Lampada in gravidanza: si può fare?

lampada in gravidanza
Linda Tosoni

 

Esperta del benessere femminile

 

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Tutte le donne hanno il diritto di sentirsi a proprio agio e, naturalmente, questo vale anche per quanto concerne le future mamme. D’altronde, anche per affrontare con maggiore serenità questa delicata fase della propria vita, le donne non dovrebbero mai trascurare la propria bellezza e dovrebbero invece continuare a prendersi cura di sé con la stessa attenzione e dedizione di sempre.

Ci sono tuttavia alcune situazioni che possono creare una maggiore incertezza e preoccupazione nelle donne. E, una di queste, è sicuramente l’utilizzo della lampada in gravidanza. Si può utilizzare? O ci sono dei rischi per il feto?

In questo approfondimento cercherò di fare il punto su questo tema evidentemente molto delicato, chiarendo se la lampada solare in gravidanza sia o meno fruibile, e se ci sono controindicazioni per alcune particolari attività, come l’uso di una lampada facciale in gravidanza (come la lampada trifacciale in gravidanza) o una più generica lampada UV in gravidanza per tutto il corpo. Andiamo con ordine!

Si può fare la lampada solare in gravidanza?

Le moderne lampade solari – a parità di altre condizioni e di eventuali specificità del caso – non sono nocive per la salute di una donna e, dunque, potrebbero essere regolarmente effettuate delle sessioni nel lettino abbronzante per colorare la pelle nel modo desiderato.

Tuttavia, tale regola non vale per quanto attiene le donne in gravidanza. Nel nostro Paese, infatti, il D.M. 12/05/2011 n. 110 ha vietato l’uso delle apparecchiature abbronzanti sulle donne in dolce attesa e, inoltre, sui minori di 18 anni, sulle persone con tumori cutanei presenti o passati, e su soggetti che si scottano facilmente con l’esposizione al sole. Ma perché queste cautele per le donne in gravidanza?

La pelle delle donne in gravidanza

Come ben noto a tutte le donne che hanno utilizzato almeno una volta la lampada solare, l’obiettivo di sottoporsi a questi trattamenti è quello di sfruttare i raggi ultravioletti per stimolare la produzione di melanina e, dunque, ottenere una migliore abbronzatura.

Tuttavia, anche al di fuori dello stato di gravidanza (per cui, ribadiamo, è vietato l’uso dei lettini abbronzanti), la sottoposizione a queste apparecchiature, deve avvenire con particolare cautela, perché un’applicazione troppo frequente e per troppo tempo potrebbe esporre il cliente del centro estetico ad alcune conseguenze negative che sono tipicamente associate all’eccesso di abbronzatura, come un invecchiamento precoce della pelle e la possibilità di andare incontro a patologie di varia natura.

Ebbene, se le cautele di cui sopra valgono per la generalità delle donne, valgono ancora di più per le donne in gravidanza, che hanno una pelle molto più sensibile e, dunque, maggiormente in grado di esporsi al rischio di scottature e altri disturbi a causa dell’azione ormonale.

Di qui, il rigido divieto di legge che, peraltro, dovrebbe ben supportare il ricorso al comune buon senso nell’usufruire di servizi come la lampada in gravidanza.

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Lampada facciale in gravidanza e macchie sulla pelle

Le accortezze di cui sopra sono valide intuibilmente anche nelle ipotesi di lampada facciale in gravidanza, ovvero quei dispositivi che dovrebbero permetterti di migliorare l’abbronzatura del volto, rendendola più ambrata e più omogenea.

Anch’esse vietate dalla normativa in vigore, la lampada facciale in gravidanza potrebbe infatti costituire presto un fattore di rischio per tutti quegli inestetismi che durante la dolce attesa diventano ancora più probabili, come il cloasma gravidico, un disturbo che a causa di un’elevata produzione di melanina stimola l’emersione di macchie scure sulla pelle.

Lampade solari negli ultimi mesi di gravidanza

Per quanto oramai dovrebbe essere piuttosto chiaro, la legge non fa eccezione sul divieto di sottoporsi a lampade solari nelle prime o nelle ultime fasi di gravidanza, e non solamente per quanto concerne il fattore di rischio legato all’accentuazione della produzione di melanina.

Peraltro, è proprio nelle ultime fasi della dolce attesa che i rischi si acuiscono: usare il lettino solare durante questo periodo potrebbe essere particolarmente sconveniente anche per il semplice motivo che ci si ritroverebbe sdraiate su una superficie che potrebbe mettere a dura prova la schiena e, oltretutto, il peso del pancione potrebbe schiacciare gli organi interni.

Insomma, quanto basta per evitare questo tipo di tentazione (vietata) durante l’ultimo trimestre, con cautele che dovrebbero valere anche nei confronti di trattamenti che potrebbero rivelarsi altrettanto scomode e sconvenienti. 

Sole e gravidanza

Se proprio non vuoi rinunciare a una bella abbronzatura durante la gravidanza, puoi comunque optare per quella più naturale, ovvero una delicata e controllata esposizione solare.

Ricorda tuttavia la solita regolare sempre valida: la tua pelle durante la gravidanza è molto più sensibile a causa dei cambiamenti ormonali in corso, e dovresti dunque evitare di esporti alla luce diretta del sole per troppo tempo, soprattutto senza le adeguate protezioni.

Cerca pertanto di:

  • non prendere il sole nelle ore più calde della giornata, che potrebbero altresì esporti al rischio di colpi di calore e abbassamenti di pressione;
  • utilizzare sempre delle creme con fattori di protezione molto elevate, da mettere più volte durante il giorno (e ancora prima di uscire di casa);
  • usare cappelli e indumenti che possano permetterti di coprire in modo efficace ampie porzioni del tuo corpo durante le giornate all’aria aperta.
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Conclusioni

In questo approfondimento ho cercato di fare il punto su quali potrebbero essere i rischi derivanti dall’uso di un lettino solare in gravidanza. Abbiamo dunque visto che la legge vieta questo tipo di applicazione, e quali siano i motivi per cui c’è tanta cautela in questo senso, considerati i rischi che potrebbero derivarne per la tua pelle e, soprattutto negli ultimi mesi della dolce attesa, per la tua salute e per quella del tuo bimbo.

Se dunque non vuoi rinunciare a un po’ di abbronzatura durante la gravidanza ti consiglio di preferire qualche passeggiata all’aria aperta, evitando le ore più calde della giornata e avendo sempre cura di proteggerti con indumenti larghi e con l’applicazione costante di una crema di protezione solare.

Spero che questi suggerimenti ti siano stati utili per migliorare la conoscenza di questo tema. Se vuoi saperne di più puoi contattarmi usando i recapiti che trovi in ogni pagina di questo sito.

Su di me

Linda Tosoni

Dopo un’esperienza professionale ventennale come ostetrica ospedaliera, insegnante, consulente e titolare di un istituto di bellezza, ho deciso di creare un vero e proprio metodo per il benessere, dedicata alla donna in gravidanza.

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