La gravidanza è un periodo nel quale la donna è sottoposta a periodici controlli sul proprio stato di salute e, di conseguenza, su quello del bimbo che porta in grembo. Uno di questi è l’esame del fibrinogeno, una particolare proteina presente nel plasma, prodotta dal fegato e dal tessuto endoteliale, con lo scopo di favorire la coagulazione del sangue.
Proprio per questo motivo il fibrinogeno entra spesso gioco nel momento in cui subiamo qualche trauma: dalle ferite ai sanguinamenti, il suo ruolo è utile per formare i coaguli e unire piastrine con globuli rossi, favorendo così la guarigione. Ma che cosa accade in gravidanza? Che cos’è il fibrinogeno alto in gravidanza? Come si misura e come interpretare i suoi dati?
Sommario
Che cos’è fibrinogeno alto in gravidanza
Pur nel doveroso invito a monitorare le tue condizioni di salute con il medico curante, posso comunque condividere con te che il fibrinogeno tende ad essere fisiologicamente più alto del normale durante la gravidanza, visto e considerato che contribuire a bloccare le perdite di sangue: il range per le donne in gravidanza si assesta di norma tra i 400 e i 700 mg/dl.
Dunque, quando si parla di cosa vuol dire avere il fibrinogeno alto in gravidanza non si dovrebbe certamente intendere un valore superiore al normale, bensì superiore al range ideale per le donne in dolce attesa.
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Come si misura il fibrinogeno in gravidanza
Introdotto quanto sopra, la misurazione del fibrinogeno in gravidanza è molto importante, perché valori troppo elevati potrebbero favorire l’insorgenza di alcune complicazioni, di cui parlerò tra breve.
Per il momento ricordiamo come di norma il controllo del fibrinogeno avviene attraverso i periodici esami del sangue attraverso cui sarà possibile rilevare questa proteina. In caso di valori giudicati dal tuo medico troppo elevati, sarà probabilmente opportuno intervenire attraverso un trattamento che possa ricondurre i valori nella norma.
In questo scenario ricordo che sono due i diversi test che è possibile effettuare: quello qualitativo, che ti permetterà di comprendere in che modo la proteina agisce durante la formazione del coagulo di sangue, e quello quantitativo, che misura invece la concentrazione del fibrinogeno nel sangue.
Il test viene effettuato mediante un semplice prelievo di sangue, a digiuno, da ripetersi più volte durante la gravidanza al fine di comprendere se i valori siano o meno nella norma.
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Fibrinogemia in gravidanza: i valori di riferimento
Ora che abbiamo le idee un po’ più chiare di cosa sia il fibrinogeno in gravidanza, risulta utile ricordare quali siano i valori normali, superati i quali si potrebbe parlare di fibrinogemia.
Di norma, infatti, i valori normali di fibrinogeno in una donna non in gravidanza oscillano tra i 200 e i 400 mg/dl. I livelli possono tuttavia oscillare, e anche in modo non marginale, in alcune occasioni come, ad esempio, ustioni, ferite e altri traumi o malattie. Durante la gravidanza, invece, i valori normali si alzano notevolmente, tanto che un range di riferimento può essere quello tra i 400 e i 700 mg/dl. Ma perché?
La spiegazione è abbastanza semplice, e ci permette anche di capire da cosa dipende fibrinogeno alto in gravidanza.
Nel corpo di una donna in gravidanza avvengono infatti tantissimi cambiamenti, tra cui quelli ormonali. In particolar modo, rileviamo un incremento della concentrazione di fibrinogeno per tutelare il corpo da emorragie al momento del parto. E, proprio per questo motivo, se il valore cresce drasticamente rispetto ai valori “non in gravidanza”, ma rimane nel range di cui sopra, di norma non ci sono preoccupazioni sulla salute della donna.
È anche importante notare che il valore del fibrinogeno non tende quasi mai a impennarsi in maniera improvvisa, ma cerca invece di crescere costantemente, mese dopo mese, con valori massimi a ridotto della nascita del bimbo, ovvero durante il terzo trimestre di gestazione, quando questa proteina potrebbe essere maggiormente chiamata in causa.
Fibrinogeno alto in gravidanza, le cause
A questo punto possiamo compiere un ulteriore passo in avanti e cercare di domandarci quali siano le cause di un fibrinogeno troppo alto, intendendo per tale un valore superiore ai 700 mg/dl.
Non sempre, in caso di fibrinogeno alto in gravidanza, è il caso di preoccuparsi.
Anche se sarà il medico a effettuare una diagnosi completa in questo senso, soprattutto valutando in maniera integrata gli altri esami a cui ti sei sottoposta, posso certamente anticipare come una delle cause principali dell’incremento oltre soglia del fibrinogeno sia l’aumento del peso, tanto che diversi studi hanno oramai documentato in modo consolidato l’esistenza di una correlazione diretta tra l’indice di massa corporea e il livello di fibrinogeno nel sangue.
Un’altra causa di un livello elevato di questa proteina è la cattiva abitudine del fumo. Le sigarette incrementano infatti il livello della glicoproteina, considerato che impattano sui polmoni e sui bronchi attivando un costante processo infiammatorio.
Naturalmente, anche la presenza di malattie in corso o pregresse potrebbe condurre a valori di fibrinogeno particolarmente elevati. Insomma, un mix di potenziali determinanti ampio ed eterogeneo, che ti consiglio di valutare con il tuo medico.
Fibrinogeno alto in gravidanza. rischi per il bambino
Chiudiamo questo approfondimento con l’invito a condividere sempre con il tuo medico le condizioni di salute, rispettando l’elenco degli esami che ti saranno prescritti con periodicità.
Ricorda infatti che il fibrinogeno in gravidanza va sempre monitorato, e che nella stragrande maggioranza valori lievemente superiori al range raccomandato non determineranno alcun pregiudizio sulla tua gravidanza, in alcuni casi valori molto elevati potrebbero metterti dinanzi a sgradite complicazioni, come il rischio di distacco della placenta e l’aborto.
Dunque, ti suggerisco di tenere sempre a mente la necessità di effettuare tutti gli esami indicati nel processo di gravidanza e, evidentemente, parlare sempre con il tuo medico dei loro esiti.
Se invece hai altri dubbi o perplessità sulla gravidanza, ti ricordo che puoi sempre prenotare una consulenza personalizzata con me: parleremo insieme, per 60 minuti, di tutto quello che ti sta più a cuore, arrivando così a costruire un percorso di serenità e di benessere che ti condurrà con fiducia al momento del parto.