I nove mesi di dolce attesa si accompagnano tradizionalmente ad una ricca serie di cambiamenti radicali nel corpo della donna. E tra i sintomi che sono maggiormente in grado di manifestare questa evoluzione, non possono che esserci anche quelli legati al bruciore di stomaco in gravidanza, una condizione piuttosto fastidiosa la cui intensità e frequenza varia da trimestre a trimestre, seguendo la futura mamma durante il periodo di tempo che precede il parto.
In particolare, le condizioni di bruciore di stomaco in gravidanza possono comparire già nelle primissime fasi della gestazione, e possono proseguire lungo l’intero periodo di gestazione, tendendo poi a scomparire dopo il parto.
Ma come affrontare il bruciore di stomaco in gravidanza? Quali sono i rimedi che sono maggiormente consigliabili per questa condizione, e che possono fornire alla mamma un buon benessere, senza pregiudicare il proprio stato di salute e quello del nascituro?
Sommario
Bruciore stomaco gravidanza: una condizione molto diffusa!
La prima cosa che voglio chiarire con tutte le mie lettrici è che il fenomeno del bruciore di stomaco in gravidanza è molto diffuso, tanto che secondo un recente studio condotto dall’Istituto Superiore di Sanità, circa un quarto delle donne ha dichiarato di soffrire di questo disturbo nel primo trimestre, con punte del 40% nel secondo trimestre e di oltre il 70% nel corso del terzo trimestre.
Ma che cosa significa tutto questo?
È molto semplice: durante i nove mesi che ti separeranno dal primo sguardo con tuo figlio, è probabile che tu soffra almeno qualche volta – magari, in maniera lieve – di bruciori, mal di stomaco, acidità e altri fastidi che potrebbero darti qualche grattacapo ma che, in ogni caso, sono generalmente fisiologici e tendono a risolversi con il parto.
Mal di stomaco gravidanza e bruciori: da cosa dipendono
Chiarito quanto sopra, rileviamo come il bruciore di stomaco, o pirosi gastrica, sia una sensazione di bruciore diffusa dalla base dello sterno, e spesso in grado di giungere fino alla faringe.
I sintomi di questa condizione sono ben riconoscibili da parte di tutte le donne in gravidanza che li hanno sperimentati almeno una volta. La futura mamma proverà difficoltà respiratorie lievi, tosse secca e la tipica “nausea gravidanza”.
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Per quanto concerne le cause di tale fastidio, di norma durante la gestazione ad essere responsabile non è mai un solo fattore, ma una concomitanza di determinanti che in questa particolare fase della vita della donna interagiscono tra di loro, andando a dipingere un quadro specifico: si pensi all’incremento del volume dell’utero, all’aumento dei livelli di progesterone, al cambio di alimentazione, e così via.
Acidità gravidanza e aumento del progesterone
Come ho avuto modo di anticipare qualche riga fa, sono diversi i fattori che possono contribuire all’acidità in gravidanza, al mal di stomaco e alla nausea tipica di questa fase della propria vita.
Tra le determinanti principali rileviamo innanzitutto l’incremento dei livelli di progesterone, un ormone che aumenta di valore nelle prime fasi della dolce attesa, e che insieme ad un altro ormone come la relaxina favorisce un generalizzato rilassamento del tessuto muscolare liscio del tratto gastrointestinale.
A sua volta, questo rilassamento conduce come effetto il fatto che il cibo riesce a muoversi verso l’alto e, risalendo il tratto gastrointestinale, causa un fastidioso bruciore di stomaco e una sensazione di gonfiore più o meno diffusa e persistente.
Nausea gravidanza e aumento del volume dell’utero
Un altro motivo che può causare il bruciore di stomaco in gravidanza può essere attribuito anche a un aumento del volume dell’utero.
In questa evoluzione del corpo femminile, infatti, l’utero finisce con l’espandersi anche in verticale, generando una spinta che comprime lo stomaco.
A sua volta, questo organo non può che essere costretto ad adattarsi a una posizione leggermente diversa da quella a cui era abituato, determinando altresì un cambiamento dell’assetto del cardias, una valvola posta poco sotto il diaframma, la cui funzione è quella di limitare o bloccare il transito del cibo verso l’esofago.
In termini ancora più semplici, in condizioni “normali” il cardias che collega l’esofago allo stomaco si chiude appena il cibo è passato. Nel caso di un incremento dell’aumento di volume dell’utero e della conseguente spinta che questo esercita sullo stomaco, la valvola può perdere parte della propria funzionalità, andando a favorire la risalita di piccole quantità di succhi gastrici.
A loro volta, questi ultimi, agendo sulle pareti dell’esofago, possono dar seguito alla percezione di sensazioni di bruciore e di acidità.
Bruciore di stomaco in gravidanza, come rimediare?
Ora che abbiamo condiviso un quadro piuttosto attendibile di cosa sia e da cosa derivi il fastidioso bruciore di stomaco in gravidanza, possiamo fare un altro passo in avanti e comprendere come possiamo porvi rimedio, godendo di una maggiore serenità durante questa fase della propria vita.
Prima di procedere in questa direzione, però è bene sottolineare come la pirosi gastrica di norma non determini alcun pregiudizio sulla gravidanza e che dunque, al di là dei fastidi che si possono avvertire a causa di questa condizione, il proprio nascituro non correrà alcun pericolo.
Certo, questo non significa che possiamo ignorare i nostri fastidi. Né che non si possa agire con prontezza per poter trovare il meritato benessere.
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Trattare il bruciore di stomaco in gravidanza senza farmaci: rimedi naturali
Si può consigliare di trattare il bruciore di stomaco attraverso qualche cambiamento nelle tue abitudini alimentari e di vita, preferendo una dieta composta da piccole porzioni, ed evitando cibi pesanti e fritti, oltre che alimenti tendenzialmente acidi come il pomodoro e gli agrumi.
In questo caso è sicuramente meglio evitare l’assunzione di caffeina, cioccolato, bibite gasate e zuccherate, che potrebbero avere un effetto gastro-irritante (a proposito, sai se si può o meno mangiare il miele in gravidanza?).
Tra gli altri suggerimenti, anche quello di evitare di coricarsi a letto subito dopo aver mangiato, nella consapevolezza che il bruciore di stomaco in gravidanza (ma anche al di fuori di questa piacevole attesa!) si presenta con maggiore facilità quando ci si sdraia dopo i pasti.
Se poi si ha la possibilità, di notte sarebbe preferibile assumere una posizione leggermente inclinata, sollevando leggermente a testa. Sarà sufficiente introdurre sotto il materasso, all’altezza del capo: l’uso di un “doppio cuscino” o di un supporto troppo ravvicinato sulla testa potrebbe infatti creare problemi muscolari e favorire l’insorgenza di dolori. Se vuoi saperne di più, ti ricordo che recentemente ho parlato di come favorire il riposo in gravidanza in maniera naturale.
Per quanto poi riguarda l’idratazione, è consigliabile bere lentamente e in maniera costante durante tutta la giornata, evitando così di assumere troppa acqua in una sola volta.
A proposito di liquidi, è consigliabile altresì bere camomilla e tisane rilassanti, che contribuiscano a distendere la muscolatura dello stomaco.
Trattare il bruciore di stomaco in gravidanza con i farmaci
In alcune ipotesi il medico potrebbe valutare la possibilità di risolvere il problema del bruciore di stomaco in gravidanza con un trattamento farmacologico.
Tuttavia, si tratta di una scelta di ultima istanza. Fermo restando che durante la gravidanza non bisognerebbe mai assumere alcun medicinale (nemmeno quelli da banco) senza un consulto medico, lo stesso medico probabilmente cercherà delle soluzioni naturali prima di ricorrere alla prescrizione del trattamento farmaceutico.
Ad ogni modo, anche se – come noto – i medicinali dovrebbero essere evitati in gravidanza, l’Istituto Superiore di Sanità ha ammesso i farmaci usabili durante la dolce attesa gli antiacidi, intendendo per tali sia gli inibitori della secrezione di acidi, sia gli inibitori della pompa protonica.
Tale concessione è determinata dal fatto che diversi studi medici piuttosto autorevoli e su ampio campione hanno dimostrato che questi medicinali non impattano sulla salute della mamma, né su quella del feto.
Tuttavia, è anche vero che:
- l’assunzione di antiacidi potrebbe interagire con altre sostanze. Se per esempio la donna sta assumendo dell’acido folico o un integratore di ferro, allora è bene non assumere antiacidi in un momento ravvicinato a quello di tali prodotti;
- l’assunzione di un medicinale non può prescindere dall’analisi specifica che il proprio medico effettuerà sulle proprie condizioni di salute.
Conclusioni
In questo approfondimento ho cercato di riassumere tutto quello che dovresti sapere sulle origini e sulle caratteristiche del bruciore di stomaco in gravidanza. Si tratta di un problema piuttosto comune nelle donne che vivono questa condizione, e che può svilupparsi fin dal primo trimestre.
Abbiamo altresì visto in che modo si possa fronteggiare efficacemente l’acidità di stomaco, e che buona parte dei rimedi naturali ti permetteranno – attraverso alcuni semplici accorgimenti – di trovare una discreta risoluzione a ogni tuo fastidio.
Nel caso in cui tali rimedi naturali non dovessero essere sufficienti, potrai naturalmente ricorrere al supporto di una consulenza medica qualificata, che ti permetterà di comprendere come poter risolvere tale problema mediante l’utilizzo dei farmaci più specifici e più utili a tale scopo.
Dunque, ricorda che – anche in questo caso – la cosa migliore da fare per poter risolvere tale fastidio è quello di parlarne solamente con personale sanitario, che potrà infatti prendere in carico in maniera specifica e personalizzata la tua problematica, e indirizzarti verso la risoluzione più opportuna, a beneficio tuo e del tuo bimbo!