Peli in gravidanza: come gestire la depilazione senza rischi

Questione peli durante la gravidanza
Linda Tosoni

 

Ostetrica

e Beauty Specialist

 

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Come gestire i peli in gravidanza?

Essere belle e in ordine con una pelle sana, liscia e senza peli, è un obiettivo di tutte le donne. Riuscire ad esserlo anche durante il periodo della dolce attesa, ancor di più. Ma non è affatto facile!

Come è risaputo, la pelle durante il periodo gestazione è molto più sensibile del normale, ma soprattutto è vittima di diversi inestetismi come l’eccessiva secchezza, le smagliature e la sensazione di prurito. Per questo motivo molte donne tentennano di fronte all’idea di un’epilazione, nonostante sentano la necessità di una bella ceretta in gravidanza.

Ebbene, tutti questi dubbi spesso convergono su una sola grande domanda: si può fare la ceretta in gravidanza? E come gestire i peli in gravidanza?

O, comunque: come ci si può depilare in sicurezza?

Iniziamo subito con il rassicurare buona parte delle nostre lettrici: la risposta alla domanda se si possa o meno fare la ceretta in gravidanza è affermativa, ma la questione va affrontata nel migliore dei modi, soprattutto per evitare di peggiorare ulteriormente le condizioni precarie della nostra cute, la quale non avrebbe la stessa forza per reagire e rimarginare eventuali ferite e ustioni dovute a metodi di epilazione aggressivi.

Vediamo insieme come gestire i peli in gravidanza e quali sono i modi migliori per depilarsi in gravidanza senza rischi per la pelle e per la nostra salute.

La pelle è un organo costituito principalmente da tre strati:

  • l’epidermide il più esterno;
  • Il derma l’intermedio;
  • l’ipoderma il più interno.

Negli strati che la compongono sono presenti:

  • diverse cellule;
  • le ghiandole che producono sebo;
  • le ghiandole che producono il sudore;
  • i follicoli piliferi e i peli.

Queste strutture, sono in continuo rinnovamento comprese quelle che si occupano della crescita dei peli.

Il ciclo di crescita dei peli in gravidanza

Per comprendere cosa avviene a livello dei peli, come i peli sulla pancia delle donne, è importante conoscere come funzione il ciclo di crescita del pelo.

Il ciclo vitale del pelo, può essere schematizzato nelle seguenti fasi:

  • la nascita;
  • la crescita;
  • la caduta del pelo.

Ogni pelo, a seconda della zona dalla quale proviene, possiede delle caratteristiche che lo differenziano dagli altri in base a:

  • il calibro che possiede, cioè quanto è grande;
  • il colore;
  • la sua lunghezza;
  • la sua densità, inteso nei termini di quanti peli sono presenti in quella zona;
  • la tempistica in cui ricresce.

l peli rappresentano una componente della pelle, un annesso cutaneo come lo sono le unghie. Variano in base al sesso, alla zona, all’età e possono essere influenzati da fattori come:

  • la predisposizione genetica;
  • gli squilibri ormonali;
  • l’uso di farmaci;
  • le metodiche di epilazione o depilazione impiegate.

Oltre ai peli e cioè a quella porzione visibile ed esterna alla pelle, è fondamentale conoscere e comprendere cosa accade nella pelle dove sono presenti particolari strutture dette follicoli, che rappresentano le “fabbriche” dei peli stessi.

Quest’ultimi, al loro interno possiedono particolari cellule, in grado di “costruire” i peli.
Sono proprio i follicoli ad essere interessati dall’azione degli ormoni che ne influenzeranno l’attività.

Ogni follicolo una volta costruito il pelo, lo cede al suo esterno dove rimarrà per un tempo variabile, fino alla conclusione della sua vita, che si completerà con la sua caduta.

Il tempo di permanenza nella pelle, può andare da pochi giorni a diversi anni 8-12 nel caso per esempio, dei capelli.

Ecco svelato per quale motivo i capelli raggiungono lunghezze importanti rispetto agli altri peli! Il loro ciclo vitale prevede una fase più lunga diciamo di “maturazione” e si allungano molto prima di cadere.

I peli della pancia, o ancora i peli delle sopracciglia, dell’area ascellare, del viso o di un braccio, possiedono caratteristiche, lunghezza e vita proprie, che differiscono notevolmente dai capelli.

Ora che abbiamo condiviso qualche riflessione preliminare su questo importante tema, dovrebbe essere evidente che follicoli e peli sono due cose diverse:

  • Il pelo è una sorta di “figlio” del follicolo, una volta completata la sua costruzione e maturazione, cade;
  • il follicolo invece si prepara per costruire un nuovo pelo e così via in un ciclo continuo.

Sì, avete capito bene: una cosa è il destino dei peli, un’altra è quella dei follicoli.

I follicoli sono delle fabbriche di peli, e non sono necessariamente attivi contemporaneamente, ma variano la loro espressione nelle varie fasi della vita.

Ci sono per esempio dei follicoli che cominciano a produrre peli solo in determinate circostanze, come per esempio può accadere quando inizia a comparire una peluria della pancia o una peluria sul viso a causa delle modificazioni ormonali in gravidanza o in menopausa.

Si spiegano così le numerose esperienze di epilazione e depilazione fallimentari, dovute al fatto che ci si è concentrati sul bersaglio sbagliato, cercando di strappare, tagliare, bruciare o eliminare il pelo. Tuttavia, quel che è vero è che in realtà il reale responsabile è il follicolo, ossia quanto nelle scorse righe abbiamo brevemente definito come la “fabbrica”.

Per ottenere buoni risultati bisogna concentrarsi sui follicoli e sul trattamento della pelle.
Ogni donna ha le proprie caratteristiche, con i propri peli e soprattutto con una storia di gestione di essi, sempre diversa.

Sarebbe pertanto opportuno, ancora prima di adottare qualsiasi metodo di epilazione, effettuare un’attenta valutazione professionale della pelle e dei peli, per stabilire:

  • Ia situazione dei peli;
  • la situazione della pelle;
  • la procedura adatta per la rimozione;
  • come preparare la pelle all’epilazione.
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Cosa accade alla pelle e ai peli in gravidanza

La situazione ormonale in gravidanza favorisce, spesso, una riduzione della crescita dei peli.

Insomma, anche se molte donne temono il contrario, la verità è che raramente si assiste ad un aumento o alla comparsa di peli o di peluria sulla pancia o sul viso.

In particolare, questa fase di irsutismo si può osservare in aree così dette ormono – dipendenti come viso, seno e pancia, dove a volte compaiono peli in misura più frequente e più spessa rispetto a quanto giudicabile come “normale”.

Il modo in cui verranno gestiti i peli preesistenti o di nuova comparsa, sarà determinante sul loro risultato successivo.

È quindi determinante scegliere cosa fare, con quale metodo gestirli o rimuoverli, per evitare che aumentino o peggiorano.

Eccoci dunque giunti al nostro focus odierno:

Ceretta in gravidanza, si può fare la ceretta in gravidanza? Ceretta pancia? Si può fare la ceretta inguine in gravidanza?

Molti quesiti, per i quali bisogna fare un po’ di chiarezza!

Per quanto riguarda il modo in cui si cerca di rimuovere il pelo, o della parte o della struttura che si va a colpire, si distinguono due tecniche: epilazione e depilazione.

Le riassumiamo ora brevemente, ma in maniera diretta e – speriamo! – completa, al fine di togliere dalle vostre menti i principali dubbi sulla possibilità di fare la ceretta in gravidanza o di procedere per altri metodi di rimozione dei peli superflui.

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Epilazione e depilazione, quale preferire in gravidanza

Epilazione e depilazione hanno significati diversi, ma spesso vengono erroneamente utilizzati per indicare la rimozione, il taglio o l’asportazione dei peli, come se fossero delle tecniche completamente interscambiabili, o come se fossero tecniche in grado di individuare la stessa forma di intervento.

In realtà, però, quando parliamo di epilazione e di depilazione ci stiamo riferendo a due concetti completamente diversi!

Per epilazione, per esempio, si intende la rimozione di tutto il pelo. E, dunque, anche quello che in realtà rimane nella parte interna della pelle, compreso il bulbo. Di contro, per depilazione si intende la rimozione della parte del pelo che emerge, cioè il fusto che è “esterno” alla cute.

Le tecniche di epilazione

Le tecniche di epilazione sono da preferire per la gestione dei peli in gravidanza, perché indeboliscono, rendendo il pelo sempre più fine e setoso. Rallentano la crescita perché agiscono cercando di distruggere la radice o le parti che generano il pelo.

Fanno parte delle tecniche di epilazione:

  • fotoepilazione: laser e luce pulsata (laser in gravidanza e luce pulsata in gravidanza non sono indicati),
  • elettrocoagulazione (per la gravidanza non indicata);
  • ceretta.

Fotoepilazione: laser e luce pulsata in gravidanza

La depilazione laser in gravidanza è assolutamente sconsigliata, sia che si tratti di emissione di fasci laser, sia che si tratti di luce pulsata. Nonostante queste moderne tecniche stiano riscuotendo molto successo nel mondo dell’estetica, la loro azione epilatoria profonda non è adatta alla rimozione dei peli in gravidanza, anzi potrebbe rappresentare un problema per la salute della nostra pelle.

Il laser per epilazione è una tecnica attraverso la quale speciali sorgenti luminose con lunghezze d’onda particolari colpiscono le strutture profonde che generano il pelo, cercando di distruggere o danneggiare a tal punto, da renderle incapaci di un’attività futura.

Essendo coinvolti i peli e la melanina, che è quella parte della pelle che si colora al sole e che in gravidanza si altera, meglio demandare tecniche di fotoepilazione a dopo il parto. I peli in gravidanza in questa modalità dovranno essere trattati in un momento successivo all’allattamento, quando la situazione ormonale sarà del tutto rientrata nella “normalità”, per non incorrere nel rischio di macchie e danni alla pelle.

Elettrocoagulazione e peli in gravidanza

Controindicate anche tecniche di elettrocoagulazione ormai obsolete è praticamente in disuso o limitate a chi non può ricorrere alla fotoepilazione.

Ricordiamo in brevità che queste tecniche sfruttano dei microaghi inseriti nello stesso canale del pelo che, emettendo una piccola corrente elettrica, tentano di folgorare la radice del pelo.

Insomma, ci troviamo davanti a una tecnica poco precisa, poco efficace e rischiosa per possibili irritazioni e cicatrici.

Ceretta in gravidanza si o no? 

La ceretta è un metodo di epilazione molto diffuso e può essere considerato adatto per la gestione dei peli in gravidanza.

Utilizzato fin dall’antichità usando composti come il miele e il limone, in grado di rimuovere i peli superflui. Ancora oggi, in molti Paesi nord africani o indiani si utilizzano composti a base di pasta di zucchero.

Sinteticamente, la tecnica della ceretta consiste nello stendere sulla pelle, una dose di prodotto normalmente a base di cera, che inglobando i peli, li rimuove con lo strappo della stessa. Esiste comunque un vero e proprio “mondo” da esplorare: si pensi alla tipologia di ceretta a caldo e a freddo, e ancora alle novità che negli ultimi anni sono state introdotte, eleggendo subito come alternative più delicate, confortevoli e durature.

Ad ogni modo, avvicinandosi al tema del nostro focus, se utilizzata per le gambe in gravidanza, è da preferire la ceretta a freddo o comunque con temperature basse per non stressare troppo i capillari, già traumatizzati dallo strappo.

La ceretta in gravidanza a caldo, così definita rispetto a quella a freddo, è invece più stressante, poiché meno rispettosa per i capillari e la pelle fragile e delicata e quindi per i peli in gravidanza.

Ricordiamo altresì con questa occasione che la tecnica della ceretta, rispetto a quella del rasoio, fornisce risultati più duraturi ed è per questo che si tende a preferirla anche se un po’ dolorosa e potenzialmente irritante per la pelle, utile per i peli sulla pancia in gravidanza e per le gambe. I peli in gravidanza saranno sotto controllo!

Si può poi scendere in un livello di maggiore dettaglio per occuparsi delle singole zone di intervento. Per esempio, la ceretta all’inguine in gravidanza è forse il migliore metodo per l’epilazione di questa zona, soprattutto perché è un’area estremamente delicata e assai vicina agli organi riproduttori, che ovviamente in questo momento sono attivi al massimo regime.

Inoltre, è particolarmente consigliata la ceretta in versione araba, ossia la sua ricetta storicamente più antica, che però garantisce comunque dei risultati piuttosto soddisfacenti, dinanzi a costo di produzione bassissimo (per via della sua formula a base di ingredienti naturali) e soprattutto a qualsiasi prevenzione da ustioni e sensazioni dolorose, dato che la sua applicazione avviene a temperature basse e la sua azione è assai delicata.

Le tecniche di depilazione 

Le tecniche di depilazione sono tecniche molto spesso rapide, di facile utilizzo, ma che non danno risultati vantaggiosi, né duraturi nel tempo.

Fanno parte delle tecniche di depilazione:

  • creme depilatorie (anche se la classica crema depilatoria in gravidanza non è molto indicata per via delle sue sostanze chimiche aggressive in essa presenti);
  • elettrodepilatori come i Silk epil;
  • rasoio manuale e rasoio elettrico;
  • pinzetta.

Creme depilatorie in gravidanza 

Le creme depilatorie in gravidanza non sono consigliate. Si tratta infatti di prodotti che vengono applicati sulla pelle, e che al loro interno potrebbero contenere sostanze come l’acido tioglicolico, che, lasciato per un tempo prestabilito (8 – 12 minuti), agisce indebolendo la struttura della cheratina fino a spezzare i peli.

Queste sostanze possono essere molto aggressive per la pelle e non si consiglia l’utilizzo per non incorrere in rischi inutili, come irritazioni o peggio allergie in gravidanza, che è meglio non si verifichino.

Con questa tecnica i peli risultano solo tagliati o al massimo spezzati e quindi con una rapida ricrescita.

Elettrodepilatori e peli in gravidanza

Gli elettrodepilatori agiscono attraverso speciali pinzette o spirali che interagiscono con i peli, li imprigionano e li strappano, come accade per strumenti tipo Silk epil.

Si tratta di una tecnica piuttosto imprecisa, non consigliabile in generale, in quanto i peli mal strappati possono alterare il proprio ciclo di crescita, o ancora facilmente spezzarsi e incrementare così le possibilità che rimangano “imprigionati” sottopelle.

Rasoio manuale ed elettrico per i peli in gravidanza

Abbiamo poi il rasoio o la lametta: per la sua tecnica, si tratta di un metodo di depilazione che si limita a tagliare i peli. È sicuramente un metodo, semplice, indolore ed economico, non molto efficace per la rapida ricrescita dei peli in gravidanza.

Non adatto assolutamente per il viso perché potrebbe favorire un aumento o un irrobustimento e il conseguente peggioramento dei peli. Non adatto per zone molto delicate per il rischio di possibili ferite come l’inguine in gravidanza o le parti intime o il pube.

Per riuscire a radersi con facilità bisogna passare delicatamente il rasoio a pelle umida, per rendere scorrevole la lama sulla pelle, riducendo il rischio di tagli e irritazioni, è meglio applicare una mousse o schiuma tipo quella utilizzata per la barba dall’uomo. È un’operazione da fare con calma, delicatezza e mi raccomando mai a pelle secca.

Dopo avere rimosso e sciacquato il tutto, idratare con una crema corpo lenitiva, potrebbe andar bene anche un doposole, che ha un’azione calmante e idratante, ottimo un composto a base di burro di Karitè, con effetto lenitivo e riparatore.

Se si utilizza un rasoio elettrico invece, meglio applicare una polvere secca come del talco. Aiuterà a ridurre l’attrito con la pelle e a gestire i peli in gravidanza con facilità.

Rimuovere i peli in gravidanza con la pinzetta

La tecnica della pinzetta, conosciutissima, si basa sul meccanismo di “strappare” il pelo uno ad uno. Aldilà della dolorosa tecnica, sarebbe da riservare esclusivamente ai peletti delle sopracciglia, in quanto se utilizzata per altre zone, potrebbe alterare crescita dei peli in gravidanza.

Il pelo strappato con questo metodo, tende a irrobustirsi quindi assolutamente vietata per tutte le aree del viso o del collo.

Come preparare adeguatamente la pelle alla depilazione 

Uno dei fattori più importanti per un buon risultato epilatorio e per rimuovere adeguatamente i peli in gravidanza, è la condizione della pelle iniziale. Se è presente una situazione cutanea della parte da trattare con:

  • peli incarniti;
  • doppia crescita;
  • irritazioni;
  • follicolite,
  • pelle secca e disidratata;
  • pelle screpolata;
  • pelle molto ispessita.

prima di iniziare con qualsiasi tecnica di epilazione o depilazione deve essere sistemata e risolta la problematica della pelle.  Se la pelle non è integra, il rischio è quello di complicare il tutto con conseguenti infezioni, macchie ed eventuali cicatrici.

Anche i peli in gravidanza sono da trattare con maggior attenzione proprio per evitare problemi inutili.

Per ridurre al minimo queste eventualità, sarebbe opportuno gestire la pelle controllando il suo rinnovamento e il grado di idratazione.

E’ possibile fare questo attraverso una costante beauty routine, utilizzando prodotti cosmetici come: un detergente leggermente esfoliante, seguito da applicazione di abbondante  prodotto idratante e lenitivo.

Come si è visto, le alterazioni ormonali rendono la pelle della donna in gravidanza più delicata e vulnerabile, per cui, sconsiglio il fai da te o le pratiche casalinghe, meglio ricorrere esclusivamente agli interventi di professionisti, con competenze e strumenti idonei ed igienicamente adatti per una gestione dei peli in gravidanza perfetta.

Su di me

Linda Tosoni

Dopo un’esperienza professionale ventennale come ostetrica ospedaliera, insegnante, consulente e titolare di un istituto di bellezza, ho deciso di creare un vero e proprio metodo per il benessere, dedicata alla donna in gravidanza.

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