Sommario
Il ruolo degli ormoni per i capelli in gravidanza
I capelli in gravidanza come tutto l’organismo vengono coinvolti dall’azione e dai processi ormonali che regolano questo particolare periodo. I cambiamenti che interessano la pelle coinvolgono il cuoio capelluto e di conseguenza la capigliatura.
Vi è un aumento della produzione ormonale, soprattutto degli estrogeni, che possono creare numerose alterazioni, peggiorando alcuni aspetti e migliorandone altri.
In molti casi, si hanno capelli più folti, lucidi e belli, in altri, capelli che si sporcano facilmente o addirittura, si possono raramente creare problematiche di diradamento e di caduta.
In generale, i capelli in gravidanza, crescono ancora più in fretta grazie all’apporto di sangue e all’aumento della circolazione, che interessa anche le zone di crescita dei capelli.
Si assiste più facilmente ad un miglioramento con capelli più folti e luminosi, se questo non accade vediamo cosa è possibile fare per la loro bellezza.
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Capelli in gravidanza: perché possono diradarsi
La possibilità di avere un diradamento e una minima perdita in gravidanza di capelli, è possibile, ma niente paura, è del tutto transitorio.
Durante l’allattamento in particolare a causa di un altro ormone e cioè la prolattina, i capelli si possono indebolire e dare questo problema.
L’eventuale perdita di capelli, si arresta e tutto torna alla normalità nell’arco di 6-12 mesi dal parto.
Si può intervenire mantenendo in condizioni di equilibrio il cuoio capelluto per mantenerlo in salute, soprattutto con trattamenti detossinanti.
Rimedi per i capelli in gravidanza
Sono numerosi i cosmetici proposti dal mercato rivolti alla cura dei capelli come: maschere, balsami, e shampoo in gravidanza, vediamo come è possibile preparare qualche rimedio fai da te, con ingredienti facilmente reperibili.
Rimedi per capelli grassi in gravidanza
Quando i capelli in gravidanza, si sporcano facilmente, appaiono opachi e presentano una certa untuosità, vengono definiti grassi.
In realtà questa untuosità. è prodotta dalle ghiandole sebacee presenti a livello del cuoio capelluto.
La sostanza prodotta è il sebo che ha il ruolo principale di difenderci, ma che se prodotto in eccesso può sporcare i capelli.
Come per la pelle la produzione di sebo può essere influenzata dagli ormoni, dallo stile di vita e di cosmetici utilizzati che possono attivare di o contenere la produzione.
Esistono alcune strategie per migliorare questa problematica:
-Non eccedere con i lavaggi e con shampoo troppo aggressivi, lavando più del dovuto le ghiandole sebacee vengono aggredite e per difendersi aumentano ancor di più la produzione di sebo.
Eseguire uno scrub, 2-3 volte al mese miscelando:
- 1 cucchiaino di zucchero di canna;;
- 1 cucchiaino di miele;
- 3 cucchiaini del balsamo che si utilizza abitualmente.
Applicare il composto sulla cute di tutta la testa, massaggiare delicatamente, lasciare in posa per 10 minuti e sciacquare abbondantemente.
Questo trattamento consente di riattivare la circolazione sanguigna, di esfoliare delicatamente la cute, di favorire l’eliminazione delle tossine e eventuali residui di sebo.
Nel caso fosse presente anche della forfora, bisogna tener ben pulita la cute, questo scrub è adatto e può essere migliorato con l’aggiunta di 1 goccia di olio essenziale di lavanda.
Oppure anche il succo di limone può pulire a fondo il cuoio capelluto, massaggiandolo e frizionando delicatamente.
Per un effetto depurativo della cute, in quei casi in cui si ha sebo in eccesso, un aumento della sudorazione e la sensazione di cute dolente, si può rimediare con un impacco preparato con:
- 1 tazza di acqua in cui si lascia macerare per 2-3 ore;
- 1 rametto di rosmarino;
- 1 foglia di salvia;
- 2-3 foglie di menta a una temperatura di 40 gradi.
Ottenuto il decotto, lo si filtra e si applica ad impacco sulla cute per almeno 20 minuti.
Per cute sensibile, irritata, arrossata o con prurito è possibile intervenire con impacchi decongestionanti di camomilla o malva.
Per recuperare lucentezza invece, si può fare l’ultimo risciacquo dopo il lavaggio con dell’aceto di mele.
Rimedi per capelli trattati in gravidanza
Il capello trattato ha subito gli effetti di alcuni agenti chimici come le colorazioni, le permanenti o schiariture e ha perso o alterato l’integrità della sua struttura.
Può succedere che i capelli in gravidanza siano malmessi e abbiano bisogno di essere ristrutturati e aiutati con impacchi contenenti:
- 4 cucchiai di Yogurt;
- 2 cucchiai di miele;
- 2 cucchiai di olio di lino.
Un tocco finale come prodotto conclusivo sulle punte:
- 1 goccia di olio di semi di lino scaldata tra le mani e strofinata sulle punte dei capelli.
Rimedi per capelli secchi in gravidanza
La struttura del capello è caratterizzata da una serie di squamette che quando si alterano si aprono rendendo i capelli secchi, più vulnerabili, meno morbidi e compatti.
Le doppie punte sono l’espressione massima di un capello secco e sfibrato che perde così tanto la sua struttura fino a spezzarsi.
Impacco per capelli sfibrati:
- 2 cucchiai di olio di sesamo;
- 1 cucchiaio di olio di lino;
- 1 cucchiaio di olio di oliva.
Se sono aridi, utile questo impacco che serve a tenere idratati i capelli:
- 1 cucchiaio di olio di lino;
- 1 cucchiaio di olio di ricino;
- 1 cucchiaino di burro puro di karatè.
Maschere e impacchi nutrienti sono sempre ben graditi dai capelli, applicando per esempio:
- 1 cucchiaio di olio di jojoba;
- 1 cucchiaio di olio di lino,
- 1 cucchiaio di olio di argan.
mescolati, lasciati per almeno 30 minuti, magari con un avvolgimento con della pellicola trasparente quella che tutti abbiamo in cucina o servendosi di una semplice cuffia da doccia.
Questi preparati possono essere applicati, meglio solo sulle lunghezze, prima dello shampoo o addirittura lasciati per una notte con maggiori risultati.
Rimuovere poi senza esagerare con lo shampoo, per non inaridire troppo e non perdere i risultati ottenuti.
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Capelli in gravidanza: cosa fare per averli sempre belli
- Lavare i capelli con detergenti delicati, privi di sostanze troppo aggressive e sostanze chimiche;
- applicare sempre lo shampoo in gravidanza, diluito con un po’ d’acqua e risciacquare abbondantemente per evitare residui sulla cute;
- balsamo per capelli e maschere non devono mai mancare;
- non frizionare troppo energicamente i capelli da bagnati in quanto più deboli;
- particolare attenzione all’asciugatura non eccedere con fonti di calore elevate come phon o piastre;
- far seguire dopo esposizioni solari, immersioni in mare o in piscina trattamenti restitutivi ed idratanti.
Tinte capelli in gravidanza
La questione colorazione e tinta capelli in gravidanza è una delle domande tipiche perché, essendo aumentata l’età media della donna che arriva alla maternità, è aumentata anche questa esigenza.
La necessità di tingere i capelli in gravidanza di solito nasce non tanto da chi vuole un cambio di look o desidera un’immagine diversa, ma da chi ha quei famigerati capelli bianchi che anche in donne giovani possono comparire.
Nasce il bisogno di poter colorare questi indesiderati, senza incorrere in rischi e problemi per la salute.
Tutte le sostanze chimiche con cui si viene a contatto, potenzialmente possono essere assorbite dalla cute, passare nel sangue materno e quindi attraverso la placenta, al feto.
Negli anni le aziende, hanno proposto numerose possibilità di tinture per capelli in gravidanza che potessero essere più delicate, meno aggressive e che non contenessero sostanze nocive.
I professionisti seri dell’acconciatura conoscono bene quali prodotti sono adatti e cioè non contenenti ammoniaca o acqua ossigenata.
Esistono bagni di colore con composti anche a base di erbe come l’hennè, mallo di noce, o olio di amla tanto utilizzato dagli orientali come prodotto di cura per i capelli.
I bagni di colore o le tinture vegetali o semi-permanenti, non sono in grado di coprire perfettamente i capelli bianchi o di avere una permanenza
del colore come per le tinture tradizionali, ma sono in grado di raggiungere un giusto compromesso tra obiettivo e sicurezza e quindi sicuramente da preferire.
Consentiti i colpi di sole o ciocche colorate, purché non aderenti al cuoio capelluto.
Cosa è vietato per i capelli in gravidanza.
Vietate invece, la permanente e le stirature chimiche in quanto troppo pericolose per le sostanze impiegate, sia per la possibilità che vengano assorbite dalla cute, sia che vengano inalate durante le procedure di applicazione.
Molte sostanze presenti nei prodotti utilizzati per queste pratiche, possono essere volatili, essere inalate attraverso la respirazione, assorbite e quindi potenzialmente pericolose.
Leggi anche l’articolo sulle 5 cose da sapere sui capelli in allattamento.