Durante il periodo della gestazione la pelle dell’addome è sicuramente la parte del corpo femminile più colpita dagli inestetismi della gravidanza, essendo questa parte anatomica esattamente posta al di sopra dell’utero, l’organo incaricato di ospitare la crescita del feto e del suo sostentamento. Raggiunto il quinto mese, il pancione inizia a farsi abbastanza grande, ed è in questo momento che insorgono i primi problemi. La pelle inizia a perdere la sua naturale elasticità per via delle variazioni ormonali e risulta anche essere più secca. É in questi momenti che la futura mamma deve informarsi su come controllare e limitare le controindicazioni dovute alla crescita del bimbo, cercando di agire tempestivamente.
Di solito i problemi peggiori e più comuni sono due: il prurito addominale e l’addome con smagliature. Entrambi i problemi trovano la loro origine nel cambiamento della struttura della pelle, la quale risente molto dei cambiamenti ormonali e della rapido aumento di volume della cute. Questi inestetismi però sono prevenibili e curabili con metodi semplici, e spesso anche casalinghi, anche se si raccomanda sempre di ricorrere al parere di un professionista per non incorrere in autodiagnosi errate o affrettate. La consulenza diventa poi una necessità imprescindibile nel caso in cui questi problemi si aggravino o siano totalmente immuni ai primi trattamenti sperimentati. Infatti questi spiacevoli inestetismi possono lasciare segni indelebili sul corpo di una donna, creando condizioni di imbarazzo nel mostrare il proprio fisico e soprattutto di difficile accettazione del proprio nuovo corpo post parto. Quindi come curare la pelle dell’addome in gravidanza?
Questo articolo si dividerà in due macro temi, che riguardano rispettivamente le due condizioni sopracitate. Verrà affrontata a fondo la causa di questi problemi, e successivamente si procederà con la spiegazione di utili metodi naturali e non, che sono stati testati e che garantiscono dei risultati visibili. Infine condividerò con voi la mia personale esperienza nel settore della gravidanza come operatore, che mi ha permesso di conoscere a fondo queste specifiche problematiche a cui ho sempre prestato particolare attenzione e dedizione, arrivando a ideare e creare un metodo specifico e dei prodotti di cosmesi.
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Sommario
Il prurito addominale: un fastidioso sintomo dovuto alla crescita di volume dell’utero
La dilatazione dell’utero in gravidanza inizia a farsi importante e ben visibile intorno al quarto o quinto mese, ed proprio in questo periodo che iniziano i primi problemi legati al prurito. L’espansione progressiva e rapida dell’organo causa una dilatazione anche della pelle addominale, la quale si secca e causa spesso pizzicore intenso. In casi più gravi alcune donne possono addirittura soffrire di un’eruzione cutanea chiamata PUPPP, caratterizzata da prurito e protuberanze varie (papule e placche urticate e pruriginose legate alla gravidanza), oppure definita PEP, detta anche eruzione polimorfa di gravidanza. Purtroppo questi disturbi colpiscono molte donne incinta, e in taluni casi il prurito arriva a interessare anche altre aree del corpo, creando disagi non indifferenti. Per la cura di questi disturbi è necessario ricorrere all’utilizzo di creme indicate per il nutrimento della pelle, oppure di metodi casalinghi che abbiano un’azione simile alle prime. La visita del medico rimane però vincolante, soprattutto per quei casi più gravi dove l’impiego di cure semplici non sarebbe abbastanza efficace.
Metodi casalinghi e fai da te
Curare la pelle dell’addome in gravidanza è semplice, anche se si opta per rimedi casalinghi, che sono spesso efficaci, soprattutto per quelle donne che lamentano un prurito moderato e ben localizzato, o comunque anche per accompagnare una cura più intensa e specifica. Ecco una lista di metodi validi:
- Applicare una compressa fredda sull’addome. É sufficiente prendere una spugna pulita con acqua fredda, e successivamente massaggiare le zone soggette al pizzicore. Questo breve massaggio dovrebbe lenire temporaneamente il prurito, dando un’immediata sensazione di sollievo.
- Fare un bagno a base di avena o bicarbonato di sodio. Questo è un metodo semplice e veloce, indicato soprattutto per quelle donne che preferiscono evitare i prodotti da banco indicati per questi disturbi. Questi due elementi (avena e bicarbonato) aiutano a combattere l’infiammazione e il prurito, ma a patto che l’acqua rimanga ad una temperatura poco calda o tiepida. Per preparare un bagno all’avena è necessario procurarsi un gambaletto di nylon, il quale deve essere riempito di avena in fiocchi e legato successivamente al rubinetto, di modo che l’acqua lo attraversi prima di arrivare in vasca. Per quanto riguarda il bagno di bicarbonato, è sufficiente riempire la vasca di acqua e versarci mezza tazza di bicarbonato di sodio, che deve essere assolutamente puro. Per entrambi i bagni non ci sono limiti di immersione, potete rilassarvi quanto volete!
- Applicare un gel di aloe vera dopo essere uscite dalla vasca o dalla doccia. L’aloe è riconosciuta per i suoi molteplici benefici, tra cui l’abilità di lenire le pelli irritate in maniera naturale e sicura. Prima di applicare il gel assicurati che l’addome sia pulito, e successivamente massaggialo dove ti prude ogni volta che ne senti il bisogno. Dopo aver applicato l’aloe, assicurati di lavare bene le mani.
Applicazione prodotti da banco: creme e prodotti cosmetici. Come nutrire la pelle dell’addome?
Per combattere questi disturbi è sempre consigliabile l’utilizzo di creme idratanti a base oleosa. Questi prodotti si rivelano spesso efficaci per idratare l’addome e combattere la sensazione di prurito. É necessario che la crema acquistata sia oleosa, perché oltre ad essere maggiormente idratante, è anche più facile da assorbire per la nostra pelle. Inoltre questi prodotti sono facilmente reperibili in farmacia, supermercato e online (come il mio Burro di Mamma), quindi non hai nulla di cui preoccuparti!
Ricorda sempre di non utilizzare creme con fragranze aggiunte, perché potrebbero irritare la tua già debole pelle, peggiorando la situazione. Se ritieni davvero necessario l’impiego di creme profumate, il mio consiglio è quello di profumare la crema con olio essenziale di lavanda o franchincenso, aggiungendo giusto un paio di gocce al prodotto. Questi oli essenziali, oltre ad essere piacevolmente profumati, sono anche utili per combattere il gonfiore addominale causato dal pizzicore, soprattutto grazie alle sue proprietà calmanti. Non tutti gli oli sono però utilizzabili in gravidanza: si sconsiglia l’impiego moderato e solo su consiglio di un professionista esperto, di oli essenziali di noce moscata, basilico, rosmarino, gelsomino, rosa, ginepro ed erba moscatella.
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Un altro prodotto utile è la lozione alla calamina, la quale contiene zinco, ossido di ferro e carbonato di zinco, che aiutano ad alleviare la sensazione di prurito. Non bisogna però esagerare nelle dosi, perché sono sufficienti piccole quantità applicate sulle zone interessate (anche più volte al giorno). Anche una lozione alla vitamina E può essere utile a questo scopo, e la si trova comodamente in farmacia già pronta, e in caso contrario basta aprire qualche capsula di questa vitamina e applicare il contenuto sull’addome. Anche in questo caso non bisogna esagerare con le quantità, perché un eccessivo utilizzo di vitamina E potrebbe aumentare il rischio che il futuro bebè soffra di disturbi cardiaci.
Curare la pelle dell’addome in gravidanza è un affare serio, e come tale merita le giuste attenzioni. É per questo motivo che con passione e dedizione mi sono dedicata allo sviluppo e alla creazione di un prodotto cosmetico che potesse aiutare a combattere gli inestetismi della gravidanza, per poter dare alle future mamme la possibilità di ritrovare la serenità e l’amore per il proprio corpo. Ti invito dunque a provare il Burro di Mamma, il cosmetico numero uno per la donna in gravidanza.
Stile di vita: correggi le tue abitudini
Spesso la condizione di prurito è peggiorata da alcune cattive abitudini che non sappiamo di avere, ma che possono essere cambiate con piccoli accorgimenti. Ecco la lista di alcune buone abitudini da seguire:
- Non grattarti! La tentazione è forte, ma cerca di non cedere. Grattarti non farà altro che peggiorare la situazione, perché il prurito si estenderà alle altre zone della pancia. Infatti continuare a grattarti stimolerà il rilascio di alcune sostanze che aumenteranno la sensazione di pizzicore, peggiorando la tua condizione.
- Evita le docce troppo calde e i saponi aggressivi, ma prediligi quelli per pelli sensibili con allantoina.
- Indossa abiti morbidi di cotone, o ancora meglio vestiti premaman. Questi infatti permettono alla pelle di respirare e non irritano l’epidermide, evitando peggioramenti del prurito.
Addome e smagliature: la conseguenza della perdita di elasticità della pelle
Le smagliature sono uno degli inestetismi della gravidanza più diffusi fra le donne in dolce attesa. Infatti più del 50% delle gestanti ne sono colpite, soprattutto dopo il quinto mese, periodo durante il quale il pancione inizia a crescere seriamente. Anche le smagliature trovano la propria genesi nel problema della crescita del volume dell’addome, la cui pelle perde di elasticità, causando le famose cicatrici violastre.
Prevenire le smagliature è sicuramente meglio che curare, per questo le future mamme devono informarsi sulla questione già dai primi mesi di gestazione, se non addirittura prima (nel caso di gravidanza programmata). Infatti prevenire è semplice: basta rimanere sempre idratate, seguire una dieta equilibrata e ricca di vitamine e antiossidanti, adottare uno stile di vita sano e utilizzare prodotti cosmetici mirati (per curare la pelle dell’addome in gravidanza). A volte però la prevenzione non è sufficiente, e si deve ricorrere a cure post parto come il peeling chimico e i trattamenti laser. Per maggiori informazioni vi allego il link dell’articolo che tratta nello specifico la questione delle smagliature durante la gravidanza.