Prurito al seno in gravidanza: cause e rimedi

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Linda Tosoni

 

Esperta del benessere femminile

 

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Può essere diffuso fastidioso oppure lieve e tollerabile, ma il prurito al seno in gravidanza è certamente un sintomo comune, che si manifesta con frequenza durante in nove mesi di dolce attesa, e che può essere fronteggiato in maniera efficace con qualche piccolo accorgimento che nelle prossime righe avremo modo di condividere.

Intuibilmente, non c’è niente di strano in questi cambiamenti nel corpo femminile, che quando si “modella” per ospitare una nuova vita, lo fa sulla base di alcune evoluzioni dovute, in particolare, ad una produzione importante di ormoni che determina alcuni effetti tipici come varie condizioni di prurito gravidanza, come il prurito seno in gravidanza, e più nello specifico, prurito al capezzolo.

Niente di raro! Secondo alcune statistiche cliniche, seno screpolato e prurito in gravidanza sono fastidi che una donna su cinque finirà con lo sperimentare per una parte più o meno ampia della propria “dolce attesa”, e che nella stragrande maggioranza delle ipotesi è del tutto fisiologica.

Prurito al seno: una guida completa

Ma perché si manifestano sintomi quali il rossore sotto il seno e il prurito al seno in gravidanza?

In questa guida cercheremo di spiegarlo passo dopo passo e illustreremo alcuni rimedi utili per contenere questo fastidio che, spesso, genera una serie di preoccupazioni ed ansie nelle future mamme, soprattutto se si tratta della prima esperienza con il pancione.

Insomma, “prurito al seno gravidanza”, “prurito al capezzolo sinistro o destro”, “arrossamento sotto il seno” o ancora “seno screpolato e prurito in gravidanza”, sono certamente le parole chiave più digitate su Internet da quelle donne che stanno sperimentando i primi fastidi in questo senso, e desiderano scoprire in che modo poter porre fine a questa condizione.

Ebbene, è arrivato il momento di cominciare a mettere in ordine le cose e partire dall’inizio nel tentativo di soddisfare al meglio ed in modo completo le esigenze ed i bisogni informativi delle donne incinte.

Ritagliati qualche minuto di tempo e continua a leggere: siamo certi che alla fine riuscirai a comprendere come contenere il prurito al seno in gravidanza, e vivere con maggiore serenità questa condizione!

Prurito seno in gravidanza: quando si avverte il fastidio?

Prima di ogni cosa, ricordiamo che il prurito al seno e al capezzolo in gravidanza può manifestarsi già durante i primi giorni di questo percorso che conduce al parto, quale conseguenza del concepimento, ed è uno dei primi indicatori che suggerisce di fare le analisi o un comune test che certifichi l’arrivo di un bebè a distanza di nove mesi.

Quindi, intorno al terzo mese, quello del seno screpolato e del prurito al seno gravidanza diventano, in realtà, disturbi diffusi e comuni alle donne incinte.

Il prurito (ai capezzoli, così come alla mammella) si estende spesso anche a tutta la zona dell’addome: questa condizione tipica della gravidanza non determina in genere ulteriori problemi, a meno che – se accompagnata da infiammazioni più gravi della pelle – il prurito pancia gravidanza non si traduca in una “spia” accesa che indica la necessità di una visita medica volta ad indagare eventuali altre cause responsabili della determinazione di effetti particolari.

Quindi, “prurito al seno in gravidanza” è un insieme di termini così utilizzati per indicare un comune fastidio del quale – il più delle volte – i responsabili sono i vari sbalzi ormonali, comuni ed inevitabili durante il periodo di dolce attesa.

Pizzicore al seno, una condizione diffusa anche fuori dalla gravidanza

Diversa è la situazione qualora si manifesti il prurito (capezzoli o altra zona) quando non si è in gravidanza: in quanto in questo caso non dipenderebbe dai cambiamenti di tipo ormonale ma, al contrario, potrebbe essere associato a ipotesi di dermatite sotto al seno, intolleranze o allergie che possono scatenarsi sul corpo femminile colpito da prurito al seno, e altre determinanti che sarebbe più opportuno cercare di approfondire in compagnia del proprio medico.

In gravidanza, comunque, il prurito al capezzolo non rientra assolutamente nell’elenco dei fastidi da temere, trattandosi di una prevedibile risposta del fisico ai cambiamenti ormonali in atto. Ad ogni modo, nonostante ciò, è comunque consigliabile contattare il proprio medico per poter effettuare un coerente approfondimento sulle cause che lo determinano.

È probabile che gli esami che il medico potrà effettuare confermeranno i buoni presupposti: soprattutto nel periodo in cui la pancia comincia a crescere in maniera progressiva, a partire dal terzo mese in poi, il fastidio del prurito al seno in gravidanza comincerà a manifestarsi semplicemente quale risposta ai cambiamenti ormonali in atto.

Detto ciò, vediamo ora da cosa è determinato questo fastidio e, secondariamente, quali sono i principali rimedi al prurito al seno in gravidanza.

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Prurito al seno: cause durante la gravidanza

Prurito seno in gravidanza? Prurito capezzoli? La dolce attesa che dura per lunghi nove mesi per quanto sia, senza dubbio, un momento bellissimo della propria vita, è altrettanto vero che può portare a vivere disturbi strettamente collegati ai cambiamenti ormonali, e che sarebbe bene cercare di contenere, nei loro aspetti più negativi.

Prima di comprendere “come”, evidenziamo che – in linea di massima – quando si avverte un prurito al seno in gravidanza è perché il pancione comincia a crescere, e la pelle, stirandosi, si secca.

Da quanto spiegato fino ad adesso, quindi, si deduce facilmente quale sia la parte che si stira maggiormente: si tratta proprio di quella dell’addome, ed è per questo che è anche comune che vi si associ il prurito alla pancia in gravidanza e il prurito al seno.

È altresì evidente che ci sono anche altre zone del corpo che subiscono una dilatazione della cute, come i fianchi e le cosce. Ed effettivamente non è un caso che proprio qui si può percepire la stessa sensazione di fastidio, provocando la forte tentazione di grattarsi.

Tuttavia, se del prurito al seno in gravidanza le cause più frequenti sono le aumentate quantità di ormoni nell’organismo che preparano le mammelle al successivo momento dell’allattamento, esistono anche dei rimedi naturali per alleviare il fastidio provato, tipico della fase gestazionale.

Capezzolo screpolato cause

Innanzitutto, per evitare il rossore e prurito al seno in gravidanza, è opportuno non cedere alla tentazione di grattarsi nelle zone in cui si percepisce il fastidio.

In seconda battuta, se durante la gravidanza si è fatto ricorso a creme e prodotti specifici da distribuire sul corpo per esempio per contrastare l’eventuale comparsa di smagliature e contribuire a rendere la pelle più elastica, sarà preferibile sospenderne l’uso perché è possibile che siano i reali responsabili del prurito seno in gravidanza.

In ogni caso, se dovesse comparire il fastidio e le future mamme dovessero fare i conti con il rossore e prurito al seno in gravidanza, sarà possibile usare creme emollienti dall’effetto calmante e idratante per dare sollievo alla pelle screpolata.

Sarà bene anche evitare di utilizzare detergenti, bagnoschiuma, shampoo e saponi vari che siano eccessivamente schiumogeni e che, quindi, provocherebbero ulteriori screpolature. Saranno invece da preferire i detergenti che siano il più possibile delicati e privi di tensioattivi sintetici, profumi e di parabeni.

Prurito seno in gravidanza: quali prodotti utilizzare?

L’igiene personale è fondamentale e, anche nel caso del prurito, capezzoli e seno devono essere trattati con detergenti adeguati che prevengano eventuali irritazioni ed evitino di determinare la sensazione di prurito al seno in gravidanza.

Per questo… ben vengano i prodotti capaci di contribuire a rendere la pelle più elastica e ad idratarla per bene!

Proprio per limitare al massimo le manifestazioni di rossore e prurito al seno in gravidanza sarà opportuno ricorrere all’uso di prodotti disponibili per lo più sotto forma di oli e creme naturali che, una volta massaggiati sulla cute creeranno una sorta di strato protettivo, limitando notevolmente la possibilità che compaia il fastidioso prurito in gravidanza al seno.

Ancora, dopo aver fatto la doccia sarà buona norma non lasciare mai la pelle umida, ma asciugare per bene tutto il corpo tamponando delicatamente, e poi procedere massaggiando le zone più difficili con i prodotti adeguati affinché la pelle possa beneficiare di una profonda idratazione a garanzia di una sottolineata elasticità.

Un’altra indicazione da seguire è certamente quella di adottare una buona abitudine con discreta periodicità. Per contrastare la comparsa del seno screpolato e prurito in gravidanza sarà importante praticare uno scrub una sola volta a settimana, in modo che la pelle possa trovare nuova linfa, mediante l’eliminazione delle cellule morte che regalerà ulteriore morbidezza alla cute. Sarà sufficiente massaggiare adeguatamente il seno effettuando movimenti circolari che favoriranno l’assorbimento dell’olio ed una maggiore idratazione. Anche in questo caso, è bene non utilizzare prodotti troppo aggressivi, che potrebbero finire con il danneggiare una pelle che, durante la gravidanza, è estremamente sensibile.

Prurito seno in gravidanza: il mix benefico di oli che garantisce l’elasticità della pelle

Ideale per delicatezza ed anche per evitare la manifestazione del fastidio del prurito capezzoli, prurito al seno in gravidanza potrebbe essere un rimedio fatto in casa miscelando diversi oli completamente naturali.

Ad esempio, un mix benefico di olio di argan, olio di cocco, olio di vinacciolo e olio di jojoba – utilizzati in ugual misura – costituirebbe rimedio perfetto per prevenire o comunque contrastare il rossore e prurito al seno in gravidanza.

Sarà opportuno applicare gli oli due volte al dì, quando la pelle è ancora umida, immediatamente dopo la doccia, in modo che il mix benefico venga perfettamente assorbito dalla cute.

Inoltre, è bene segnalare che anche le creme a base oleosa sono efficaci, in quanto sono sicuramenti i prodotti con maggiore capacità idratante e che garantiscono una maggiore velocità di assorbimento. Questo genere di creme sono facili da assorbire dalla pelle e non danneggiano minimamente lo strato protettivo della nostra cute, ossia il film idrolipidico.

È fondamentale ricordarsi di fare sempre attenzione a ciò che si applica ed evitare tassativamente i prodotti contenenti fragranze aggiunte, perché è assai probabile che peggiorino la situazione in quanto potrebbero aumentare la sensazione di prurito.

Questo non significa ovviamente che le creme devono essere obbligatoriamente inodori: è possibile scegliere creme arricchite da alcuni oli essenziali rispettosi della pelle, che in taluni casi sono addirittura in grado di aumentare l’efficacia di questi prodotti.

Tra gli oli più benefici troviamo quelli di rosa, di franchincenso, di calendula, di malva e di lavanda, i quali, una volta aggiunti al cosmetico, contribuiranno a combattere il gonfiore associato al prurito grazie alle loro riconosciute proprietà calmanti.

Il Mamybutter di Linda Tosoni

Considerato che abbiamo toccato questo importante tema per la salute delle donne, non possiamo che fare un breve richiamo a uno dei prodotti migliori per le donne in gravidanza, come il Mamybutter, una crema completa, efficace, sicura e indicata per il periodo gestazionale.

Questo prodotto – chiamato anche, comunemente, come il “Burro di mamma” – è un cosmetico di altissima qualità appositamente progettato per le donne in gravidanza che sono alla ricerca di una crema in grado di donare loro nuovamente la salute e la bellezza della loro pelle.

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Prurito seno in gravidanza: come vestirsi?

Tra le buone norme per prevenire o alleviare il fastidioso seno screpolato e prurito in gravidanza, c’è anche quella di indossare tessuti delicati che siano totalmente rispettosi della pelle delle future mamme.

Per vestirsi durante il periodo dei nove mesi in cui il pancione cresce giorno dopo giorno, sarà bene preferire tessuti naturali come ad esempio il cotone ed anche indumenti che siano di colore chiaro, per escludere la possibilità che siano realizzati ricorrendo a coloranti.

Anche la scelta del reggiseno è fondamentale per evitare il prurito capezzoli, rossore e prurito al seno, in gravidanza generalmente diffuso nella zona dell’addome, ma anche – come abbiamo visto dei fianchi e delle cosce.

Un “no” secco sarà invece un imperativo per quanto riguarda i tessuti sintetici che possono creare irritazione e provocare ulteriore fastidio per la pelle delle donne incinte. Piuttosto, per ottenere un po’ di sollievo dal prurito seno, in gravidanza sarà bene inserire proprio sui capezzoli fazzoletti di cotone che tamponeranno eventuali liquidi prodotti da eccessiva sudorazione.

Questi accorgimenti sono utili non solo per le donne che hanno riscontrato la sensazione di prurito diffusa, per tutte le future mamme che vogliono vivere al meglio la propria gravidanza.

Come avere maggiori informazioni

Se poi volete avere ancora maggiori informazioni, o ritenete di avere un problema più specifico, ricordate che l’unica consulenza affidabile, attendibile e professionale sarà quella del vostro medico di riferimento e, eventualmente, di un dermatologo.

Solamente la loro consulenza sarà infatti in grado di effettuare rassicurarvi sulle determinanti della vostra condizione di fastidio e di disagio, suggerendo i migliori passi da effettuare per poter arrivare alla definizione di un trattamento pienamente efficace per poter ritrovare il meritato benessere.

Su di me

Linda Tosoni

Dopo un’esperienza professionale ventennale come ostetrica ospedaliera, insegnante, consulente e titolare di un istituto di bellezza, ho deciso di creare un vero e proprio metodo per il benessere, dedicata alla donna in gravidanza.

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