici per la tua vagina, affidati solo a quelli che sono di alta qualità e che abbiano un funzionamento al 100% garantito. Scegli con cura il detergente intimo.
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Rimedi per contrastare la vaginosi
Come già accennato prima, in gravidanza i tessuti della vagina non solo sono facilmente irritabili, ma anche soggetti a infezioni di vario genere. Tra le più frequenti bisogna ricordarsi per esempio di tutto ciò che concerne la vaginosi. Quest’ultima alza il rischio di dover assistere a un parto pretermine e per risolvere tale situazione spesso si rende necessario l’uso degli antibiotici in crema per l’applicazione locale oppure delle pillole da assumere oralmente. Le modalità di posologia e somministrazione potrebbero cambiare anche in relazione al trimestre della gestazione. Generalmente si preferisce comunque non fornire alla donna in gravidanza alcun tipo di antibiotico, preferendo usare altre sostanze chiamate “riequilibratori dell’ecosistema”. Questi hanno decisamente meno effetti collaterali e anche delle minori problematiche rispetto a tutto ciò che riguarda gli antibiotici. Questi, inoltre, diminuiscono la presenza dei microorganismi chiamati lactobacilli, a loro volta molto importanti per ridurre il rischio di possibili recidive e anche garantire un ottimo esito della gravidanza stessa. Per questo si consiglia di assumere gi antibiotici solo nei casi più gravi, quando tutte le altre cure non funzionano e si ha il bisogno di una soluzione finale. Come se tutto ciò non bastasse, le cure con gli antibiotici non sono sempre risolutive ed efficaci, anche a causa dei diversi sbalzi ormonali che avvengono nel corpo della donna. Prima di andare in farmacia a comprare gli antibiotici conviene, quindi, consultarsi con il proprio ginecologo in modo da capire quale sia la miglior soluzione al problema del cattivo odore vaginale riportando il pH della vagina a dei livelli ottimali per il parto (nel range di 3.5-4.5 quindi). Se proprio devi assumere gli antibiotici, ricordati anche di tutto quello che riguarda i probiotici. Si tratta di farmaci necessari per ripristinare il corretto stato della flora batterica nel tuo organismo.
L’aiuto della vitamina D
Se vuoi capire come sconfiggere definitivamente l’odore cattivo dalla vagina, non devi dimenticarti anche di tutto ciò che riguarda l’aiuto che ti viene fornito dalla vitamina D. In gravidanza quest’ultima viene spesso a mancare, il che apre le porte alle possibili infezioni batteriche. Si può misurare i valori della vitamina D nel sangue con uno specifico esame. E qualora fosse insufficiente, potresti prendere in considerazione l’idea di assumere degli integratori con cui aumentarne la concentrazione nel tuo organismo. Anche l’apporto dell’integratore dev’essere corretto, ovvero mensile, settimanale oppure quotidiano. Per di più, questa vitamina tende a calare naturalmente nei mesi invernali. Perciò gli integratori sono una soluzione a cui devi pensare soprattutto se la tua gravidanza viene svolta nei mesi più freddi dell’anno. In ogni caso gli integratori non devono mai essere auto somministrati, ma chiedi sempre un consiglio professionale al tuo medico.
Monitoraggio vaginale in gravidanza: ecco perché è importante
Se sei nello stato di dolce attesa, cerca di monitorare costantemente lo stato di salute vaginale. Serve per capire se ci sono dei problemi (e la presenza del cattivo odore potrebbe essere sintomo di una patologia). Se vedi che le cure non funzionano e i rimedi non si dimostrano efficaci, rivolgiti subito a un medico. Dallo stato di salute vaginale dipende anche il successo della tua gravidanza e del tuo futuro parto, motivo per cui non puoi proprio ignorare la pericolosità di alcune malattie. Il cattivo odore, difatti, potrebbe non solo significare la presenza dei tessuti irritati o di alcuni batteri, ma potrebbe anche essere sintomo di altri problemi, ben più gravi. Tra questi occorre ricordarsi in modo particolare, per esempio, del cancro vaginale (i tumori al giorno d’oggi colpiscono sempre più donne) oppure di altre infezioni (come la candidosi). Prima si scopre qual è il problema e prima s’interviene per curarlo.