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Cosa fare per mantenere un bel seno in gravidanza?
Durante la gravidanza il corpo di una donna subisce innumerevoli cambiamenti di tipo emozionale, psicologico e soprattutto fisico. In particolare vengono coinvolti il ventre e il seno in gravidanza che sono gli organi che maggiormente si preparano all’arrivo di questo nuovo esserino fin dal concepimento. Infatti nel momento in cui una donna rimane incinta il livello di ormoni in circolo aumenta notevolmente e questo rappresenta il primo sintomo responsabile del cambiamento della struttura del seno e dei capezzoli, in quanto iniziano a prepararsi già dalle primissime settimane di gestazione fino all’allattamento. Per questo motivo è fondamentale che una donna durante tutta la gravidanza si prenda cura di sè, in particolar modo del seno in gravidanza per far sì che mantenga un bell’aspetto nel corso dei nove mesi e possa preservare questa parte per il futuro.
Come cambia il seno in gravidanza
Già durante il primo trimestre riguardo al seno in gravidanza, si può facilmente percepire una sensazione di turgore e di maggiore sensibilità, accompagnata da un aumento del volume più o meno evidente a seconda della donna. E’ importante sottolineare che ogni donna è diversa dall’altra, ma soprattutto ogni gravidanza è a sé, quindi non possono esserci sintomi universali per tutte, difatti alcune donne notano un aumento del volume del seno in gravidanza, solo poco prima del parto o comunque nel terzo trimestre di gravidanza.
Comunque sia solitamente il seno in gravidanza può misurare fino a due taglie in più rispetto a quando non si è in attesa.
Dopo il terzo mese i dotti galattofori, attraverso i quali passa il latte materno, si moltiplicano in numero e dimensioni ramificandosi e sviluppando dei particolari alveoli lungo tutto il seno. Proprio per questo motivo dal secondo trimestre di gravidanza, si possono notare delle piccole perdite di latte, si tratta del COLOSTRO.
Colostro in gravidanza
Il colostro in gravidanza e in seguito in allattamento è detto anche primo latte, un liquido denso e appiccicoso contenente soprattutto acqua, proteine, leucociti, grassi e carboidrati.
Verrà poi prodotto fino a 4-5 giorni dopo il parto. Il colostro è indispensabile per trasmettere al bambino le difese immunitarie della madre, grazie ai numerosi anticorpi di cui è costituito, nonché rappresenta una protezione contro l’ittero, di cui i neonati possono essere interessati. Difatti è proprio il colostro a nutrire il bambino appena nato prima dell’arrivo della vera e propria montata lattea, che solitamente avviene dopo circa cinque giorni dal parto.
È normale che piccole perdite di colostro si possano presentare fin dal secondo trimestre di gravidanza.
Se si teme che si formino delle macchie di latte per la fuoriuscita del colostro e si vedano attraverso i vestiti o magliette, potrebbe essere utile indossare delle coppette assorbilatte poste all’interno del reggiseno, assicurandosi così un’assoluta tranquillità quando ci si trova in pubblico. Inoltre, durante la gravidanza il seno è molto più irrorato di sangue per questo motivo le vene tendono ad ingrossarsi notevolmente diventando molto più evidenti, mentre la pelle va ad assumere un aspetto più lucido e secco.
Capezzoli in gravidanza
I capezzoli sono quella parte anatomica della mammella più esterna e più scura e di forma circolare.
Anche i capezzoli in gravidanza possono essere interessati da diversi cambiamenti, infatti fin dall’inizio si può osservare un’aumentata sensibilità nonché un colore un po’ più scuro del solito a causa di una maggiore pigmentazione. Inoltre sulle areole è possibile notare la comparsa di piccole protuberanze dette “tubercoli del Montgomery“, i quali andranno ad ingrandirsi sempre di più con l’avanzare della gravidanza. Questi singolari tubercoli sono responsabili della produzione di una particolare sostanza, una sorta di olio idratante in grado di proteggere la madre dalle infezioni e di alleviare leggermente il dolore qualora si presentasse in particolare durante l’allattamento. Per questo motivo è consigliabile non rimuoverlo mai del tutto. Il corpo umano mette sempre a disposizione in maniera naturale delle risorse, utili ed adatte per qualsiasi esigenza. Questo ne è proprio un esempio.
Prurito al seno in gravidanza
Una delle caratteristiche o situazioni che possono presentarsi in maniera molto frequente è una particolare sensazione di prurito in gravidanza o di lieve dolore al seno che possono accompagnare il periodo della dolce attesa, è una cosa assolutamente normale. Non c’è alcun motivo di preoccuparsi, in quanto sono sintomi dovuti ai diversi cambiamenti a cui il seno in gravidanza va incontro. Inoltre le alterazioni ormonali predisponenti e il rapido aumento di volume possono portare alla comparsa delle tanto odiate e temute smagliature in gravidanza.
La loro comparsa dipenderà da numerosi fattori, questo varia da donna a donna, poiché gioca un ruolo fondamentale la componente genetica, ovvero se una donna è predisposta alla comparsa delle smagliature queste si svilupperanno in modo evidente, mentre altre, che non presentano una predisposizione, potrebbero notare ugualmente la comparsa di lievissime smagliature che andranno modificandosi con la fine della gravidanza.
Come prendersi cura del seno in gravidanza
Il seno in gravidanza ha un ruolo molto importante, deputato ad una funzione indispensabile nella vita e cioè il nutrimento del piccolo attraverso l’allattamento.
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Prendersi cura del proprio seno in gravidanza contribuirà attraverso piccoli accorgimenti, a dare sollievo per quei piccoli disturbi legati alle trasformazioni di questa zona come: la sensazione di dolore o i tipici pruriti al seno, contribuendo a mantenere un bell’aspetto anche dopo la gravidanza.
Reggiseno in gravidanza
La scelta del reggiseno in gravidanza deve seguire alcuni criteri specifici. Come già detto, il seno in gravidanza può aumentare fino a due taglie, per questo motivo si rende necessario l’acquisto di un reggiseno adatto, che inevitabilmente non può essere lo stesso che si usa abitualmente, infatti è fondamentale che sia privo di ferretti, in quanto potrebbero comprimere i dotti lattiferi che si trovano in fase di sviluppo. Il reggiseno verso cui orientarsi deve essere del tipo senza cuciture, con spalline larghe e di un tessuto morbido, possibilmente cotone, e traspirante, per far respirare la pelle e non aumentare la sensazione di prurito e fastidio. Meglio preferire l’intimo in gravidanza in un tessuto naturale e meglio se in colori chiari.
Esercizio fisico in gravidanza per il seno
L’esercizio fisico in gravidanza e il movimento in genere, si sa, è molto importante, anche per quanto riguarda l’area del seno è opportuno favorirlo. Praticare con costanza degli esercizi di rinforzo per i muscoli pettorali, ovviamente seguendo i consigli di un professionista, per mantenere il seno tonico. Questo non solo aiuta a gestire l’aumento di peso ma contribuisce a rendere la pelle più elastica in modo da assecondare meglio i numerosi cambiamenti.
Ricordiamo inoltre l’importanza di una buona forma fisica in gravidanza, per uno stato di benessere del corpo e per una preparazione ottimale anche al parto e al dopo parto. Pensiamo alle possibili difficoltà nel dover sorreggere un peso come quello di un neonato per molto tempo ( cosa del tutto normale e prevedibile) senza un minimo di allenamento delle braccia, delle spalle, della schiena ecc.
Massaggio del seno in gravidanza
Il massaggio al seno in gravidanza può favorire l’adattamento della pelle e della muscolatura all’aumento del volume, contrastando il rilassamento cutaneo, nonché la formazione di screpolature, irritazioni, prevenendo quindi le smagliature. Ovviamente il massaggio deve essere praticato con movimenti specifici ed estremamente delicati.
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Creme per il seno in gravidanza
L’idratazione, il nutrimento e la protezione della cute e delle strutture del seno in gravidanza con l’impiego di cosmetici, può aiutare nella prevenzione della comparsa di smagliature, la pelle del seno può apparire in alcuni casi molto secca, per questo motivo è fondamentale adottare una buona beauty routine per mantenere la cute in uno stato ottimale.
E’ sufficiente lavare la parte con un detergente delicato come potrebbe essere un latte detergente normalmente impiegato per il viso e applicare mattina e sera una crema idratante-nutriente, mediante piccole manovre delicate per favorirne l’assorbimento.
Cura dei capezzoli in gravidanza
La cura dei capezzoli in gravidanza è fondamentale per prepararli all’allattamento, ma anche per impedire la formazione di ragadi al seno. In realtà la vera causa di possibile formazione delle ragadi deriva da un attacco inadeguato del neonato al seno, durante la poppata.
Va ricordato comunque, che è una zona molto delicata e quindi è bene che la cute e le sue strutture siano in uno stato di equilibrio e salute ottimali, per affrontare l’allattamento e quindi devono essere trattate proprio durante la gravidanza.
Meglio evitare di strofinare i capezzoli o di utilizzare prodotti troppo aggressivi e che contengono profumi.
Inoltre tamponandoli con un panno di lino imbevuto d’acqua calda, sarà possibile ottenere anche una leggera sensazione di sollievo dai piccoli disturbi.
Nel caso invece in cui il capezzolo sia piatto o introflesso si può provare a farlo uscire attraverso un delicato massaggio, ovvero comprimendo il capezzolo tra indice e pollice, in questo modo tenderà ad uscire, può verificarsi anche la fuoriuscita di una piccola quantità di colostro, non c’è da preoccuparsi, infatti è del tutto normale poiché attraverso il massaggio si vanno a stimolare anche i dotti galattofori.
Alimentazione e seno in gravidanza
Seguire una dieta bilanciata per assicurarsi che dopo il parto non ci sia il classico effetto svuotamento, è consigliabile seguire una alimentazione adeguata durante tutta la gravidanza. Un’alimentazione sana ed equilibrata può contribuire a mantenere una pelle morbida ed elastica. Per questo è bene consumare grandi quantità di frutta e verdura in quanto contengono molta vitamina A e C, ed inoltre svolgono un’azione antiossidante contrastando eventuali cedimenti cutanei. Non bisogna infine trascurare gli effetti che ha l’acqua sulla pelle, per questo bere almeno due litri di acqua al giorno può rendere la pelle più elastica e compatta.
Il seno dopo il parto e in allattamento
Dopo qualche giorno dal parto il seno può apparire più gonfio e pieno, questo succede perché sta producendo molto latte, la cosiddetta montata lattea, e non di rado la neo mamma avverte una sensazione di dolore, pizzicore o bruciore, un forte tensione associata a calore.
Molto spesso questa fase viene descritta come se la mammella volesse “scoppiare”. Tranquille…é solo la manifestazione di quello che avviene in tutta normalità con l’arrivo della montata lattea.
Prendersi cura del seno in gravidanza e dopo il parto
Come abbiamo visto il seno in gravidanza e durante l’allattamento in particolare subisce numerosi cambiamenti e sollecitazioni sia per quanto riguarda la struttura anatomica, che le sue funzioni. Ecco qualche piccolo suggerimento per affrontare meglio questo particolare periodo.
Reggiseno in allattamento
Continuare a portare un buon reggiseno in allattamento per tutto il periodo in cui si allatta, poiché il seno dopo il parto tende a perdere un po’ della sua tonicità, questo permette di avere sempre una buona tenuta. E’ consigliabile indossare un reggiseno in allattamento anche durante la notte.
Peso e seno dopo il parto
Dopo la nascita del bambino è bene evitare di perdere troppo peso e troppo velocemente, questo non fa altro che accentuare la difficoltà della pelle a mantenere un’adeguata tonicità. Solitamente una donna impiega un anno per perdere i chili presi durante la gravidanza ed è normale che si ritorni allo stato fisico pre gravidanza in almeno 9 mesi.
Seno e svezzamento
Evitare uno svezzamento brusco, questa è la cosa peggiore per l’estetica del seno. Allattare almeno fino ai 6 mesi, se è possibile, e iniziare a svezzare il bambino poco alla volta, in questo modo il seno avrà tutto il tempo di ritrovare la sua forma. Inoltre durante l’allattamento alcune donne notano la comparsa di piccole cisti sul seno, queste appaiono quando il latte non è stato eliminato del tutto e si trova ancora in minima parte nei dotti galattofori, è importante non premere o toccare queste cisti poiché scompariranno con il passare dei mesi.
Creme per il seno dopo il parto
Continuare ad idratare il seno anche dopo il parto applicando delle specifiche creme, facendo attenzione a non stendere la crema sui capezzoli, in particolare se si allatta, prima della poppata. Le creme per il seno dovrebbero mantenere la cute in uno stato di equilibrio con un buon potere idratante e nutritivo.
Se hai problemi di ragadi al seno ricorda che la causa principale della comparsa dipende da un corretto attacco del bambino al seno.