Quello di cui parliamo oggi è un argomento molto importante per le donne che si apprestano ad affrontare nove mesi molto particolari: i capezzoli in gravidanza.
In realtà questa parte del nostro corpo è fondamentale per garantire il nutrimento del nascituro, perciò è fondamentale che una buona porzione della nostra concentrazione sia anche su di loro.
Sicuramente il seno è la prima parte del nostro corpo che ci dà qualche segnale quando si inizia una gravidanza, al punto che arriverai a percepire alcune piccole sensazioni spiacevoli, che analizzeremo a breve.
In questo articolo troverai molte informazioni sui cambiamenti del tuo seno e dei capezzoli, oltre a dei semplici consigli per prendersene cura al meglio.
Sommario
Come cambiano il seno e i capezzoli in gravidanza
Sicuramente te ne sarai già accorta, ma il nostro seno tende a cambiare e modificarsi durante la gravidanza, sia dal punto di vista interiore, che da quello esteriore.
Tra le prime cose che si notano possiamo considerare l’aumento del suo volume, inoltre l’areola che circonda i tuoi capezzoli tenderà a scurirsi notevolmente.
In alcune condizioni si potranno persino vedere sin dai primi mesi di gravidanza in superficie i tubercoli di Montgomery.
Questi ultimi sono fondamentali non solo per prevenire le infezioni, ma tendono a produrre una sostanza oleosa idratante, molto utile per ridurre la sensazione di prurito e dolore ai capezzoli.
Alcuni studi hanno dimostrato, inoltre, che l’odore di questa specifica sostanza è davvero molto simile al liquido amniotico, il che li rende fondamentali per guidare il neonato verso il seno.
Ma cosa causa questo grande cambiamento nel tuo corpo? La modifica del tuo seno avviene a causa della produzione di prolattina e di ormoni, come estrogeni, progesterone e ormoni della crescita, che portano il seno a cambiare il proprio volume.
Nel primo trimestre avvengono perciò dei cambiamenti molto importanti che dureranno fino al quinto mese e che prendono il nome di cinetogena.
Sin dal primo trimestre i dotti galattofori, responsabili di produrre il latte materno, iniziano a svilupparsi e ramificarsi nel seno, aumentando perciò l’afflusso di sangue al suo interno.
Il tessuto ghiandolare aumenta a discapito di quello adiposo, che è anche il motivo per cui i capezzoli tendono ad essere particolarmente sensibili in gravidanza.
Fastidi ai capezzoli causati dalla gravidanza
Come abbiamo appena detto, durante la gravidanza il seno tende a modificare molto la sua forma e il volume e con lui anche i capezzoli.
Questo causa, però, una serie di fastidi che potresti sperimentare, primo fra tutti l’aumento di volume del seno.
Il seno si sta preparando per il momento in cui il bambino nascerà, perciò tenderà in modo naturale ad aumentare il suo volume, cosa che potrebbe causare qualche difficoltà a livello psicologico: abituarsi ad avere una taglia in più di reggiseno non è poi così immediato come potrebbe sembrare, alcune donne faticano davvero a gestire questa modifica all’ interno del proprio corpo.
Allo stesso modo l’ aumento di volume causerà una fastidiosa tensione al seno, sicuramente una condizione non particolarmente piacevole.
Per quanto riguarda i capezzoli nello specifico, sono molti i fastidi causati dalla gravidanza, e di diversa natura.
L’areola che si scurisce potrebbe creare problemi in intimità con il partner, creando un eventuale imbarazzo, così come la comparsa dei tubercoli di Montgomery.
Dal punto di vista essenzialmente fisico, invece, potresti sperimentare prurito e dolore ai capezzoli.
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Dolore ai capezzoli in gravidanza
Sicuramente quando rimani incinta una condizione a cui dovrai purtroppo abituarti in questi nove mesi, è il dolore al seno.
In realtà questa situazione si presenta già a una o due settimane dal concepimento, perciò dovrebbe sembrare semplice abituarvisi.
In realtà durante i primi mesi sarà difficile fare i conti con questa sensazione fastidiosa e persistente, che tende a raggiungere il suo massimo livello nel primo trimestre di gestazione.
Questo è infatti il periodo in cui la gestante è maggiormente piena di ormoni, in particolare progesterone ed estrogeni.
Il seno aumenta di volume, cambia sia all’esterno che all’ interno, mentre si prepara al momento dell’ allattamento.
Il flusso del sangue al suo interno provoca il suo accrescimento, come quello, ovviamente, dei capezzoli.
Ciò può creare un disagio inevitabile nella donna in gravidanza: maggiore sensibilità e tensione al seno saranno all’ordine del giorno.
Inoltre, spesso al dolore si aggiunge anche irritazione della pelle, prurito e bruciore dei capezzoli.
Ma non ti preoccupare: questi fastidi hanno la tendenza a diminuire durante il secondo e il terzo trimestre.
Prendersi cura dei propri capezzoli durante la gravidanza
Adesso hai imparato qualcosa di più sul tuo corpo e su come la gravidanza tende a modificarlo.
A questo punto, una volta che abbiamo capito da cosa sono causati questi fastidi ai capezzoli, ecco per te qualche ottimo consiglio per diminuire il dolore, non solo dei capezzoli, ma anche del seno.
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Un capezzolo ben idratato fa sì che il seno sia pronto per il periodo dell’allattamento, in cui potrebbe essere soggetto a piccole ragadi e traumi che si potrebbero verificare durante le poppate.
A tal proposito sarà poi fondamentale il modo adeguato con cui il bambino succhierà al seno.
Inoltre non dimenticare mai che il benessere del tuo seno parte da ciò che indossi.
Per il momento lascia da parte gli abiti che hai sempre utilizzato e indossa abiti comodi: sarà un grande aiuto per lasciare il seno libero e far respirare la tua pelle.
Anche un buon impacco freddo può aiutarti a trovare sollievo, come una doccia calda ti permetterà di rilassare i muscoli e diminuire la tensione del seno.
Anche il giusto reggiseno ti può dare una mano: un modello che abbraccia il seno nel modo adeguato, senza ferretti né cuciture e che non stringa farà al caso tuo.
Alcuni di questi possono essere indossati anche di notte, per garantirti il comfort ottimale.
In conclusione prendersi cura della pelle e dei capezzoli in gravidanza è molto importante per riuscire a evitare fastidi e a sentirsi meglio con sé stesse anche durante questo lungo periodo.